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Pizza delivery: chi sono i campioni del boom con 60 mila pizze consegnate a Napoli

Hanno aperto circa il 30% delle pizzerie per effettuare le consegne a domicilio della pizza che hanno totalizzato numeri importanti
martedì, 28 Aprile 2020 di

Chi ha scommesso sulla voglia di pizza a domicilio dei napoletani ha visto giusto.

Le bacheche dei social sono piene di ringraziamenti dei pizzaioli per i clienti che hanno dato fiducia alla loro abilità dopo 50 giorni di astinenza e i clienti si rallegrano per essere riusciti ad addentare una pizza.

Sarà anche acqua che non leva la sete, come spesso hanno commentato i pizzaioli che si sono dichiarati contrari alla riapertura per la scarsa sostenibilità economica, ma sicuramente bagna le labbra e permette di sopravvivere in questa traversata del deserto che si preannuncia ancora molto lunga (a tacere delle interpretazioni autentiche del ministro Patuanelli che ha rimandato l’asporto a giugno ed è stato smentito da Conte).

I contagiri delle pizzerie che hanno aperto (si stima un 30%) sono schizzati in alto con 60 mila pizze consegnate in circa 4 ore.

pizzeria Napoli Nennella

A Napoli ha sbancato una delle pizzerie storiche dedite da sempre alla consegna a domicilio, l’Antica Pizzeria da Nennella dal 1930.

Arroccata sui Gradoni di Chiaia, al confine con i Quartieri Spagnoli, ha subito rimesso in moto la macchina della pizzeria procedendo alla sanificazione. E dopo il primo scoramento dovuto alle norme che avrebbero imposto la bardatura da sala chirurgica di pizzaiolo e fornaio con rischi di bruciarsi indossando materiali facilmente infiammabili (ma comunque avevano deciso di aprire), i fratelli Pasquale e Mariano Vitiello hanno seguito tutte le prescrizioni per il riavvio.

Qualche preoccupazione per la risposta dei clienti soprattutto sul versante sicurezza dei cartoni e la soluzione affidata al bollino di sicurezza che chiude la confezione.

Il successo è stato immediato. Normalmente il lunedì la pizzeria sfornava 100 – 150 pizze. Ieri alla riapertura del delivery le consegne sono state 350.

Ovviamente pesa l’effetto novità e astinenza, ma il dato è confrontabile perché Nennella è specializzata nel delivery con – in tempi normali – una quota del 70% affidata alle consegne a domicilio e il restante 30% dell’asporto.

Numeri che, pur tra le difficoltà, premiano l’impegno di tutte le pizzerie che hanno accolto l’opportunità.

Non sfugga che l’interpretazione autentica del ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, durante la trasmissione Quarta Repubblica in cui ha negato la possibilità dell’asporto a partire dal 4 maggio (pur chiaramente scritta nel decreto), potrebbe nascondere in realtà la possibilità di un rinvio delle riaperture della ristorazione con servizio al tavolo.

Meglio quindi attrezzarsi bene con delivery e asporto, rimodulando le offerte dei locali nella triplice composizione Delivery – Take Away – Table.

La pizza di Nennella ha bisogno di poche recensioni. È una pizza tradizionale a bassa idratazione (circa il 60%) con farina di media forza e cottura che tende a eliminare ogni sacca di umidità.

pizza napoletana Nennella

La consistenza appare più coriacea rispetto alle scioglievolezze della contemporanea, ma è molto efficace.

La scarpariello (6 €) è uno dei cavalli di battaglia di Nennella e mi è sembrata la giusta scelta per festeggiare il ritorno della pizza preparata dai pizzioli anche se un’ottima alternativa l’avevo già trovata nella pizza “componibile” di Primo Taglio.

La pizzeria Nennella ha previsto anche qualche fritto base come crocchè, arancini e paste cresciute, sempre in box sigillato.

Non sono riuscito a scattare una foto del rider alla consegna perché alla consegna sul tavolo all’uscio è volato via nemmeno avesse la neve in tasca e l’ho richiesta alla pizzeria, come vedete.

E ora uno sguardo ai campioni che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo.

I nuovi campioni della pizza delivery

Una buona pizza come quella di molti altri suoi colleghi che hanno festeggiato a suon di record con le 700 pizze della pizzeria di Gianmarco Castello a Ponticelli.

Errico Porzio ha sfornato 500 pizze confermando anche con i numeri la sua posizione nella classifica delle migliori pizzerie d’asporto, ops, per la consegna a domicilio a Napoli.

Come detto, 350 pizze per la pizzeria Nennella.

pizza Vincenzo Capuano

Vincenzo Capuano ha sfornato a Piazza Vittoria circa 300 pizze. “È stata durissima perché noi facevamo questo numero di pizze delivery in una settimana e le abbiamo fatte in 3 ore. E mi piace ringraziare i miei fornitori, Mulino Caputo e Latteria Sorrentina che ci hanno permesso di ripartire in velocità nonostante le difficoltà iniziali”.

pizze Zombino

250 pizze per Salvatore Zombino a Casoria che rappresenta praticamente il quantitativo di una giornata infrasettimanale nell’era ante Covid-19

pizza salsiccia e friarielli

200 le pizze sfornate da Umberto a Chiaia, il ristorante pizzeria di Massimo Di Porzio, che non può essere considerato certo il prototipo della pizzeria d’asporto, anzi.

Sarà sufficiente questa prima iniezione di fiducia per avviare un nuovo percorso delle pizzerie sulla strada della combinata delivery + take away o, in termini più caserecci, consegna a domicilio – asporto?

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.