Sarete già andati al Supplizio di Arcangelo Dandini, immagino.
Non so voi dove andate a mangiare i supplì a Roma e se avete una vostra classifica.
Un supplì e una birra sono sempre un ottimo intermezzo al locale di via dei Banchi Vecchi, in pieno centro.
Per una volta mi sono allontanato dai supplì tradizionali e da quello con le rigaglie di pollo.
Per assaggiare il supplì cacio e pepe e quello alla carbonara. Due ossessioni romane. Vi piaceranno anche se il sapore è meno intenso di quello che mi sarei aspettato.
Ma non dovete assolutamente saltare la tartare di baccalà preparata in acqua e sedano e accompagnata da una zucchina marinata che regala un piacevole equilibrio.
E poi c’è la porchetta. Non so se rientra anche questa nel capitolo delle vostre ossessioni romane. Dandini ha scelto il combo porchetta di Argentati e pane di Roscioli. Buono che ti verrebbe la voglia di mettere un tronchetto a casa.
Chiudo con il garum che avevamo già visto in azione. C’è confusione sul garum, spiega Dandini, perché molti intendono la “spremitura” dei pesci che invece è il liquamen. Il suo garum è un condimento che ha come base miele, aglio, olio e rosmarino.
Con il pesce sta benissimo e proverei anche un matrimonio con la colatura di alici (così il casino gastronomico circa origini e romanità antica diventa totale) assaggiata sulla terrazza del palazzo di fronte.
Comunque, l’accompagnamento “dolce” fa di questo “supplì” di alici un boccone prelibato.
I prezzi li vedete qui. A breve (15 ottobre o giù di lì), proprio di fronte apre anche Per Me di Giulio Terrinoni che preparerà “tappi” di pesce come aperitivo. E il rischio di fare pranzo cena saltando da una specialità all’altra diventa concreto.
Una bella romanità da passeggio, spero sarete d’accordo.
Supplizio, cibo di strada.Via dei Banchi Vecchi 143. Roma. Tel. +39 06.89160053
Concordo. Non c’è giro in centro senza supplizio. Caro ma sublime.