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Torino. 10 aperture, dalla pizza di Sorbillo al gelato di Marchetti

mercoledì, 08 Gennaio 2020 di

Anche a Torino le nuove aperture di food si susseguono a ritmo serrato, senza soluzione di continuità.

Possiamo anticiparvi qui alcune novità che ci aspettano per i prossimi mesi: ristoranti, pizzerie e food hall spunteranno un po’ dovunque.

A queste novità cittadine aggiungiamo una nuova apertura tutta piemontese, che parte da Torino e arriva a Saluzzo, nel Cuneese.

1. A marzo 2020 arriva Gino Sorbillo

La nuova pizzeria torinese di Gino Sorbillo – dopo Napoli, Milano, Roma (e in attesa di Roma 2 alla Rinascente), Tokyo, New York, Miami – aprirà a marzo 2020 in via Bruno Buozzi angolo via XX Settembre, in pieno centro, non lontano dalla stazione di Porta Nuova. Si tratta di una zona pedonale, con diversi locali, fra cui il recente Starbucks.

Il menu comprenderà ovviamente tutti i “classici” della formula 7 di Sorbillo Lievito Madre. Nel menu ci saranno una pizza bianca, farcita con salame di Cuneo e una toma dop messi a fine cottura e finitura con olio piemontese, e una pizza al padellino omaggio all’amico Giuseppe Giordano inventore del Pizz’ino ad Alessandria.

E già che parliamo di pizza vi ricordiamo Uagliò, la pizza a portafoglio aperta a San Salvario a dicembre scorso.

2. Agosto 2020: GreenPea, il Green Retail Park di Farinetti

Ad agosto 2020 è confermata l’apertura (inizialmente prevista per l’autunno scorso) del nuovo e innovativo progetto di Oscar Farinetti, GreenPea, il primo Green Retail Park a Torino – in via Nizza, dalle parti del Lingotto, a fianco di Eataly.

Si tratterà del primo centro commerciale ecosostenibile, 10.500 metri quadrati su 5 piani – sul tetto saranno realizzati una piscina, un cocktail bar, una sauna e un bagno turco, delle piccole mini terme. In vendita articoli come capi di abbigliamento e prodotti per la casa, esclusivamente ecologici, prodotti rispettando la natura e l’ambiente, utilizzando materiali di qualità e sostenibili.

“Un immobile a sostenibilità energetica totale,” dice Farinetti. “Stiamo collaborando con l’Università di Torino per la scelta degli alberi e dei legni che useremo. Sarà un edificio vivo, in relazione con i clienti: si produrrà energia camminando.” 

Al suo interno si troveranno 100Vini&Affini, nuovo format di Affini Torino, e Casa Vicina, ristorante stellato Michelin in arrivo da Eataly. Il roof garden nelle serate estive verrà gestito da To-Be Events.

3. Food Hall e Starbucks a Porta Nuova 

Novità in vista anche per la stazione di Porta Nuova: oltre ad alcune nuove aperture di grandi marchi, ci sarà una nuova Food Hall. Si parla anche dell’apertura di un secondo Starbucks, dopo quello in via Buozzi.

4. Alberto Marchetti al posto di Grom in via Cernaia

Chiude la gelateria Grom in via Cernaia: al suo posto, un’altra gelateria, del “marchio”, in espansione, Alberto Marchetti.

5. Il secondo Dù Cesari apre al Quadrilatero

Un’insegna, a Torino da un paio d’anni, che raddoppia. La trattoria romana Dù Cesari, un angolo di Trastevere (e il primo locale di cucina romanesca) a Torino, avrà una seconda sede in zona Quadrilatero.

6. Si rinnova San Tommaso 10 di Lavazza

Caffe Lavazza

San Tommaso 10, nel centro di Torino, è il nome e l’indirizzo della storica bottega in cui 125 anni fa è iniziata la storia di Lavazza

Il locale verrà ripensato e ridisegnato secondo i concept di Bistrot e di Condividere, il ristorante (stella Michelin 2020 a novembre scorso) della Nuova, l’head quarter torinese dell’azienda.

Il nuovo San Tommaso 10 vedrà la luce entro la fine del 2020 e sarà “un contributo alla storia di Torino, meta del cibo di qualità e dell’esperienza enogastronomica condivisa”. 

7. Combo a Porta Palazzo

Sempre quest’anno è prevista l’apertura di Combo, ultimo atto della riqualificazione di Porta Palazzo.

