Noschese Bakery: formati di cibo e di vino di grande soddisfazione

Da Noschese Bakery a Pontecagnano per un saluto natalizio organizzato da Nicola Noschese, Giuseppe Morese e Chiara Fontana. Ovvero: il proprietario e lievitista della bakery, uno dei grandi della mozzarella di bufala e la proprietaria di Palazzo Gentilcore a Castellabate.
Tavola goliardica con la presenza tra gli altri di Ettore Belleli, impegnato di lì a poco con la partecipazione alla manifestazione di Coldiretti a Bruxelles, Silvia Imparato di Montevetrano, Luciano Pignataro, Francesco Costantino. E quindi perché raccontare di una serata a porte chiuse in questa bakery che di sera si trasforma in ristorante – pizzeria?

Per una questione di formati. Grandi, grandissimi con pure i mini che hanno detto la loro. Un bel confronto. Alimentato anche dalla Special Guest Bianca Mucciolo, chef del Pancrazio a Palazzo Gentilcore. Autrice degli spettacolari cavati in formato XXL detti appunto i cavati di Bianca per l’inusuale dimensione (e bontà).
Magnum vs mozzarelline da Noschese Bakery a Pontecagnano

Confronto subito all’avvio con il satèn magnum di ingresso di Ca’ del Bosco fresco, avvolgente e che subito accende il sorriso di Francesco Costantino.

Potrei scrivere di setosità e di lame volanti, ma mi limito a dire che con il piccolo formato delle Moresine di bufala di Giuseppe Morese queste “bollicine” stanno da divinità bacchica nel pieno delle Feste Dionisiache.

E si confermano in pieno amore anche con le strepitose Romanticottine a forma di cuore e le provolette affumicate.

Il vino chiama grandi formaggi e il sole della selezione che guarda dal piatto è proprio raggiante. Come le nostre papille colpite dall’acidità dell’erborinato al vino rosso di Enzo Recco a Gaeta, la dolcezza del caprino in crosta fiorita di De’ Magi, la spinta del pecorino di Amatrice.
Magnum Pithecusa Rosso 3 litri vs cavati XXL di Bianca

Piccolo formato a confronto con il gigante di 3 litri. Restiamo mitologici con la magnum Pithecusa Rosso di Tommasone. Fresco di annata e ancora troppo nervoso allo stappo. Irruenza di gioventù dovuta a 12 mesi in tonneaux di rovere francese che mi permette di consigliarvi di lasciarlo riposare per 2-3 anni almeno.

Ma il confronto alla Noschese Bakery è giusto con i cavati di Bianca Mucciolo qui in versione natalizia come fossero una pizza di scarole con pinoli e uvetta. Niente scarole addomesticate, ma crema di broccoli selvatici, broccoletti “scuppettiato”, peperoncino, olive, uva passa e pinoli. Condimento penetrante, amaro e allo stesso tempo fresco. Pesi massimi che se le danno di santa ragione per il piacere del palato.

Non finisce qui. Perché l’intermezzo del baccalà fritto, soave nella sua ben gestita sapidità in piccoli bocconi prelude al pezzo forte del Made in Acquara (lì dove c’è l’azienda agricola La Rosa Bianca della famiglia Mucciolo) sui Monti Alburni.
Magnum Montevetrano vs capretto di Aquara

Va in scena alla Noschese Bakery il capretto di Aquara elegante nel cosciotto, laido e penetrante tra costine e altri tagli.

A tenere il passo, un’altra magnum: Montevetrano 2012, possente ed elegante che proprio conferma l’abbinamento ottimo con ottimo, ancor prima di carne e vino rosso.

Potremmo alzare bandiera bianca, ma il lievitista e fornaio Nicola Noschese irrompe con un altro grande formato: il panettone tradizionale da 3 chilogrammi (e già avevo avuto modo di assaggiare e valutare il formato normale nella classifica 2025).

Una fetta enorme di grande bontà con ottima lievitazione e altrettanto performante cottura. Cui manca il cedro per scelta dovuta a mancata fornitura di qualità. Se non c’è, non si mette. Severo ma giusto.

Supportato anche da un “regular” pandoro Noschese Bakery di splendido profumo e texture.
Formato grande vince su formato piccolo? Non sempre, ma è giusto rimasta la curiosità di vedere la magnum Ca’ del Bosco a confronto con una trecciona di bufala da 1,5 chilogrammi se non da 3 chili.

Nell’attesa di un eventuale confronto dimensionale, dirigetevi con speranza alla Noschese Bakery. Può darsi che ancora troverete un panettone 2025. Poco distante avete il caseificio di Giuseppe Morese, mentre per i cavati di Bianca vi toccherà attendere l’apertura stagionale di Palazzo Gentilcore o andare all’agriturismo La Rosa Bianca ad Aquara. Casomai con la colomba di Pasqua di Nicola Noschese.
Noschese Bakery. Corso Italia, 133, 84098 Pontecagnano Faiano SA. Telefono: 089 381090. Instagram
Noschese Bakery a Pontecagnano: che buona pizza e champagne!

