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San Benedetto: 4 linguine al pesce 280 €, conto sanguinoso da 508 €

San Benedetto: 4 linguine al pesce 280 € e conto “alla Briatore” da 508 €. Colpa del “batti batti”, crostaceo raro dal prezzo alto
martedì, 12 Luglio 2022 di

A San Benedetto quattro avventori hanno pagato 280 euro per altrettanti piatti di linguine con il pesce: 70 euro a testa. 

Cifre che rasentano il costo della pizza di Briatore o certi sanguinosi scontrini battuti in Versilia –1400 euro per una catalana di aragosta è il record, forse insuperabile, dell’estate 2022. 

È il 2 luglio e siamo, più modestamente, a San Benedetto, dove 4 piatti di linguine stanno per materializzarsi sul tavolo di un “beach club”. 

L’ESTATE DEI BEACH CLUB

Luogo iconico di questa stagione il beach club che, in virtù di una rinfrescante vista mare, ha rimpiazzato nella geografia degli scontrini sanguinosi i caffè concerto veneziani con micidiale sovrapprezzo orchestra. 

Anche se il beach club sul litorale di San Benedetto è più un ristorante chalet dove, “mentre mangi le linguine, tra i tavoli passano persone che salgono dal mare con i piedi insabbiati”, come ha detto alla gazzetta locale “il professore”. 

Cioè, uno dei quattro malcapitati commensali che si è visto appioppare il conto totale di 508 euro

Particolare non secondario: tutti di San Benedetto. Dunque non forestieri di passaggio a elevato rischio sòla. 

SAN BENEDETTO: IL RISTORANTE DELLE LINGUINE DA 280 €

Un crostaceo lungo 10/15 cm chiamato magnosella o cicala di mare, detto anche “batti batti” per il rumore che fa in acqua

Andiamo al punto. L’incidente delle linguine avviene nel ristorante xyz di San Benedetto (gli avventori preferiscono non rivelare il nome), dopo un’ordinazione che comprende quattro antipasti, altrettanti crudi, poi i primi piatti, due bottiglie di Rosè e una d’acqua. 

A fine pranzo questi saranno i prezzi nello scontrino del locale di San Benedetto: 

  • Antipasti degustazione: 100 €
  • Crudi di pesce: 60 €
  • Due bottiglie di Ballabio Rosè: 56 €
  • Acqua: 4 €
  • Coperto: 8 €
  • E le famigerate linguine da 280 €.

D-u-e-c-e-n-t-o-t-t-a-n-t-a euro sono proprio tanti per 4 piatti di linguine, a chi si chiede cosa ci fosse dentro rispondiamo due “plà plà”, come li chiamano nella cittadina balneare delle Marche, dunque mezzo in ogni piatto. 

Si tratta di un crostaceo lungo 10/15 cm chiamato magnosella o cicala di mare, detto anche “batti batti” per il rumore che fa in acqua. Squisito, tanto che qualche pescatore lo preferisce all’aragosta, dal sapore simile ma più dolce. 

QUANTO COSTA  AL KG IL BATTI BATTI

Il prezzo al chilo del batti batti oscilla tra i 18/20 euro nei periodi in cui si trova facilmente e i 35/40 euro

Il costo del crostaceo da non confondersi con la magnosa, più grande nelle dimensioni, oscilla tra i 18/20 euro al chilo nei periodi in cui si trova facilmente e i 35/40 euro al chilo per esempio sotto Natale. 

È una specie rara, che in Italia viene protetta perché sensibile a pesca e inquinamento. I batti batti serviti con le linguine a San Benedetto vengono probabilmente dagli allevamenti della Tunisia o del Marocco. 

Proprio perché raro il batti batti non è sempre disponibile. Dev’essere per questo che il proprietario del ristorante chalet non lo ha inserito nel menu. Dove, invece, compare la dicitura “Linguine all’astice”, prezzo 35 €.

Va detto che, nonostante la bontà del batti batti, l’astice viene normalmente considerato più pregiato. Ecco perché i 4 clienti del locale di San Benedetto tutto si aspettavano tranne che di dover scucire 70 € per un piatto di linguine che nel menu costa la metà.

508 € DI CONTO A SAN BENEDETTO, LINGUINE COMPRESE

Lo scontrino non lascia dubbi: 4 primi a 280 €

Infatti, dopo aver chiesto il conto, hanno iniziato a giocare al toto-scontrino. C’era chi diceva 200 euro e chi azzardava 250 €. Nessuno pensava che di lì a poco si sarebbe materializzato un conto da 508 euro. 

Scontati dal titolare del ristorante chalet una prima volta a 480 € per facilitare la divisione ai quattro componenti del tavolo.

E una seconda volta a 400 € dopo le veementi proteste dei commensali, in particolare del professore che, peraltro, conosceva il proprietario del locale di San Benedetto che gli ha rifilato le costosissime linguine. 

Il conto è stato pagato dopo lunghe discussioni ma al professore che ha raccontato la vicenda è rimasta una profonda amarezza.

Ancora si sta chiedendo: come fa il titolare di un ristorante chalet di San Benedetto, non stellato né particolarmente prestigioso, a chiedere a quattro concittadini 70 euro per un piatto di linguine con mezzo crostaceo dentro?