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Milano. Menu e prezzi di Carico, nuovo bistrot in Zona Tortona

lunedì, 17 Febbraio 2020 di

CARICO è un format nuovo, divertente, vivace, ama la creatività senza trasformarsi in qualcosa di troppo sofisticato, è un contenitore di idee che unisce le esperienze di Domenico Carella e Lorenzo Ferraboschi. È un bistrot pensato per chi ha appetito e curiosità fino a tarda notte.”

Siamo all’inizio di via Savona, a Milano, proprio all’ingresso di Zona Tortona, uno dei distretti del design e uno dei poli principali del FuoriSalone.

Domenico Carella, lucano, classe ’84, chef professionista per un decennio, utilizza la sua esperienza per creare cocktail che bilanciano consistenza e gusto, in una sorta di “cucina liquida” che utilizza anche infusioni ed elementi insoliti. Ha collaborato con 8 1/2 Otto e mezzo Bombana a Hong Kong, That’s Shanghai, Dry Milano, Bokan Canary Wharf a Londra, Pirata Group a Hong Kong, Langosteria, Aimo e Nadia e ha fondato Drops Magazine.

Lorenzo Ferraboschi, classe ’77,  business designer, ha lavorato in Giappone per 10 anni; nel 2010 fonda F-T srl con Maiko Takashima, e insieme danno il via a diversi progetti nel mondo enogastronomico, per la maggior parte legati al Giappone (Sake Company, Wagyu Company, Sakeya, Takochu).

In cucina, Leonardo D’Ingeo, giovane (classe ’94) pugliese di Corato, cresciuto tra Le Giare di Antonio Bufi e L’Atelier de Joel Robuchon prima di prendere in mano le redini di un bistrot nella sua città; al bar, Federico Turina, che ha lavorato da Langosteria cafè, Dry Milano e Ceresio 7.

Fra le proposte, una scelta di salumi al coltello (6/8 €), dal capocollo di Martina Franca al al Jamón iberico de cebo; alici del Cantabrico (10 €) e ostrica condita (4 €); formaggi (6/8 €).

“Spizzichi” (3/4 €) e “bocconi” (8/10 €) in menu: ingredienti freschi, poliedrici, declinati in diverse forme e consistenze tra il food e il drink, come ad esempio il limone con il succo, le scorze candite, le polveri e le mostarde. Fra gli spizzichi ci sono le puntarelle con acciuga e créme fraîche.

Interessante la proposta di sottaceti e fermentati (2/4 €) come voce a sé del menu.

Mi piace l’idea – mi era piaciuta già quando ne avevo accennato, presentando il locale in pre-apertura.

I bocconi: Gambero rosa con tartare di marasciuolo e spinacino e Ramen in vaso cottura esemplificano l’idea di una cucina dal respiro internazionale ma dalle radici italiane.

Ci sono anche proposte del giorno; la cucina rimane aperta fino alle 2.

Cocktail signature, grandi classici, italici e martini: circa 25 drink, con una carta che cambia ogni mese; una buona parte dei drink viene proposta anche in versione Compact tasting, circa una mezza porzione. L’idea è sempre quella di una visione ampia: non mancano sake e distillati internazionali.

Insieme a una ricca offerta di vini, anche al calice.

Lo stile del locale è metropolitano contemporaneo: colori sobri, ferro, legno e cemento, grandi tavoli per la condivisione, dettagli vintage.

Carico. Via Savona, 1. Milano. Tel. +39 345 943 1361

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.