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1 Dicembre 2022 Aggiornato il 13 Dicembre 2022 alle ore 23:07

Miglior pandoro artigianale 2022: la classifica

Miglior pandoro artigianale 2022: quali sono i maestri inseriti nella classifica di Scatti di Gusto e chi invece resta fuori
Miglior pandoro artigianale 2022: la classifica

Il miglior pandoro artigianale 2022: ebbene sì, siamo capitolati. 

Ora anche i miscredenti che preferiscono al panettone la versione artigianale del dolce nato a Verona hanno la loro classifica. 

Il pandoro, persino il miglior pandoro artigianale 2022, resta un po’ il figlio di un Natale minore. 

Inferiore nei consumi al panettone sebbene in netta ripresa qualitativa negli ultimi anni. Grazie soprattutto a un manipolo di artigiani che hanno lavorato alla sensualità degli impasti pur nel rispetto delle differenze con il panettone. 

Riuscendo, alla fine, a progredire in personalità, pulizia e, in qualche caso, perfezione del dolce natalizio a 8 punte.

La classifica del pandoro artigianale 2022 di Scatti di Gusto e nata da una degustazione ”alla cieca” (con le marche oscurate) infilata tra gli assaggi riservati al panettone artigianale.

Che avrà due classifiche separate: miglior panettone artigianale 2022 in versione sia classica che creativa.

Tutti i 20 pandori inseriti nella degustazione che ha portato a questa top ten dell’anno sono stati testati senza zucchero a velo e a temperatura ambiente.

10 – Dolcemascolo: quando la forma (eretta) è sostanza

Il pandoro di Matteo Dolcemascolo

Matteo Dolcemascolo da Frosinone, giovane ma da anni alle prese con la cautela necessaria in tutte le fasi della produzione, ha sfornato un pandoro inappuntabile nella forma eretta e nella lievitazione.

Non siamo riusciti a staccare gli occhi dagli alveoli allungati della mollica, umida al punto giusto, che lasciava immaginare una consistenza più soffice e setosa. Ci hanno conquistato i profumi sensuali di burro e vaniglia naturale. 

9 – Miglior pandoro artigianale 2022: il dolce scultura di AT Patissier

At Patissier, il dolce a 8 punte di Andrea Tortora

Non è una novità che Andrea Tortora, già pastry chef del ristorante 3 stelle Michelin St Hubertus, oggi in proprio con la AT Patissier, sia uno dei giovani pasticceri italiani più ispirati. 

Anche il pandoro, come panettone, colomba e uova di Pasqua, è all’altezza dei suoi dolci sorprendenti. Completato idealmente dalla latta metallica d’autore che lo contiene. 

Una slanciata stella a 8 punte di colore ambrato che emana i profumi classici del Natale: buon burro, miele d’acacia e vaniglia bourbon. Con un’eco finale nel sapore di note tostate.

8 – L’Ile Douce: un abbecedario di aromi

L’aspetto sensuale del pandoro prodotto dalla pasticceria milanese L’Ile Douce

A Natale l’isola della dolcezza, pasticceria nel quartiere Isola di Milano, mette da parte lo sguardo alla Francia che ispira i suoi dolci raffinati, per dedicarsi a panettone e pandoro.

La versione del dolce veronese di Fabrizio Barbato, pasticciere poco più che trentenne de L’Ile Douce, è un abbecedario di aromi. Caramello, miele, agrumi, malto d’orzo.

Visto l’aspetto sensuale dell’impasto ci saremmo aspettati una mollica più vaporosa e filante allo strappo. Ma nel complesso è un pandoro da firmamento del dolce a stella.

7 –  Renato Bosco: quando il colore dice tutto

Miglior pandoro artigianale 2022, Renato Bosco
Una fetta del pandoro di Renato Bosco

La produzione di panettoni e pandori è ormai una voce importante del fatturato di Renato Bosco, imprenditore avveduto bravo a far tutto: pane, pizza, dolci e lievitati di Natale non fa differenza. 

Abbiamo degustato il suo pandoro ravvisando una consistenza soffice ma appena asciutta, ricollegabile a quella del pan brioche.

Ma che aromi! E che tonalità di colore invitanti per un dolce assolutamente da classifica del miglior pandoro artigianale 2022, grazie anche alla dolcezza esuberante ma non stucchevole.

6 – Miglior pandoro artigianale 2022: Mamma Grazia, travolti dai profumi

Il pandoro della pasticceria Mamma Grazia di Nocera Superiore

La pasticceria Mamma Grazia di Nocera Superiore è l’ennesima freccia all’arco dell’arte pasticciera campana. Applicata, in particolare, ai grandi lievitati di Natale.

