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Filippo la Mantia

Filippo La Mantia su Instagram: apro il ristorante a Milano

Filippo La Mantia apre un ristorante a Milano. Dove si trova, cosa c’è nel menu, quali sono i prezzi e la biografia del cuoco siciliano
venerdì, 18 Febbraio 2022 di

Filippo La Mantia avrà il suo ristorante al Mercato Centrale di Milano, il format aperto da settembre 2021 nel corpo della Stazione Centrale dall’imprenditore Umberto Montano.

Dicono che il cuoco palermitano sia il più rimpianto in città da quando, il 31 dicembre 2020, ha chiuso il ristorante in Piazza del Risorgimento -Filippo La Mantia Oste e Cuoco- perché la gestione era diventata insostenibile.

Pagare 28/30.000 euro per l’affitto mensile del proprio ristorante non è uno scherzo neanche se ti chiami Filippo La Mantia e sei un cuoco affermato anche se non stellato.

Serve una seria programmazione economica che il perdurare della pandemia rendeva impossibile.

[Aggiornamento: il menu e i prezzi del nuovo ristorante di Filippo La Mantia li trovate qui]

Filippo La Mantia Oste e Cuoco: la notizia su Instagram

mercato centrale milano esterno
Ingresso del Mercato Centrale di Milano nel corpo della Stazione Centrale

Adesso però, come anticipato nei giorni scorsi, Filippo La Mantia è pronto per una nuova avventura nell’amata Milano, dove vive dal 2014 legato alla città da una passione viscerale.

La novità è rimbalzata dal profilo Instagram dove Filippo La Mantia ha reso noto che aprirà il ristorante a Milano entro metà marzo con annessa foto del Mercato Centrale. 

Il ristorante prende il posto del Rendez Vous, che era partito bene portando nel capoluogo lombardo le specialità di pesce dell’Isola d’Elba, ma ha poi dovuto arrendersi alla pandemia. 

Come sarà il nuovo ristorante

Ristorante Milano Filippo La Mantia
Il nuovo locale di Filippo La Mantia a Milano utilizzerà in parte gli arredi del ristorante di Piazza Risorgimento

Avrà lo stesso nome del vecchio locale: Filippo La Mantia oste e cuoco, e utilizzerà in parte gli stessi arredi.

Sarà al piano uno del Mercato Centrale, in fondo a sinistra, vicino allo spazio in cui Joe Bastianich serve hamburger e grigliate assortite. 

Le opzioni disponibili saranno due: pranzo a buffet e a cena un menu alla carta semplice, con le specialità del cuoco siciliano: caponata, cous cous, arancini, cannoli e cassata. 

Per il ristorante di Filippo La Mantia è anche previsto un piccolo corner al piano terra del Mercato Centrale, dedicato all’asporto per chi parte o arriva con il treno.

I prezzi del nuovo ristorante saranno accessibili a tutti, stando alle affermazioni di La Mantia, in linea con la natura popolare di un format come quello del Mercato Centrale di Milano.

Dove in realtà, qualche polemica per i prezzi esagerati non è mancata.

Sì, è vero, rispetto ai fasti del passato si tratta di un ridimensionamento, di una sistemazione più piccola visto che lo spazio di 140 metri quadrati prevede 80 coperti. 

E va detto che il Mercato Centrale in salsa milanese è un posto sì affascinante ma poco pubblicizzato e segnalato peggio, sia dentro che fuori la stazione.

Ma significa ripartire dalle origini, dal mercato e tutto ciò che la parola evoca in un palermitano. 

Inoltre la gestione del nuovo ristorante sarà meno costosa, come ha fatto sapere lo stesso Filippo La Mantia in queste ore. 

“Non devo pagare l’affitto ma versare una percentuale dell’incasso, e questo mi aiuta. Il personale, i prodotti e le utenze sono a carico mio”.

Il cuoco, alla ricerca del personale di sala, ha invitato a inviare curriculum, questo l’indirizzo mail: chef@filippolamantia.com

Filippo La Mantia: biografia

Il rapporto tra Filippo La Mantia e Milano. Intervista di Francesca Ciancio

Palermitano, 62 anni, fotoreporter negli anni complicati del generale Dalla Chiesa e dei fratelli Salvo, La Mantia ha imparato a cucinare nel carcere dell’Ucciardone dove ha scontato 6 mesi per errore. 

Era stato accusato di aver vissuto in un appartamento che 8 mesi dopo sarebbe servito da base alla mafia per l’assassinio di Ninni Cassarà.

La sua è una storia di cadute e rinascite, un percorso umano e professionale a volte travagliato. 

A Milano è arrivato dopo i successi ottenuti a Roma, dove nel 2009 ha aperto il ristorante Filippo La Mantia all’interno dell’hotel Majestic. Un posto vivace, frequentato da un’umanità varia e coloratissima, felliniana, che spesso offriva scene da film. 

Fortunato anche lo sbarco a Milano, nel 2015, in piazza Risorgimento angolo via Poerio. Giusto in tempo per l’imperdibile anno dell’Expo. 

Quello che fu il Gold di Dolce & Gabbana, famoso per la cotoletta definita gommosa in una recensione del Sole 24Ore scritta da Camilla Baresani (gli stilisti inferociti tolsero la pubblicità al quotidiano della Confindustria), diventava il ristorante Filippo La Mantia Oste e cuoco. 

Ma dopo anni di buoni risultati gestire quel ristorante è diventato insostenibile a causa del Covid. L’ultimo servizio si è svolto il 31 dicembre 2020. Ora il ritorno.

Il rapporto di mutuo amore con Milano ha vissuto un capitolo importante il 7 dicembre 2021, quando Filippo La Mantia ha ricevuto l’Ambrogino. 

Motivazione l’impegno profuso durante il primo e critico lockdown cucinando nel suo ristorante per il personale dell’ospedale Niguarda.

Filippo La Mantia e Chiara Maci

Chiara Maci
Chiara Maci

Nel 2016 il cuoco palermitano si è fidanzato con Chiara Maci, influencer e personaggio televisivo, da cui ha avuto un figlio. Benché secondo i rispettivi follower la coppia si sarebbe lasciata da mesi.

Maci ha ricordato che la scintilla con Filippo La Mantia è scoccata al ristorante nel libro “Ma tu come la fai la caponata”. 

“Filippo a Roma era un’istituzione la gente lo idolatrava. Ricordo ancora quella prima cena nel suo ristorante. Dopo sono tornata molte volte.

Perché è rilassante l’ambiente, nonostante l’eleganza. Perché è rilassante lui con la sua cucina fatta di ‘niente aglio e cipolla’ ma di colori, profumi coinvolgenti e assaggi necessari”.