Piazza XXV aprile è il nuovo indirizzo della pizza a Milano.
Qui ha ri-aperto Princi, catena dal marchio internazionale di prodotti da forno. Princi ospita uno dei campioni della pizza napoletana, Franco Pepe, che dopo l’apertura del suo Pepe in Grani a Caiazzo ha giocato la carta dell’esportazione in una location parimenti moderna e molto lontana dalla sede in Campania.
Ma anche San Babila ha alzato il vessillo della pizza con il nuovo megastore Brian & Barry che accoglie al suo interno Rossopomodoro, altra catena della società partenopea Sebeto che ha punti vendita sparsi in tutto il mondo e una collaborazione con Eataly.
Il modello della pizza classica, in questo caso, è quello da esportazione della pizza quasi napoletana.
La pizza di Franco Pepe da Princi
L’accoppiata tra Rocco Princi e Franco Pepe ha generato discussioni infinite sul web. Sono volati stracci causa la cattiva interpretazione della “gommosità“. Per i fan di Pepe e della pizza napoletana, i milanesi hanno scambiato la morbidezza dell’impasto per un errore. Alcuni critici e commentatori hanno soprattutto contestato la lontananza del modello esportazione dalla pizza modello di Caiazzo.
Siamo andati sul sicuro e abbiamo ordinato uno dei cavalli di battaglia della pizzeria Pepe di Caiazzo, la Marinara. E poi il riferimento dalle Alpi alle piramidi: la pizza Margherita.
Ecco in breve come mangerete da Princi.
- Aspetto visivo. Sia la Marinara che la Margherita hanno un cornicione molto pronunciato.
- Profumo. Il pomodoro è la nota che spicca sulle altre. Un po’ evanescente la mozzarella di bufala sulla margherita D.O.P.
- Cottura. Entrambe soffrono tempi troppo brevi di cottura. La Marinara si difende meglio.
- Sapore. L’origano e l’olio extravergine caratterizzano le due pizze.
- Leggerezza. L’impasto non si apre all’alveolatura cui Pepe ha abituato i suoi fan.
- Prezzi. Margherita, 9 €. Marinara, 8 €.
- Voto finale. 72/100
Da registrare l’apprezzabile contenimento dei prezzi con la Margherita che ha visto scendere la quotazione dagli 11 € dell’apertura del locale.
Princi. Piazza XXV Aprile, 5. Milano. Tel. +39 02.29060832
La pizza di Davide Civitiello a Rossopomodoro
Per quanto moderno e alla moda è il locale all black di Princi, tanto tradizionale e luminoso è Rossopomodoro nel building a San Babila di Brian&Barry. Sedie di legno da vecchia pizzeria, maioliche al pavimento e gli inconfondibili piatti che sono uguali in ogni Rossopomodoro.
L’effetto catena che preoccupa sempre gli appassionati di food necessita di una standardizzazione del prodotto. Ma non significa livellare per forza verso il basso. In questo caso, la ricetta dell’impasto è stata messa a punto da Davide Civitiello, vincitore del Campionato Mondiale Caputo 2013 (nostro sponsor), e da Antonio Sorrentino. Una pizza che si rifà alla classica o tradizionale napoletana. Quindi elastica ed adattata alle specifiche “da esportazione”. Il pizzaiolo, tra l’altro, è diventato una star e domani potrete vederlo all’opera in una delle ultime date milanesi di “A cena co’ campion” proprio al 4° piano del Brian&Barry Building (occorre prenotare).
Da Rossopomodoro abbiamo scelto una Napoli (pomodoro, aglio, origano) e una Mastunicola cioè la più antica pizza di Napoli, come ricorda il menu, con sugna, basilico, pepe e pecorino bagnolese.
Ecco come è andata in sintesi.
- Aspetto visivo. Pizza tradizionale di diametro ridotto e cornicione alto. Il pomodoro sembra un po’ rarefatto. La Mastunicola ha un aspetto secco in superficie.
