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2 Novembre 2021 Aggiornato il 4 Novembre 2021 alle ore 07:24

Miro Osteria del cinema Anteo a Milano: la meraviglia da assaggiare subito

Miro l'osteria del cinema Anteo ha aperto all'interno del multisala con Andrea Vignali, Michele Siepi e lo chef Enrico Maridati
Miro Osteria del cinema Anteo a Milano: la meraviglia da assaggiare subito

Rinasce Miro Osteria del Cinema, il ristorante-bistrot all’interno del cinema Anteo a Milano. Da un mese e mezzo, nuova gestione, nuovo chef, per questo locale aperto sin dall’inizio dell’avventura della sala cinematografica.

L’Anteo, pioniere dei cinema d’essai a Milano e non solo, apre nel 1979 come Anteo MusiCineTeatro. In seguito, le sale diventano 4, si aggiungono il ristorante, la libreria. Nel 2017 acquisisce il palazzo di fianco, già Casa del Fascio negli anni Trenta (lo stesso Anteo peraltro occupava la sala del cinema D’Annunzio, nato nel 1939). Nasce così il Palazzo del Cinema, un complesso multisala su 4 piani, che incorpora il vecchio cinema, con 11 sale, bar, ristorante (gestito da Eataly).

Come nasce Miro Osteria del Cinema

Miro, dunque. Ah, sì, mìro, non mirò: il riferimento è al verbo mirare, che vuol dire, più che guardare, osservare con attenzione, quasi con meraviglia. Che, diciamolo, è un po’ lo scopo del cinema, andare a guardare qualcosa e a lasciarsene, sperabilmente, meravigliare. 

Meraviglia che, senza che noi lo sapessimo, è stato anche lo scopo della nostra visita qui. Mia e di Fiorella Palmieri, collega e amica di Scatti di Gusto. 

Non siamo capitati per caso qui a Miro Osteria del Cinema. Dietro l’insegna c’è Andrea Vignali (con il socio Michele Siepi, ristoratore), amico (ma solo dall’altro giorno) e anch’egli collega su Scatti di Gusto. Lo avete visto da Burger King ma è una provocazione. Preferisce il Noma e Le Clarence. È uno che ha fatto il grande salto, che è passato dall’altra parte, che ha tradito il mondo della scrittura per passare all’avventura della ristorazione. 

Ma se Andrea e Michele sono la mente imprenditoriale di Miro Osteria del Cinema, il “braccio”, ovvero lo chef, è Enrico Maridati. 

Classe 1987, ha trasformato la giovanile passione per la cucina in un lavoro. Studi di ragioneria, è transitato dall’Alma e ha avuto molteplici esperienze in Italia e all’estero. Citando a caso, uno yacht, e Ryouchef a Milano in viale Belisario (dove ora c’è il ristorante di Alessandro Borghese). Peppe Aversa., al Buco di Sorrento (vi abbiamo dato qualche giorno fa due sue ricette per gli gnocchi alla sorrentina). Da Francesco Passalacqua a Pane e Acqua. A Londra in un ristorante francese, e ad Amsterdam, all’Amstel Hotel Intercontinental e al Conservatorium Hotel. Da ultimo Enrico Bartolini, per il quale si occupava di catering ed eventi.

Come si mangia

miro osteria del cinema tavolo

Due considerazioni, prima di parlare della nostra cena da Miro Osteria del Cinema. La prima, un piccolo difetto: sono stufo di polpi arrostiti con patate, o che altro, ormai onnipresenti. Questo, con olive e uova di salmone, mi attira molto, e tornerò di sicuro ad assaggiarlo. Ma sarà l’ultimo. Forse.

Che poi il piatto si chiama Oldboy, come il film del 2003 diretto da Park Chan-wook, dove il protagonista cerca di mangiare un polpo vivo. MAgari anche qui…

La seconda: non vale, dare dei nomi creativi ai piatti, per di più cinematografici. Piatti che poi ti vengono spiegati per bene da Daniele Rosa, maître, facendoti aumentare la voglia… A un povero amante della cucina, e del suo lato original-creativo, viene voglia di mangiare tutto. 

Comunque – bella creativa l’idea. Non dare banalmente ai piatti il titolo di un film famoso, ma usarlo per mettere il piatto sotto un occhio di bue. Clockpork è Clockwork Orange, il silenzio della lasagna è lo stesso degli agnelli del dottor Lecter. 

A malincuore Fiorella e io ci rassegniamo, e iniziamo insieme a scegliere (sì, anche questo articolo lo abbiamo scritto assieme).

