mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Ho assaggiato la nuova pizzeria a vapore Amor con ordine matematico

venerdì, 03 Gennaio 2020 di

La saga della pizzeria a vapore dei tristellati fratelli Alajmo, Amor, aperta in Corso Como 10 a Milano meno di un anno fa, continua.

E io non voglio farvi mancare il capitolo più importante, quello dei (ri)assaggi della nuova formula.

Anche perché mi sembra di capire che ci sia un po’ di indifferenza dei media gastrodedicati – che avevano osannato l’apertura e spesso magnificato il menu vaporizzato, ma non avevano commentato più di tanto la chiusura, se non per esprimere soddisfazione, e ora appunto sembrano ignorare la riapertura.

Meglio non correre rischi? Meglio una posizione attendista? Mah.

Scatti di Gusto, invece, dopo aver debitamente registrato la notizia del nuovo locale di Massimiliano Alajmo, averne spiato i lavori, e annunciato e poi testimoniato l’apertura, ha assaggiato vuoi la proposta della colazione, vuoi le varie pizze più o meno a vapore o croccanti, avanzando qualche dubbio sul risultato finale. A seguire, i primi dubbi sulla prolungata chiusura estiva (“…Coming Soon…”).

Siamo chiusi per chiusura.
Riapriamo alla riapertura

E ancora, l’evoluzione dei lavori, con il cartello qui sopra, che lasciava presagire il ritorno degli Alajmo sulla piazza milanese.

Infine, la riapertura, con la scomparsa delle campane della vaporiera, l’unico “lavoro” svolto, assieme a una riorganizzazione del banco; l’impianto di riscaldamento forse necessita di una messa a punto (aperto il locale da pochissimi giorni, andava questo sì a tutto vapore, con un sospetto di odore strano, appena mitigato dalle folate artiche che si incrociavano fra la porta aperta e il cortile).

E un nuovo menu.

Le quattro proposte di Massimiliano Alajmo – Veneziana e Mask.Calzino al vapore, e Focaccia e Mask.Calzino croccanti – sono molto migliorate, diciamolo subito a beneficio degli indecisi.

Niente croccantezze troppo spinte ad attentare alle mandibole altrui, niente mollezze eccessive a impiombare il cavo orale.

Tre per tipo, prezzi (leggermente rivisti) da 4 a 6,50 €.

Sono andato con ordine e metodo. Seguitemi.

1. La pizza al vapore

Ho iniziato con una Pizza Veneziana al Vapore: Rita, base di grano tenero, pomodoro, mozzarella, basilico. Mi è piaciuta, ottimo soprattutto il pomodoro. Nella precedente versione del locale avevo preso una Acciughe e Chorizo, che però era solo un quarto; la Margherita a vapore aveva i datterini arrostiti, mentre quella con questi stessi ingredienti era una pizza croccante.

2. Da Masscalzino e Masscalzone a Mask.Calzino

Dal menu Mask.Calzino al Vapore: Giallo, base al curry, salmone affumicato, avocado, mela verde, insalata romana. Buona, forse il ripieno da distribuire meglio, ma piacevole comunque. Il formato riprende un po’ l’idea della “tasca” portata a Milano da Trapizzino, riproposta in modi diversi da Spacco (era qui dietro l’angolo di corso Como, ha chiuso qualche mese fa: e vi rimando al mio articolo per un’interessante polemica nei commenti sull’etica sottostante alla riproposizione di format gastronomici).

Da notare il cambio semantico, da Masscalzino e Masscalzone si è passati a Mask.Calzino e Mask.Calzone, sfruttando molto meglio la maschera – a metà fra il Carnevale di Venezia e il profilo di Massimiliano Alajmo, ottimo design di Philippe Stark – simbolo del locale.

3. Le pizze croccanti

Veniamo alle proposte Croccanti. Tra le Focacce ho preso la Mortadella, che prevede, oltre al salume omonimo. anche la burrata, mentre la base è di riso nero. Piaciuta molto, e croccantezza perfetta, la crosta si apre sotto i denti a un ripieno tutto da godere.

Lo stesso discorso bale per il Mask.Calzone Croccante: Gorgonzola (base integrale, gorgonzola, ‘nduja, carciofi, cipolle al balsamico, cicorie selvatiche). Molto buono e saporito.

AMOR. Corso Como, 10. Milano. Tel. +39 0247703699

[Immagini: iPhone Emanuele Bonati; la foto dei fratelli Alajmo con Philippe Stark è di Lido Vannucchi]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.