5 agosto 2024 – di Vincenzo Pagano
In verità sarebbe riduttivo parlare solo di pizza e champagne nel consigliarvi Noschese Bakery a Pontecagnano, che è comune a sé ma anche un po’ quartiere a sud di Salerno. In cui allignano felicemente la pizzeria I Borboni e il pluripremiato caseificio di mozzarella di bufala di Giuseppe Morese. E proprio al confine dei comuni quello di Ilka, anch’esso protagonista da podio del Campionato della Mozzarella.

Lui è Nicola Noschese che voi lettori di Scatti di Gusto avrete notato per le performance dei grandi lievitati. Ottimo posizionamento nella classifica dei panettoni e delle colombe.


Ma la Bakery di Nicola Noschese è ancora altro, a partire direi quasi ovviamente dal pane che regala felicità ai suoi clienti. Oltre alla pizza in pala o in teglia che fa compagnia alla focaccia eccezionale per accompagnare la mozzarella di bufala (di Giuseppe Morese) o gli affettati.

A pranzo e a cena, infatti, il locale si trasforma da punto vendita di asporto con i tavoli per i commensali. Che possono scegliere dalla lista delle pizze e decidere di mangiarle seduti.

Non solo pala, ma anche tonda che – va da sé per rispettare il titolo – è possibile accompagnare con bollicine italiane e straniere. Perché Nicola Noschese, oltre ad avere fama di lievitista d’eccezione, è anche attento selezionatore di bottiglie. Oltre che di prodotti di gastronomia che albergano negli scaffali della sua Noschese Bakery.
Come si mangia

Bene e lo posso dire dopo aver assaggiato ripetutamente piatti e spizzicato pizze come la cetarese accompagnata da vino fermo per fare un’eccezione.

Scegliete una delle ortolane che variano al variare delle stagioni e troverete sempre una bottiglia di vino che si accompagna chiedendo al lievitista Nicola di dare la parola al sommelier Nicola.
Non solo pizza e lievitati (e champagne).



Ci sono appuntamenti gastronomici messi su da amici della Noschese Bakery come lo stesso Giuseppe Morese (Genovese e Caciobond). O incursioni per sapere cosa andrà mai bene con una Giulio Ferrari del 2007 (Michele Carbone e le sue conserve).
La parola d’ordine è spaziare ed assaggiare.

Come la milza alla salernitana, tra le migliori in circolazione e non solo a San Matteo.

O stare leggeri con l’hamburger di scottona del fornitore hyper local.


Chiusura dolce, se non con il panettone, da affidare alle graffe.


E sicuramente dimentico il baccalà, le patate con la pancetta, i formaggi con il miele, i crostini con farcitura del momento. O il Montevetrano del 2007.


La storia dice che panificio nasce nel 1969 ad opera di Aniello ed Enza, affiancati ben presto da Nicola e dal fratello Luciano. Sarà Nicola a prendere le redini del panificio nel 1998 e a spostarlo nell’attuale sede. Che diventa Noschese Bakery nel 2015 quando il negozio si amplia con l’introduzione del forno a vista, del reparto gastronomia e del servizio al tavolo. E da qui parte anche la pizza maturata anche con qualche chiacchierata con Paolo De Simone di Storie di Pane a Vallo della Lucania.

Voto: 8,5/10
Menu e prezzi di Noschese Bakery a Pontecagnano

Pizza
- Ortolana con fior di latte, melanzane, zucchine, peperoni, patate schiacciate, parmigiano reggiano 38 mesi, basilico, pepe nero, olio evo (16 € / mezza 8 €)
- Mortadella con fior di latte, mortadella in uscita, sale, profumo di limone, pepe nero, olio evo (14 € / mezza 7 €)
- Patate e porcini con fior di latte, patate schiacciate, funghi porcini, provola, parmigiano reggiano 38 mesi, olio evo, basilico, pepe nero (16 € / mezza 8 €)
- Patate e pancetta (14 € / mezza 7 €)
- Bianca al crudo con fior di latte, prosciutto crudo San Daniele o di Parma, olio evo, basilico (16 € / mezza 8 €)
- Siciliana con melanzane a funghetto (14 € / mezza 7 €)
- Capricciosa con pomodoro San Marzano, fiordilatte, salame dolce, funghi porcini, pancetta, carciofini, olive verdi, basilico, olio evo (16 € / mezza 8 €)
- Carminuccio (14 € / mezza 7 €)
- Cetarese con passata di pomodoro giallo, fiordilatte, filetti di acciughe del Cantabrico, profumo di aglio e limone, origano selvatico, basilico, olio evo (14 € / mezza 7 €)
- Peppino con passata di pomodoro giallo, pomororini gialli, ‘nduja, pomodori secchi in uscita, parmigiano reggiano 38 mesi, basilico, olio evo (16 €, mezza 8 € )
Primi piatti
- Gnocchetto, cipolla, fiori di stica, pancetta, vino bima Pecca (9 €)
- Calamarata, tonno, pomodorino giallo, olive, capperi, basilico e prezzemolo (10 €)
- Strascinati, crema di noci, speck e Parmigiano Reggiano 38 mesi (9 €)
- Fusilli, pomodoro San Marzano, peperoncino, pecorino, Parmigiano Reggiano 38 mesi, basilico (8 €)
- Cortecce alla norma (9 €)
- Maccheroncino calabrese con peperoncini verdi e pomodorini (7 €)
Secondi piatti
- Hamburger di scottona (12 €)
- Caprese (7 €)
- Insalatona estiva (7 €)