1. La Ratatouille di Ratatouille

Miro Osteria del Cinema Milano ratatouille

La Ratatouille apre il Prologo del menu di Miro Osteria del Cinema – scelta indovinata. Poteva essere un altro piatto? No, diciamo che è un piatto programmatico. Zucchine, melanzane, pomodoro. Nasce in Francia, ma è parente delle nostre ciambotte, caponate e così via. Ci parla già di una cucina aperta al mondo, alle esperienze dello chef. 

E subito, anche, di cinema. Questa ratatouille ha proprio la faccia di quella di Ratatouille. E tutto sommato vuole avere lo stesso effetto di quella proposta al critico Gusteau, perché è una ricetta comunque “familiare”, riconoscibile. A casa mia si faceva, magari mescolando tutto assieme anziché ordinarlo.

2. To Rome with l’ov e con amore

Miro Osteria del Cinema Milano uovo

Lascio la descrizione a Fiorella.

«Proseguiamo il nostro percorso con To Rome with l’ov. Lo facciamo un po’ per il nome, un po’ perché sono romana e un po’ perché l’ov merita sempre di essere assaggiato, in ogni menu. Un uovo morbido, con crema di patate e taleggio, la regina delle verdure romane, la puntarella. E ovviamente le acciughe., e un pizzico di peperoncino. Il tuffo nella cucina romana è anche un tuffo a Cinecittà, e nel film di Woody Allen To Rome with Love

3. Bubba Gump

Miro Osteria del Cinema Milano Bubba Gump

«Il primo antipasto che scegliamo ci riporta al giovane Tom Hanks in uno dei suoi film più belli, Forrest Gump. Dove l’amico Bubba fa un lungo elenco di piatti a base di gamberi. La presentazione del piatto Bubba Gump è divertente quanto il nome, il piatto realmente equilibrato. La mousse di ceci, che rimane davvero sofficissima, ha un sapore delicato. Le chips di patate che vi intingiamo si sposano effettivamente bene con un piatto che segna un grande inizio.» 

4. Un Eurotrip da Miro Osteria del Cinema

Miro Osteria del Cinema Milano plin alle erbe

«L’Eurotrip, ovvero plin alle erbe, beurre blanc, aringa affumicata e pickles, è un mix di sapori in equilibrio. L’affumicato dell’aringa è persistente, ma viene smorzato in maniera gentile dal cetriolino, e lascia una bocca sorprendentemente fresca.» 

Aggiungo, se ce ne fosse bisogno, che anche qui torna in gioco il percorso dello chef: il beurre blanc dalla Francia, le aringhe e i sottaceti dai paesi nordici. E i piemontesissimi plin. Tenuti assieme in modo davvero perfetto.

5. La lasagna nel silenzio degli agnelli

lasagna in silenzio

Sì, qualche preoccupazione ce l’avevo, con la Lasagna in silenzio. Il rimando a Il silenzio degli agnelli è immediato – ma chissà perché ho pensato a un ragù di carne umana. 

Niente, invece era un – ottimo e delicato – ragù di carne di agnello, di manzo e di maiale. Anche qui, la delicatezza è la prima cosa che si percepisce. Forse avrei voluto sentire un poco di più la mentuccia (una piccola critica ci sta…).

6. Clockpork orange: puntine di maiale e kaki

Miro Osteria del Cinema Milano maiale

«Le puntine di maiale disossate sono tenere e saporite, la crema di kaki accompagna con la sua dolcezza quella già annunciata dalla carne. L’indivia e la carota alla piastra ci mettono del loro. Incredibile (ma forse neanche tanto, lo abbiamo capito), funziona tutto.»

7. Il rollè di pollo di Miro Osteria del Cinema si chiama Birdman

Miro Osteria del Cinema Milano pollo

Un rollè di pollo, piatto tutto sommato poco comune nei menu, fatto bene, morbido, con i suoi funghetti, e con questa pomme Paolo.Una patata inserita in un coppapasta, irrorata di grasso d’anatra e cotta, perfetta. Il riferimento è al film del 2014 diretto da Alejandro González Iñárritu, dedicato a un supereroe, Birdman. Qui, il supereroe è un pollo: ottimo.

8. Lo Strudel di Shoshanna

strudel di shoshanna miro

Lo Strudel di Shoshanna arriva direttamente da “Bastardi senza gloria”, con la sua emblematica sigaretta piantata nella panna montata. Nessun riferimento trasversale, nessuna interpretazione: è proprio lo stesso che compare nel film. Solo, nella finzione cinematografica la panna era messa sul dolce più sgarbatamente. a cucchiaiate.