Con una spiccata capacità da parte di Giuseppe e Pasquale Bevilacqua di produrre versioni del dolce di Verona che finiscono nelle classifiche del miglior pandoro artigianale, anche del 2022, vogliamo scommettere?

I profumi travolgono, colpiscono i colori, brunito all’esterno e giallo intenso all’interno, il morso apre a un corteo di sapori: burro, vaniglia e qualche nota caramellata.

5 – Casa Manfredi: reputazione solida e meritata

Miglior pandoro artigianale 2022, casa Manfredi
Il pandoro di Casa Mafredi, pasticceria romana

Sono passati 7 anni dall’apertura di Casa Manfredi, e la pasticceria di viale Aventino a Roma si è costruita una solida reputazione tra gli iscritti al club dei trigliceridi della capitale.

Merito soprattutto di Giorgia Proia, giovane pastry chef, come si dice oggi, specializzata in grandi lievitati. 

Notevole il suo panettone, di tutto rispetto il pandoro, che incarna il classico dolce a stella di fattura artigianale fin dall’estetica, colori compresi. Ben espresso e soave il gusto al morso, che rivela la consistenza soffice e filante della mollica. 

4 – Miglior pandoro artigianale 2022: Pasticceria Bazzoli, un segreto ben tenuto

Miglior pandoro artigianale 2022, pasticceria Bazzoli
Il pandoro della pasticceria Bazzoli di Odolo (BS)

Bizzarrie della popolarità ai tempi dei social. Beniamino Bazzoli, della Pasticceria Bazzoli di Odolo (Bs), non è noto ai più. Per lo meno non come il talento da domatore di lieviti meriterebbe.

Provare il suo panettone è caldamente consigliato a chi ama la prova più difficile dell’arte dolce. Anche il pandoro non scherza. Tanto da figurare al numero 4 della classifica del miglior pandoro artigianale 2022 di Scatti di Gusto.

Per la morbidezza dell’impasto nonostante la struttura svettante del pandoro. E per la tavolozza degli aromi (biscotto, burro, vaniglia), precisi e fedeli al dolce a stella. 

3 – Vincenzo Tiri: la dolcezza di vivere

Miglior pandoro artigianale 2022, Vincenzo tiri
La perfezione del pandoro di Vincenzo Tiri

Siamo soliti definire Vincenzo Tiri l’incantatore di lieviti più amato d’Italia. Se si parla di panettone, il pasticcere di Acerenza (Pt) domina tutte le classifiche dell’universo, pianeti compresi. Anche con il suo pandoro comunque, la dolcezza di vivere si rinnova a ogni morso. 

Una questione di ingredienti, di costruzione a tappe e con tempi precisi dell’impasto, senza fretta e senza farlo aspettare troppo. In questo, che è senza dubbio uno dei migliori pandori artigianali del 2022, si notano esperienza e grande tecnica. 

Prima l’aroma di vaniglia ci ha storditi, poi, dal primo morso all’ultimo, abbiamo vissuto l’esperienza del pandoro con entusiasmo.

2 – Pietro Macellaro: l’impasto più soffice

Pandori di Pietro Macellaro

Abbiamo degustato per la prima volta il pandoro di Pietro Macellaro, formidabile pasticcere cilentano. Beh, i risultati sono stati sorprendenti per piacevolezza, armonia e pulizia. 

Se tutto, dalla lievitazione alla mollica dorata fino alla distribuzione degli alveoli, rasenta la perfezione formale, è il gusto esplosivo a conquistare. Una questione di abilità e scelta di raffinate materie prime.

L’impasto, solubile e soffice si è rivelato un piacere assoluto fin dal primo morso. 

1 – Il fisico bestiale del pandoro artigianale di Iginio Massari, il migliore del 2022  

Miglior pandoro artigianale 2022, iginio massari
Un pandoro bellissimo quello di Iginio Massari

Classico e perfetto, dalla gestione del lievito alla cottura dell’impasto. Soprattutto buono. Il miglior pandoro artigianale del 2022 secondo il panel degli assaggiatori di Scatti di Gusto è di Iginio Massari

Prima ci siamo compiaciuti per il fisico bestiale della stella, alta e slanciata. Poi abbiamo ammirato il colore ambrato, infine l’impasto setoso e morbido che fila e si scioglie in bocca come nel manuale del perfetto pasticciere. 

I profumi e i sapori che devono sentirsi, quelli della vaniglia e del burro di panna, si sentono eccome. Il controllo sulla dolcezza, non esagerata, fa il resto. 

Dopo qualche anno di appannamento qualitativo, il vecchio leone della pasticceria italiana pare intenzionato a riprendersi tutto quello che è stato suo.

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