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Briatore pizza

Briatore contro la pizza di Napoli per giustificare la gioielleria Crazy Pizza

Briatore sfrutta la popolarità della pizza napoletana e insinua dubbi sul prezzo della margherita: perché costa solo 4 €?
martedì, 21 Giugno 2022 di


Sabato scorso Briatore per girare un video contro la pizza a 4 €, si è messo davanti al cellulare in bermuda. 

Aveva urgenza di rintuzzare le critiche piovute addosso alle sue pizzerie, riassumibili così: la Crazy Pizza di Briatore è troppo costosa. 

A puntare il dito è stata Repubblica con un pezzo al veleno di qualche giorno fa, arrivato dopo mesi di recensioni ironiche dei locali Crazy Pizza aperti a Roma e Milano.

Cosa si è chiesto nel video pubblicato su Instagram il genio imprenditoriale di Cuneo? (“Genio” è la definizione del 72enne Briatore, colpito da una botta di autoesaltazione stile Marchese del Grillo che lo ha reso di nuovo un meme sui social).

https://youtu.be/1L-rM4gj6-Q
Il video di Briatore contro la pizza venduta a 4 €

Cari pizzaioli che vendete una pizza a 4 euro, una curiosità da parte di Briatore, “per tenere i prezzi così bassi che ingredienti usate?”.

La domanda retorica rivolta dall’imprenditore del Billionaire aveva lo scopo di insinuare dubbi sui condimenti usati da una parte dei pizzaioli napoletani per permettersi prezzi così bassi. 

Anche se la farina costa poco, da 50 centesimi a poco più di un euro al chilo, con i rincari già calcolati, è legittimo pensarlo.

Forse i pizzaioli che vendono la pizza a prezzi stracciati fanno la spesa al discount. Più probabilmente la margherita viene usata come prodotto civetta, venduta cioè sottocosto, per attirare clienti. 

Ma sono sospetti che puoi avere nelle pizzerie poco conosciute, poco frequentate, e per questo secondarie.

Infatti Alessandro Condurro, titolare della pizzeria Da Michele a Forcella, forse la più nota di Napoli, ha risposto a Briatore e al suo video.

“La pizza non può più costare solo 4 euro, ma può costarne 6, e non 14. Io vendo la Marinara o la Margherita a 6 euro ma non ho i dipendenti in nero. Noi paghiamo tutti i contributi e le tasse”.

La risposta dei napoletani: pizza gratis per tutti

Pizza gratis oggi a Napoli per rispondere a Briatore

Ieri, nei social, si è consumata l’imponente reazione dei napoletani. Fatta per lo più di ironia e meme, ma anche di messaggi documentati sulla pizza, sui prezzi, sugli scontrini sanguinosi di Crazy Pizza e sul rapporto ricchezza povertà.

Inoltre, oggi a mezzogiorno da Sorbillo ai Tribunali in pieno centro storico, i pizzaioli napoletani distribuiranno gratis la pizza ”a portafoglio” e parleranno di costi della pizza.

I prezzi da gioielleria della pizza di Briatore

Crazy pizza menu
Il menu di Crazy Pizza

A Briatore, con quel video, interessava soprattutto giustificare i prezzi da gioielleria di Crazy Pizza, a cominciare dalla margherita a 15 €. 

Per proseguire con le altre pizze: Patanegra 65 €, Prosciutto 27 €, Bufalina 26 €, Focaccia 23 €. Più annessi e connessi: vino Masseto Igt Toscana 2017 di Ornellaia 1.920 €, insalata di spinaci 14 €, bottiglia d’acqua 4 €, coperto a 2 €. 

Vero è che per mangiare la pizza di Briatore non si va in pizzerie tradizionali.

Aperte in posizioni prestigiose, si propongono come locali eleganti, spensierati, in una parola esclusivi. Magari lo sono, ma secondo l’idea briatoriana di esclusività. Repubblica nella sua recensione ha scomodato similitudini poco onorevoli. 

Se il pavimento nero del cocktail bar ricorda l’Overlook Hotel di Shining, la sala sembra uscita da Love Boat, ma dark. Lo spettacolo del pizzettaro che esce e fa roteare la pizza sulla testa è da villaggio Valtur.

L’equivoco della qualità

crazy pizza milano
Le crazy pizza di Briatore

Neanche la pizza di Briatore è vera pizza: non è lievitata. Si mangia senza sforzo e si digerisce in fretta. Ma per favore non parliamo di qualità. Noi l’abbiamo mangiata e rimangiata. È discretamente dura, e secca.

Nel suo video Briatore instilla il dubbio che i pizzaioli napoletani farciscano la pizza con ingredienti scadenti. Ma se parliamo di qualità complessiva del piatto, quante realtà di Napoli superano quella di Crazy Pizza. Decine, forse centinaia.

Altro che “mattonata con un lago di pomodoro” come dice Briatore su Instagram parlando della pizza napoletana. 

L’ex di Naomi Campbell ha mai assaggiato una marinara di Michele a Forcella? Una margherita di Ciro Oliva di Concettina ai Tre Santi, che il pizzaiolo scugnizzo della Sanità fa pagare 12 €? Oppure la versione di Gino Sorbillo? 

Proprio il pizzaiolo dei Tribunali, con una quindicina di pizzerie sparse per il mondo, ha detto al Corriere del Mezzogiorno che, visti i prezzi, lo spazio per i locali Crazy Pizza di Briatore è limitatissimo. “Forse in tutt’Italia si potrebbero contare sulle dita d’una mano”. 

E scusate, in cosa sarebbe innovativa la pizza cracker che Briatore vorrebbe geniale in quanto partorita dalla sua mente? 

Sono passati più di 10 anni da quando Simone Padoan della pizzeria I Tigli di San Bonifacio, nel veronese, schiaffava fette di prosciutto spagnolo pregiato, o gamberi rossi, o tartufo inventando così la pizza gourmet. 

La pizza di Briatore e le bistecche di Salt Bae

Salt bae prezzo bistecca oro
Salt Bae versa il sale sulla carne con il gesto che lo ha reso famoso

Basare il successo di un progetto internazionale che prevede ristoranti aperti ai quattro angoli del mondo sul rendere costoso un piatto popolare come la pizza, solo perché è tra i più diffusi al mondo, ci ricorda qualcosa. O meglio, qualcuno. 

Salt Bae. L’ex garzone di macelleria turco oggi ristoratore di successo, diventato famoso per come versa il sale sulla carne grazie a un video virale. 

Le bistecche delle sue lussuose steakhouse sono stupidamente costose. Eppure il selfie con Salt Bae è lo status symbol che i clienti felici di spendere 1450 sterline per una fetta di carne esibiscono sui social per affermare la propria condizione privilegiata.

Un modello di business, se così vogliamo chiamarlo, invidiato e adattato da Briatore alla pizza. 

Possiamo capire che l’inventore della Crazy Pizza, da ultimo arrivato nel settore, si faccia pubblicità sfruttando la notorietà della pizza napoletana.

Ma uno così me lo chiami genio innovatore?