- Profumo. Origano e pecorino sono le note più evidenti.
- Cottura. Corretta per entrambe.
- Sapore. Il pomodoro che alla vista non esaltava è invece molto buono. Impasto soffice ed elastico. Il pecorino copre la sugna sulla Mastunicola.
- Leggerezza. Pizze leggere e con una minima tendenza al croccante.
- Prezzi. Napoli, 5,5 €. Mastunicola, 5 €. Margherita, 6 €. La Verace con mozzarella di bufala, 8 €.
- Voto finale. 78/100
A Milano siamo lontani dai prezzi low cost di Napoli che riesce a proporre la pizza Margherita a circa 3,50 €: praticamente imbattibile. Anche nel confronto tra queste due pizzerie i prezzi sono simili per le margherite e più vantaggiosi con il solo pomodoro da Rossopomodoro.
Rossopomodoro c/o Brian&Barry. Via Durini 28. Milano. 4° piano. Tel.+39 02.92853353
Ma voi sicuramente conoscerete altri indirizzi dove provare il “modello esportazione” della pizza classica tonda. E noi aspettiamo le segnalazioni qui nei commenti o alla mail info[at]scattidigusto.it
E di sapere se condividete il giudizio su due campioni della pizza a Milano.
Ritengo veramente assurdi i prezzi di Princi per una pizza che poi viene valutata con un 72/100. I rossopomodoro per essere una catena così diffusa mantengono a mio avviso un buono standard.
Come già segnalato via mail ribadisco la mia proposta di candidare per il Nord: L’Alambicco a Cermenate (CO) in via Cavour 13.
Sono rimasta piacevolmente stupita da I Capatosta, sul naviglio grande. Da riprovare! Pizza veramente ottima.
Mi associo, pizza oltre la media di Milano
Io invece ho avuto una pessima esperienza dai Capatosta..
Oggi sono senza dubbio le due migliori pizze che si possano mangiare a Milano. Nell’ordine: 1° Princi, 2° RossoPomodoro (Brian&Barry).
Ad Majora
Capatosta mi aveva convinto e anche io penso che Princi e Rossopomodoro siano i migliori di Milano. Ma Rossopomodoro mi sembra più avanti.
Rossopomodoro di Brian&Barry
Mi piacerebbe che le confrontaste con la pizza di Dry.
Anche secondo me quella di Dry è la migliore, peccato siano davvero molto piccole
Io ci propongo la Sibilla in via Mercato o ancora meglio Anacapri a Cusano Milanino (e non parliamo dei dolci fatti da loro)
La pizza di Princi non l’ho provata ma è inguardabile, metà pizza è solo cornicione.
Quella di Rossopomodoro in genere, non dico solo a Milano, è bruciata, poco digeribile e gommosa.
Per me queste non sono pizze, sono copertoni.
Sembrano entrambe ottime, anche se non da manuale per quanto riguarda la sensazione di morbidezza.
Peccato non poter vedere il fondo, uno degli aspetti maggiormente critici in caso di cottura a legna.
In toscana buio totale ?
per milano Sibilla in via mercato…
Princi credo sia già game over, confermate? Conclusa l’alleanza con Pepe, pizzaiuolo cambiato e menu diverso…peccato perchè insieme al Dry (e in attesa di Sorbillo) la trovavo la pizza migliore di Milano (magari un pizzico di sale in più…).
Andrebbe rivalutata altrimenti il campionato è falsato 😀
mha sarò banale ma io resto fedele
alla Piccola Ischia di viale Umbria, alla pizza fritta di Solo Pizza (sempre viale umbria) e alla “simpatia da trapano del dentista” della pizzeria Taverna di via Anzani.
LA meglio pizza è quella D.O.C.. tra le dUE preferiVo princi.. poi ho scoperto jhonny take uè, non lo mollo più. Davvero un ottima pizza,cotta a punto giusto.