9. Ciak: il dolce che chiude il menu di Miro Osteria del Cinema

Miro Osteria del Cinema Milano dolce ciak
Miro Osteria del Cinema Milano dolce

«Ciak: una sottile lastra di cioccolato a rappresentare un vero ciak cinematografico. Posata di traverso sul piatto, da infrangere con il retro del cucchiaino a scoprire i popcorn alla nocciola, mango e lampone. Un degno finale, per un inizio partito già troppo bene.» 

Com’è Miro Osteria del Cinema

Miro Osteria del Cinema Milano sala

L’ambiente è molto cinematografico, dalla sala principale con l’enorme poster-collage (fatto tutto a mano, usando colla e fotocopie) ai menu contenuti in astucci porta-dvd.

miro osteria del cinema giardino

Bellissimo il cortile esterno (una sessantina di posti, come all’interno), con un fico che cresce in verticale, e un maxischermo che trasmette film muti. Al piano sotterraneo, una saletta che diventerà a breve una di quelle sale tipo speakeasy.

vini e cassette porno

Un piccolo scaffale di vini inframmezzati da videocassette “porno” – il vino è “hard”, quindi… una delle tante idee divertenti di Miro Osteria del Cinema.

Cordiale e presente il personale di sala – e non solo con noi che eravamo ospiti.

Miro Osteria del Cinema Milano preparazione piatto

Non abbiamo mai pensato che Miro Osteria del Cinema potesse essere un semplice posto dove mangiare qualcosa pre- o post-cinema. Ma abbiamo comunque avuto una sorpresa dopo l’altra in tutti i piatti. Un menu pensato, ragionato e costruito in modo da essere comprensibile a tutti. La comprensione è intesa come mancanza di difficoltà nel dover riconoscere abbinamenti o carpire chissà quali sentori. Ogni abbinamento, ogni sentore, ogni piccolo accorgimento in questo menu è alla portata di tutti. E soprattutto non ci sono “effetti speciali”, ingredienti fuori posto o mal utilizzati.

Miro Osteria del Cinema: i piatti e i prezzi

miro osteria cinema menu

Prologo

  • Ratatouille. Pomodoro, zucchina, melanzana 10 €
  • Biancaneve e i sette mari. Carpaccio di capasanta, mela, uova di aringa, salicornia 14 €
  • To Rome with l’ov. Uovo morbido, crema di patate e taleggio, puntarelle, acciughe 10 €
  • Oldboy.  Polpo arrostito, spuma di patate, olive nere, uova di salmone 14 €
  • Bubba Gump. Mousse di ceci, gamberi, chips di patata, pastinaca, olio di gamberi 12 €
  • Il fico del partigiano. Fichi, brie, noci 9 €
  • La dolce vita. Vellutata di zucca e lemongrass, ricotta di pecora, gel di Amaretto Disaronno, croccante di pecorino 11 €
  • Battilarda di salumi. Coppa e lonzino di Mora Romagnola, salame di Varzi 14 €

Primo tempo

  • Norma avvelenata, Spaghetti alla chitarra, pomodoro, melanzane, ricotta salata, 14 €
  • Eurotrip. Olio alle erbe, beurre blanc, aringa affumicata, pickles 14 €
  • Lasagna in silenzio. Sfoglia, ragù di agnello manzo maiale, fonduta di Parmigiano, mentuccia 12 €
miro osteria del cinema piatti

Secondo tempo

  • Clockpork orange. Puntine di maiale, kaki, indivia 22 €
  • Birdman. Rollè di pollo, funghi, pomme Paolo 24 €
  • Lost in La Mancha. Baccalà, cavolfiore, pomodorino confit, capperi fritti 24 €

Epilogo feat. Bibilab

  • Strudel di Shoshanna. Strudel, panna montata, sigaretta 7 €
  • Ciak. Cioccolato, pop corn alla nocciola, mango, lampone 8 €
  • Caffè del Cinema. Caffè espresso, piccola pasticceria 4 €

Un appunto: perché non intitolare la sezione dessert Titoli di coda? (Bibilab è il nome dell’ottimo laboratorio di pasticceria che prepara gli ottimi dessert). E manca qualche piatto vegetarian-vegano.

miro osteria cinema carta vini

Due pagine la carta dei vini, con tre bollicine e un rosato.

Miro Osteria del Cinema. Via Milazzo, 9. Milano. Tel. +39 0236589420.

[Immagini: Miro Osteria del Cinema, Emanuele Bonati, Fiorella Palmieri]

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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