Combo è tante cose.
Un’opera composta da tanti atti.
Il primo giorno in una città sconosciuta.
È la radio che non c’era, ma che stavi aspettando.
È un rifugio tutto per te e uno spazio nato per essere condiviso.
Una mappa e un diario.
Un compagno di viaggio e un nuovo incontro.
È un salotto e un giardino segreto.
Una canzone e una cena tra amici.
Combo è un punto di partenza e una casa cui fare ritorno.
Una terrazza, una cartolina, una finestra sul cortile.
Combo sei tu, e molto altro.

In parole povere, Combo è un ostello multifunzione (che ha aperto anche a Milano e a Venezia) di oltre 5000 metri quadri.

“Combo è un bar, un ristorante, una radio, una galleria d’arte, un palco, un ostello, un giardino, un punto di vista, una prospettiva. Combo è molte cose,
che combinate insieme
diventano ancora di più.”

Siamo vicini di casa del più grande mercato d’Europa: la nostra cucina si ispira alla straordinaria varietà di Porta Palazzo, e nel nostro menu troverai sempre almeno due piatti creati a partire dai prodotti dei contadini locali. Colazione dolce e salata a buffet, brunch ogni domenica, formule all inclusive a pranzo e menu à la carte per cena. Cocktail bar, aperitivi o una semplice merenda. Combo ti aspetta a tavola ogni giorno, dal mattino fino a tardi.

8. Si allarga l’8Gallery e diventa Lingotto

Un’altra ristrutturazione riguarda il centro commerciale 8Gallery al Lingotto. E Lingotto (o Lingotto Evolution) sarà anche il nuovo nome della struttura, che trasformerà questa galleria di negozi e ristoranti in un esclusivo hub polifunzionale, naturalmente mantenendo le caratteristiche dtoriche di questo monunmento dell’architettura industriale italiana.  

L’investimento, che costerà ad AXA Investment Managers Real Assets e Pradera oltre 20 milioni di euro, porterà a 31.000 metri quadri (di cui 8.000 nuovi) la superficie del centro, con nuovi negozi e ristoranti.

Ad aprile 2020 è prevista l’apertura del Padiglione V, annesso al Centro Commerciale tramite un collegamento di 40 metri realizzato sezionando 28 travi in acciaio lunghe 35 metri. Entro Natale 2020 è prevista l’apertura della food court, vicino al cinema.

9. E da Milano arriva anche Macha Cafè

Il format milanese di grande successo Macha sbarca a Torino, in via Amendola 9. Continua quindi l’espansione della creatura di Tunde Pecsvari e Antonio Scognamiglio, che hanno saputo intercettare una serie di tendenze e applicarle a un progetto di immediata applicazione.

10. Saluzzo: arriva Marco Sacco alla Castellana con Enrico Degani

Sì, non siamo a Torino, anzi, siamo addirittura nel Cuneese – ma da Torino, in un certo senso, arriva Marco Sacco, chef stellato con il Piccolo Lago a Verbania, e presente a Torino al Piano 35. Dopo l’apertura, di successo, del Castellana Restaurant a Hong Kong, avamposto orientale dell’alta cucina regionale italiana, con il socio imprenditore Matteo Morello, ecco che il format viene replicato a Saluzzo, nel suggestivo Monastero di San Giovanni, risalente al XV secolo, sotto una splendida volta a botte con mattoni a vista collocata proprio sotto alla Chiesa di San Giovanni. E con la possibilità di visitare i vari ambienti della struttura.

Il menu, da vivere in un percorso di 7 piatti, si accompagnerà non solo al repertorio dello storico ristorante Piccolo Lago (‘Piccolo Lago a Saluzzo’) con piatti iconici come il Flan di Bettelmatt, la Trota, Aglio nero o la Carbonara au koque, ma andrà ad aggiungere l’esperienza di Piano35, il ristorante più alto d’Italia, dove lo chef ha messo a punto per i suoi ospiti un viaggio gustativo che reinterpreta la migliore tradizione piemontese dal Vitello tonnato ai Ravioli di Torino. Prendendo sempre spunto dal format di Torino, al Castellana San Giovanni sarà disponibile per il pranzo un menu bistrot con piatti alla carta, presenti anche nella proposta serale come alternativa ai percorsi.

Tanto Piemonte, dunque: ad affiancare lo chef in cucina ci sarà Enrico Degani, già Executive chef al Castellana di Hong Kong, giovane talento piemontese.

[Link: Mole24; la Repubblica Torino; TorinoFan; Ansa; GuidaTorino; RadiowebItalia]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.