Bro, la nuova pizza Come una caprese brilla al Campionato 2025

Siamo in Piazza Mercato a Napoli. E nel bel mezzo di uno dei luoghi della città che più rispecchiano la tradizione, c’è una pizzeria contemporanea che già nello stile esterno lascia intendere l’evoluzione. È Bro Pizzeria di Ciro e Antonio Tutino che è ai nastri di partenza di questo Campionato della Pizza 2025.
Aperta nel novembre 2019, Bro ha dovuto affrontare la salita fin dall’inizio a causa del lockdown del 2020 che tutti conosciamo. Ciro e Antonio, però, hanno portato avanti egregiamente il loro progetto, restando fedeli alla loro idea di pizza. Un’idea che si è posizionata come ponte tra quello che la pizza napoletana era e ciò che la pizza sta diventando. Infatti, i fratelli Tutino – Ciro al banco e Antonio in sala – hanno rubato il cuore dei napoletani e non solo con lo stile a ruota di carro seppur con un impasto moderno.
La pizza contemporanea dei Bro che sa essere anche antica

Non si tratta di essere spinti dalla zona che richiede quella stesura piuttosto entra in gioco che Ciro e Antonio sono la quinta generazione di pizzaioli in famiglia. Nati e cresciuti con pizze che superano ampiamente il diametro del piatti, probabilmente una pizza a cornicione alto non avrebbe rispecchiato la loro formazione. Tuttavia, nemmeno una napoletana old style avrebbe dato carta bianca a due giovani che hanno vissuto a pieno l’esplosione del mondo pizza e che hanno intuito sia le esigenze del consumatore sia il ritorno in voga dell’ampio stesura.
Oltre all’impasto contemporaneo – idratato, blend di farine – Ciro osa molto con i topping che riescono a giocare in complessità e ricercatezza e quindi si spinge ben oltre la comfort zone della tradizione napoletana. Non è risultato scontato però. Perché la ruota di carro tende a non sopportare grandi pesi nelle farciture e quindi spesso restringe il campo. Ciò non ha fermato Ciro! Anzi, lo ha motivato a ristudiare gli equilibri mettendo in gioco la tecnica, l’ingegno e pure la creatività.
Nascono così pizze signature come la “Fattore umano” e la “Provola e pepe a modo mio”, star in anteprima al nostro Club della Pizza. Entrambe partono da ricette storiche eppure in tutti e due i casi sono state valorizzate ed esaltate nell’umami e nella profondità con un tocco di novità. In entrambi i casi è stata la mano di Ciro. È facile dedurre la passione che i Tutino mettono in campo, perché è facile capire che sono tra quelli che questo lavoro se lo complicano. E non è mancanza di elasticità mentale; piuttosto il contrario. Sono acuti, svegli, recettivi, cuoriosi, aperti. Tendono, quindi, a dare un valore aggiunto alla pizza perché ne valorizzano la storia. E così, “rischiano” di farla la storia.
Il locale

Come dicevamo, l’architettura di Bro colpisce anche perché sembra fuori contesto a Piazza Mercato. Una scelta, non un caso. È infatti voluto quello stile che faccia da subito intendere che in quel locale si va oltre la tradizione. L’interno è un’ennesima convivenza tra il classico e il nuovo. Tavolini con il piano in finto marmo con poltroncine gialle e divanetti verdi, forno a legna e parato floreale, menu cartaceo e poggia posate logato. La mise en place è semplicissima: posate, bicchiere per l’acqua e tovagliolo bianco in cotone. Il servizio è informale ma preciso e attento con la bellezza apportata da gentilezza, disponibilità e sorrisi.

La pizzeria è su due piani e conta in totale 50 coperti. Non appena entrati, dall’ingresso è visibile il forno a legna con il banco su cui Ciro è fisso. Si percepisce che lo spazio in cucina non sia ampio. Eppure dal menu non si direbbe. Parlando con Ciro, gli si legge negli occhi la fame di esprimersi ma anche la misura e la consapevolezza di non dover correre e rischiare di “avvampare” il panetto – per dirla in gergo pizzaiolo. E si capisce che questa versione di Bro è ancora solo l’inizio. Ciro è un ponderato, non si lascia bruciare dal suo stesso istinto anzi lo elabora e fa sì che quell’input diventi fattibile. L’esempio della pizza avvampata calza a pennello perché qui la cottura è curata in maniera maniacale.
Quanto costano le pizze alla pizzeria Bro
Il menù, cartaceo con copertina in ecopelle, è breve ma intenso. Si parte con gli antipasti: crocchè (2,50€), con provola e salame. La frittatina di pasta (3 €)- quasi classica ma senza il cuore di ragù, bensì Bucatini, besciamella, ripieno al prosciutto cotto, pecorino romano, provola e pepe. Poi domenica alle 3 (3,50 €), una speciale frittatina di manfredi, ragù napoletano cotto 8 ore, ricotta di bufala e basilico; fiore di zucca (2,50€) – ripieno di ricotta di bufala, provola affumicata e menta.
Le pizze sono solo 18. Qualcuno dirà “solo?” Eppure è cosa ormai rara trovare un menù così diretto. Nessuna ulteriore suddivisione per le pizze che vanno dalle classiche margherita (6,50 €) alle due: Margherita del monaco (10 €) e Bro Margherita (10 €). Quindi Marinara (6 €) e Capricciosa (11 €) o lo stratosferico ripieno al forno (9 €).
Le pizze signature

Si va poi fino alle già annuciate Fattore umano (10 €) con Sugo scarpariello, pomodorini del Piennolo del Vesuvio marinati, crema di datterino di collina cotti a legna, pomodori datterini grigliati, fordilatte, basilico ed olio EVO.
Ancora la Borgo Marinari (10 €) una doppia cottura con ragù di polpo dedicata ad una piatto che lo chef Ivan De Benedictiis prepara al ristorante Ciro al Borgo Marinari.

