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Antonino Cannavacciuolo festeggia 20 anni di Villa Crespi

martedì, 02 Luglio 2019 di

Era il 1999 – vent’anni fa, il 1° marzo, il giovane Antonino Cannavacciuolo, non ancora ventiquattrenne, con Cinzia Primatesta, conosciuta nel 1997 (amici e soci ai tempi, poi fidanzati e oggi – da tredici anni mi pare – marito e moglie) aprivano le porte del loro ristorante Villa Crespi, a Orta San Giulio, sul lago d’Orta, in provincia di Novara, Piemonte.

«Sinceramente non avrei mai immaginato di arrivare a questi risultati straordinari», dice ora Cinzia, commentando l’anniversario.

Stasera, martedì 2 luglio, la ricorrenza, importante, verrà celebrata con una cena privata per amici e colleghi, imprenditori e vip: è annunciata la partecipazione dei protagonisti di Masterchef, da Joe Bastianich a Carlo Cracco a Bruno Barbieri, ma si parla anche di Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi, e di Maria Grazia Cucinotta. Una festa all’insegna della magia – non solo quella dei piatti di Antonino – e dell’illusionismo, leggiamo. Ed è una magia (basta sul loro lavoro, certo) che un ragazzotto venuto dal mare di Vico Equense sia arrivato qui, abbia trovato una compagna e con lei e abbia creato tutto questo.

«Fosse stato per lui non avrebbe organizzato questo appuntamento, sono stata io a convincerlo, perché se lo merita, e adesso è alle prese con la preparazione, il menù non l’ha svelato neppure a me,» aggiunge Cinzia. Ma i festeggiamenti lei e Antonino li avevano iniziati da tempo, annunciando già l’anno scorso che per celebrare degnamente il ventennale di Villa Crespi il ristorante sarebbe rimasto sempre aperto per tutto il 2019, inverno compreso. Che è un bel modo per rendere partecipi anche i clienti della ricorrenza.

Ancora Cinzia: «Oggi solo qui siamo in 54 e nell’intero gruppo gestiamo 130 persone. Ma quando abbiamo aperto eravamo in 15 a fare tutto. Finivamo sempre dopo l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura. Sono stati anni durissimi che ci hanno unito in maniera incredibile. Ecco perché Tonino si merita una giornata di festa, solo tra noi, con amici e familiari».

La famiglia, i figli (due: Andrea, vegetariano come la mamma, ed Elisa, onnivora come il papà), ai quali Cannavacciuolo dice di non dedicare abbastanza tempo (ma non dubitiamo che sia comunque tempo “di qualità”, se il padre corrisponde al personaggio che conosciamo), fra ristoranti e bistrot, trasmissioni televisive, feste (a Vico o a Gavi, ad esempio), libri, apparizioni come testimonial (del Gorgonzola) e come docente. Anzi, segnaliamo anche un futuro impegno nell’opera lirica, a Novara, al Teatro Coccia (adiacente al suo Bistrot novarese), debutto il 10 novembre: «Ma non canterà, sarà sul palco per cucinare e sorprendere la platea in Opera live cooking. Mettici il cuore,» ha annunciato nei giorni scorsi il direttore artistico Corinne Baroni.

Riprendiamo da un articolo della Stampa di Novara: «Musica di Valentino Corvino, regia di Roberto Recchia e Umberto Spinazzola, da un soggetto del giornalista Luca Baccolini e libretto di Vincenzo De Vivo. “La produzione è tutta nostra, firmata Coccia – sottolinea Baroni – e non si fermerà qui. Andrà in giro per l’Italia su altri palcoscenici, abbiamo alcuni contatti, data la popolarità del personaggio”. Corvino dirigerà anche l’esecuzione: “Il libretto è già scritto. Sarà una proposta originale e con voci di qualità. Stiamo perfezionando tutto quanto”. Il titolo della messa in scena, Mettici il cuore, è anche quello del libro di Cannavacciuolo, pubblicato dopo Il piatto forte è l’emozione».

Ecco: mi accorgo ora di non aver scritto “stelle Michelin”, in questo pezzo. Ma mi sembra inutile. Auguri, buon compleanno, Antonino e Cinzia.

[Link: La Stampa Novara]

Antonino Cannavacciuolo su Scatti di Gusto

L’Antonino all’outlet di Vicolungo

La terrazza del bistrot a Novara

Felice Marchioni a Villa Crespi

Cannavacciuolo star anche su Tripadvisor

I consigli di Cannavacciuolo per mangiare a Vico Equense

 

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.