mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Milano. Prezzi e assaggi dei nuovi Panini di Strada in stile pugliese

martedì, 29 Maggio 2018 di

Un altro locale che ha poche settimane di vita, un altro format “mordi e fuggi”, un monoprodotto consumabile sul posto, o, per definizione, velocemente, camminando: si tratta di Panini di Strada – Macellai in Cucina, panineria di estrazione pugliese, come si capisce dal menu e dalle credenziali di Antonio Ingrosso, credenziali che si possono riassumere in un paio di nomi, I Salentini e Puglia in Brera. Ma ci sono anche altri due ristoranti in Puglia, nel Salento.

C’è da provarlo subito: che non si dica che non mi piacciono panini e hamburger, oltre alle pizze, ovvio.

Il locale, non molto grande, non credo arrivi a 20 posti, è tutto dipinto in un grigio scuro intenso, che in effetti non ha molto di “pugliese”: chi non si sarebbe aspettato un bianco-Ostuni? Elegante, mi piace.

La sera in cui sono andato io, di venerdì, non c’era nessuno, solo più tardi sono entrati altri due avventori. Aperto da poco, ovviamente ancora da conoscere, a mezzogiorno tutto bene – ma Pescetto, pescheria con cucina, a due vetrine di distanza, era pieno, e c’era coda dentro e fuori. Magari i tavoli del tipo alto, con sgabelloni alti, fanno poco “cena” e più “pranzo”?

Il menu comunque è… invitante, lussurioso, pugliese, intimamente carnivoro. I panini sono del tipo “componibile”: carni (da 7 a 10 €), formaggi (ricotta salata, Parmigiano 24 mesi, pecorino, 2 €), salse (0,50 €), verdure (1 €: melanzane sott’olio, asparagi grigliati, cipollotto affumicato, rapanelli marinati).

C’è anche La Patonza a 3,50 €: patata semplice al forno con rosmarino e aromi, che ho fatto “condire” con una maionese al bergamotto (buona e delicata). Mi astengo dal commentare il nome, o dal produrre arguti giochi di parole: il termine è comunque definito “scherzoso” dalla Treccani, e questo basta. E questa è una delle patonze più buon… cioè, delle patate da street food più buone di questi ultimi tempi.

Mi sono fatto aiutare nella composizione del panino, e mi hanno proposto gli stessi ingredienti che avevo pre-selezionato alla prima lettura del menu. A partire dalla carne: Turcinieddhi: involtini di animelle di agnello. A cui ho aggiunto il cipollotto, la salsa Barbesud (salsa di pomodoro con ‘nduja e miele di acacia) e il pecorino. L’insieme era molto buono, ben fatto, saporito il giusto: peccato solo che l’integrità del panino si sia sfasciata al primo morso – “Ecco perché vi portiamo anche le posate…”, che ho usato per ricomporre e integrare i bocconi successivi, A parte questo, molto buono, ripeto.

Indeciso sul da farsi, sono stato soccorso con una proposta di porzione ridotta di Bombette di Cisternino, involtini di carne e pancetta. Arrivata, scomposta, bombette e mezzo panino. Immagino che la riduzione fosse solo della metà inferiore del pane (fra l’altro, un pane di tipo francese decisamente buono), perché invece di 9 € l’ho pagato solo 8.
Ho anche assaggiato mezzo pasticciotto, gentilmente offerto come degna conclusione di una cena-di-strada niente male.

Le carni sono tutte di prima qualità – non le ho assaggiate tutte, ma il menu riporta i nomi dei fornitori: che sono la Macelleria Motta, la Macelleria Equina da Vito (c’è un panino al brasato di asinello che sarà la mia prossima preda), La Granda (tagliata di fassona, definita nel menu inglese “a breed of cattle from the Piedmontese region” – devo approfondire, ho sempre pensato che fosse un taglio di carne, non una razza), e la Macelleria Fratelli Varvara (salsiccia di suino lucano a punta di coltello? perché non l’ho assaggiata? ok, prossima preda).

Il menu riporta la traduzione inglese delle proposte, ma dà per scontato che si sappia cosa sono le bombette.

Un bel posto, ottime carni, panini con 7 carni possibili, quindi un menu da esplorare abbastanza facilmente, al di là delle combinazioni. C’è anche una bella e accurata carta delle birre del Birrificio B94, leccese, di cui ho preso La Bionda, non filtrata, perfetta (unica non in carta, 6 €, mi sembra come tutte le altre.

C’è anche un menu pranzo a 10 €.

E si può anche prendere un semplice aperitivo.

E davvero c’è tutta la Puglia, il Salento, tutto quello che di bello, e buono, e accogliente, si può trovare là – e sempre più spesso anche qui a Milano, dove i pugliesi sono una marea… Giusto, amici pugliesi: andate, assaggiate, e fatemi sapere quanta Puglia avete ri-trovato nei Panini di Strada…

Panini di Strada. Macellai in Cucina. Via Volta, 11. 20121 Milano. Tel. +39 3283451827.

[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Panini di Strada]

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.