Sasà Martucci, fantastica la pizza Capricciosa al Campionato 2025

ll Campionato della Pizza fa tappa da Sasà Martucci a Caserta, nella città che ha visto giocare il maggior numero di finalisti lo scorso anno.
Sasà nella scorsa edizione non ha avuto accesso alla finale per una manciata di voti, 5 per la precisione. Quest’anno troviamo non solo una pizzeria rinnovata ma anche un pizzaiolo ancora più motivato. Sarà forse la imminente apertura a Milano di cui vi abbiamo già preannunciato qualche dettaglio? Chissà! Sta di fatto che abbiamo trovato un Sasà Martucci in splendida forma con il suo solito impasto impeccabile ma anche con un maggiore equilibrio nei topping.
Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli è ormai una certezza. Cambiano gli interni, ma non il contenuto. C’è un nuovo arredamento, fatto di dettagli luminosi come le scritte led e le pareti green che ricordano la sua filosofia a base di sostenibilità e impegno con l’ambiente. Da un paio di mesi invece si è conclusa la seconda parte dei lavori, quello dedicati alla cucina: nuove attrezzature, nuove postazioni. La macchina diventa ancora più potente.
Sono le 20 di un martedì e la sala è già piena con un inizio di fila all’esterno.
Cosa ha trovato di nuovo il Campionato alla pizzeria di Sasà Martucci

La nuova sala è accogliente moderna seppur qualche dettaglio sia migliorabile, tipo le sedute che non sono comodissime e qualche tavolo ballerino. Attraversata tutta la sala, sul fondo si vedono dalla vetrata il pizzaiolo con il team a lavoro e alle loro spalle i nuovi forni.
Ci danno il tavolo 1, vicini al banco bibite e con la possibilità di sbirciare il lavoro in cucina. O forse è Sasà che sbircerà noi.
Lo staff in sala è assai garbato e soprattutto sorridente; speditamente ci fa accomodare e ci serve dell’acqua. I tavoli in legno in pendant con le sedie, sono apparecchiati con: classica tovaglietta in ecopelle logata con su stampato anche il QR code per il menù; posate leggere in sacchetto (sempre logato) e bicchiere in vetro verde. Tutto molto essenziale.
Procediamo rapidamente con la nostra ordinazione standard. Due obbligatorie, Margherita, Capricciosa, e la terza a scelta del pizzaiolo. Una volta avviato l’ordine diamo uno sguardo al menù per scoprire se ci sono novità. E per fantasticare sulla possibile terza pizza.
I prezzi della pizzeria I Masanielli di Sasà Martucci

Notiamo subito che i prezzi sono molto in linea con il mercato locale. A partire dagli antipasti. Le fritture vanno dal crocchè (2,50 €) all’arancino (2 €) fino ad una serie di frittatine (3-3,50 €) oltre che provola impanata (1,50 €) e patatine fritte (5 €). Inoltre c’è la possibilità di avere prosciutto crudo e mozzarella al piatto (10 €).
Troverete come noi del Campionato le pizze di Sasà Martucci divise in tre sezioni.
- Classiche: dalla margherita (7 €) alle iconiche come la Ammiraglia (13 €) fino alla new entry come l’Ischitana (15 €)
- Pizze tre cotture: Riccia di mammà (15 €) e Provola e pepe esplosiva (12 €)
- Pizze omaggio a Francesco Pagliaro: Carabiniera (10 €), Vestito (8,50 €), Completo (12 €) e Capricciosa (13 €)
E poi i dolci. Nessuna pizza dolce ma delle bellissime monoporzione con un prezzo di 6,50 €.
Com’è la pizza di Sasà Martucci
L’impasto delle pizze resta quello a cui siamo stati abituati: fragrante, profumato, strutturato, gustoso ma non sapido nè zuccherino. Con una propria identità che spicca nonostante gli svariati topping eppure senza mai sovrastare. Troviamo un panetto gestito egregiamente che in pochissimi tocchi è già steso.
Il cornicione sale automaticamente in cottura, che è sempre accurata e precisa. Il bordo si abbronza, il fondo resta scioglievole seppur leggermente più spesso e regala un morso carnoso.
I topping, che già godevano di equilibrio e ordine, fanno un ulteriore step di crescita e si arricchiscono di eleganza. La Margherita è magistralmente regolata in sapidità. La Capricciosa è sontuosa ma non perde l’identità dei singoli elementi. L’Ischitana – proposta con base in tre cotture – sa raccontare acidità e amari. La Rustica gioca con sapidità e consistenze.
Interessante anche la selezione di oli che si adattano ad ogni preparazione.
E ora vi raccontiamo nel dettaglio ogni spicchio del Campionato ma c’è da anticipare che Sasà Martucci ha fatto una prestazione grandiosa. Dandoci la felicità di uscire dal locale davvero soddisfatti. E mettendo una seria ipoteca sulla possibilità di entrare nel cartellone della fase finale.
1. La pizza Margherita

Pomodoro San Marzano DOP Solania, Fiordilatte, Olio EVO Sasà Azienda Olivicola Petrazzuoli (7 €).
Si inizia con una margherita stupenda nei colori, nel profumo e nella disposizione. L’equilibrio tra pomodoro e fiordilatte è giustissimo sia nelle proporzioni che nella sapidità. Anzi, forse resta un po’ indietro di sale facendo esaltare il gusto del latticino.

