Rapallo. A Ciassetta, la recensione delle focacce e della cucina genovese

Ostaia A Ciassetta, La Piazzetta: un’osteria che si trova nella piazzetta della stazione ferroviaria di Rapallo.

A Ciassetta si apre su due vetrine a ridosso della stazione (peraltro in ristrutturazione – una volta lo spazio era destinato al parcheggio e ai taxi, poi tolto il parcheggio erano rimasti i taxi, ora anche quelli si sono spostati sul lato opposto del piazzale, lasciando spazio a fioriere aiuole e chissà. ), e ha predisposto un paio di tavoli all’esterno; all’interno, la sala e la cucina a vista, e un giardino.

Come non provarlo? Il nome indica abbastanza chiaramente che si tratta di un ristorante di cucina locale, ligure.

Lo conferma anche la tovaglietta di carta: Osteria “A ciassetta da staçión” tipico locale genovese.

Un’ulteriore definitiva conferma viene dal menu – uno di quelli con le foto dei piatti, con il menu del giorno scritto a mano, i fogli custoditi in buste di plastica. C’è più o meno tutto quello che puoi aspettarti da un locale di questo tipo, a partire dalle paste: pansotti, trofie, gnocchi e tagliatelle (6/7,50 €).

Io sono partito dal minestrone alla genovese – amo brodi e minestre, ed ero arrivato da Milano con l’idea di trovarlo da qualche parte. Questo della Ciassetta (6 €) non era male, forse appena poco vivace, ecco.

I secondi oltre a quelli in carta sono polpo con patate, alici marinate, stoccafisso (7,50/9 €), e carni alla piastra (7,50 €)

Per mei – il cappon magro. L’impiattamento non mi ha impressionato più di tanto, a dire il vero. Un po’ meglio è andata con il gusto. Il cappon magro è un piatto a base di verdure e pesce disposti su una galletta: è contrapposto al vero “cappone”, che una volta era cibo da ricchi. Qui, il tutto era impilato in mezzo alla galletta tagliata in due. L’effetto era curioso, insieme al resto dell’impiattamento – come se l’osteria volesse vestire panni gourmet. Ma il tutto rimaneva un poco anonimo.