La cottura è centrata: lo si nota fin dal tono del cornicione – e nel colorito e nel lieve crunch – ma anche nell’aspetto del latticino. La stesura non assottiglia eccessivamente il panetto, dando al morso una carnosità piacevole e avvolgente. La pizza vienèe completata a tavola con un giro di olio evo Petrazzuoli, brandizzato “Sasà Martucci” che esalata le note aromatiche.

Potenziando l’effetto del basilico messo sia in cottura che in uscita. La struttura evidenziata nella sezione sottolinea un panetto ben gestito e alla giusta maturazione con un cornicione alveolato ma assolutamente non vuoto seppur leggerissimo e perfetto per accompagnare la golosità del topping.
2. La pizza Capricciosa

Pomodoro San Marzano DOP Solania, fiordilatte, funghi champignon a crudo con sale e pepe, prosciutto Gran Cotto Arrosto, olive caiazzane, carciofi arrostiti, olio EVO Verde Uliveti Castel San Martino (13 €).
La capricciosa di Sasà Martucci non è nuova al Campionato, ma quest’anno ha decisamente una marcia in più. Tutti gli ingredienti hanno una propria identità ben definita e distinta ad ogni morso. Questa pizza ha qualche pecca sul lato estetico perché si presenta con il prosciutto crudo a lenzuolo che copre tutto il resto rendendo visibili soltanto i funghi messi alla fine a crudo. Eppure risulta buonissima e con una presenza olfattiva e gustativa di ogni singolo prodotto presente.

Si sentono benissimo i funghi, ancor prima di vederli, che al palato restituiscono croccantezza e freschezza grazie al loro semplice condimento di solo sale e pepe. È proprio un uso intelligente della materia prima che poche volte si vede così al banco di prova della Capricciosa. Il prosciutto arrosto di Cillo è davvero squisito accentuando bene le note affumicate. Ben presenti ed evidenti anche i carciofi arrostiti, per nulla acetici, e le olive nere, piacevolmente amare e non “oliose”. Il salame non è presente per scelta e per quanto ci piaccia non ne sentiamo la mancanza.

Anche la Capricciosa è cotta a puntino e conserva quella nota crunchy piacevolissima al morso e che accompagna ottimamente lo spessore del topping. Anche stavolta la pizza viene finita a tavola con un giro d’olio EVO “Verde” di Uliveti Castel San Martino che ancora una volta esalta gli ingredienti – soprattutto i funghi – e non eccede in acidità. Una pizza che “scalda gli animi”.
3. La pizza Ischitana in tre cotture

Provola affumicata, coniglio confit, emulsione di Pomodoro all’ischitana, Terra di olive caiazzane, olio EVO (15 €).

L’Ischitana è una nuova pizza del menu di primavera che silenziosamente ci aveva incuriosito fin dalla lettura della carta. Sasà Martucci punta proprio sulla novità per la sua terza carta da giocare nel Campionato. E lo fa ulteriormente innovando l’idea perché ci viene proposta in tripla cottura. Si tratta di una base cotta al vapore, più fritta e infine al forno con un topping di provola affumicata, coniglio confit sfilacciato (tipo pulled pork), emulsione di pomodoro, terra di olive caiazzane, olio EVO. Buonissima, l’odore poco prevalente ma al gusto una pizza elegante e originale. Olio EVO sempre aggiunto a tavola per ultimare: in questo caso è “Monte Greci” del frantoio De Ruosi.

La pizza è proprio bella esteticamente, sia grazie al tono aureo della base che designa una cottura perfetta sia grazie al topping cromaticamente esplosivo. Esplosività che si conferma al primo morso con questo pomodoro spinto nelle note acide che si avvolge alle note amare delle olive e che insieme alla provola creano una unione perfetta con il coniglio: tenero, saporito, sfilacciato così da non creare imbarazzo al morso. La croccantezza della base è la ciliegina sulla torta, portando giocosità ad ogni boccone fino al cornicione che diventa ancora più crunchy e dunque irresistibile. Pecca solo un po’ nel profumo che non è incisivo come ci si aspetterebbe sulla base delle precedenti ma comunque Sasà gioca bene con i sensi del commensale.
La pizza Rustica che non fa punteggio al Campionato

Patata smashed al burro di Normandia, provola affumicata, funghi cardoncelli arrostiti, pancetta di maialino nero casertano e mayo all’aglio orsino (15 €).
Riusciamo tranquillamente a proseguire con una quarta pizza e ci affidiamo ancora a Sasà con ci propone la Rustica. Pizza che solo a sentirla mette di buon umore per gli ingredienti che sono un po’ comfort zone.
All’arrivo sbalordisce per il profumo assurdo: si sente il burro, si sentono le spezie sulle patate, si sente la pancetta che quasi sfrigola sulla pizza bollente, ma anche l’affumicato della provola e il sentore dei funghi che sposa divinamente con l’aglio orsino. Siamo ancora una volta dinanzi a una pizza cotta magistralmente. Stavolta però qualcosa al morso non funziona: i funghi sono completamente nascosti dalla provola – tanta e molto affumicata; la mayo non spicca e ci si perde un po’ tra le patate che sanno poco di burro e che avremmo voluto un pochino più crispy. Una pizza che potrà soltanto migliorare.
Pizzeria I Masanielli di Sasà Martucci. Via Antonio Vivaldi, 23. Caserta. Telefono: +390823220092. Facebook
La pizzeria I Masanielli di Sasà Martucci si è classificata al 7° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.