La quasi bianca Provola e pepe a modo mio (10 €) con salsa realizzata con bucce di provola e caciocavallo affumicato, provola affumicata, Dopo cottura: riduzione di datterino di collina cotto a legna, pepe nero, polvere di limone nero ossidato, basilico ed olio EVO.
Ma il menù di Bro è sempre in evoluzione, con cadenza stagionale. Basti pensare che durante la nostra serata del Campionato da Bro, oltre alle obbligatorie Margherita e Capricciosa, ci è stata presentata come pizza a scelta una anticipazione del nuovo menu: Caprese ma non troppo. Una esplosione di gusto, con un guizzo sulle note acide.
Il menù si completa con bibite (3-3,50 €), birre alla spina (4-6 €), vini (16-85 €) anche al calice (6-7 €).
Le pizze di Bro alle qualificazioni del Campionato della Pizza 2025
Durante la serata abbiamo potuto spaziare con l’ordine perché, oltre ad essere in 4 al tavolo, le pizze si lasciano mangiare per leggerezza e sapore. Lo spoiler del nuovo menù ci ha talmente esaltati che addirittura abbiamo bissato. Abbiamo iniziato con le 2 pizze obbligatorie per tutti i partecipanti al Campionato e quindi Margherita e Capricciosa.
Terza scelta dei fratelli appunto la Caprese ma non troppo e a questo punto avremmo dovuto smetterla, ma non potevamo andare via senza il ripieno al forno di Ciro Tutino. E a non potevamo farci mancare un assaggio di domenica alle 3, la frittatina speciale di Bro. Come dolce? Un bis di Caprese ma non troppo, perché per noi quella pizza potrebbe non essere mai troppo.
La pizza Margherita dei Bro alla prova del Campionato 2025

Pomodoro, fiordilatte, basilico ed olio evo (6,50 €).
La Margherita di Bro è con il pomodoro San Marzano di Agrigenus, mentre il fiordilatte è dei Fratelli Russo di Vico Equense. L’aspetto la dice lunga: cromaticità ammaliante, profonda; latticino ben filante e distribuito con equilibrio; basilico a crudo che copre tutta la superficie; cottura con un colorito dei bordi perfetto e che conferisce croccantezza. Ovviamente parliamo di una ruota di carro assai ampia, il piatto scompare sotto di essa.

Il profumo della Margherita dei Bro è un eccellente biglietto da visita in questo Campionato. Al morso il crunchy del bordo esterno risuona anche alla base. Unico neo: andava asciugata qualche secondo di più perché nonostante non presenti un cornicione ampio, si avvertiva l’umidità. Questione di secondi.

Il gusto crea un bell’equilibrio tra latticino e pomodoro, aromatizzato dal basilico. Peccato solo per il pomodoro leggermente sapido seppur davvero squisito.
La Capricciosa dei Bro al Campionato 2025

Pomodoro, carciofo arrostito,fior di latte, prosciutto cotto arrosto, funghi di stagione, polvere di olive nere, basilico ed olio evo (11 €).
Arriva il momento della Capricciosa dei Bro in questo Campionato. Uno dei più interessanti banchi di prova per le pizzerie (ed i pizzaioli) in questo Campionato come in quello dello scorso anno. Se sulla carta leggiamo gli ingredienti, nei fatti c’è una variazione. I carciofi non sono presenti perché non essendo di stagione, è stato scelto di farne a meno.

Quando ci viene comunicata l’assenza, ammettiamo di non essere stati felici. Per un semplice fatto: la scelta, l’uso e la lavorazione del carciofo sono tra i punti essenziali a far la differenza su una Capricciosa. Ma poi questa Capricciosa arriva al tavolo. E non ci fa rimpiangere i carciofi. Ebbene sì. Perché, oltre il pomodoro di Agrigenus, c’è il prosciutto cotto di Sabatino Cillo, funghi orecchioni arrostiti, olive essiccate e risotte in polvere. Insomma, tutto spinge perché questa capricciosa abbia i giusti sentori di affumicato, le giuste consistenze al morso, l’amaro e l’acidità che sono il quid in più e non l’eccesso sfavorevole.

L’estetica è bellissima nei toni e nella disposizione. Il prosciutto non è messo a lenzuolo ma stracciato e lascia intravedere gli altri ingredienti. E non solo. Lascia passare anche i singoli profumi! Questa pizza poi è davvero cotta alla perfezione. Non solo alla vista ma anche al morso. La masticazione è piacevole. il sapido è ben bilanciato, nonostante ci sia lo stesso pomodoro della Margherita. L’assenza del salame, da ricetta, è totalmente offuscata dalla grassezza del cotto aggiunto sulla pizza negli ultimi 10 secondi di cottura. Pizza spaziale. Chissà dove sarebbe arrivata con un buon carciofo.
Caprese ma non troppo

Pomodoro Cuore di bue, mozzarella di bufala, origano, basilico, olio evo (12 €).

La Caprese ma non troppo è la 3a pizza a scelta di Bro in questa tappa del Campionato e spoiler del nuovo menù. Una pizza elegante, fresca, estiva, semplice ma per nulla facile perché precisa, profonda e con toni acidi da piatto fine dining. Si tratta di pomodoro cuore di bue cotto a bassa temperatura e messo alla base in forma di passata; cuore di bue in fette marinati in aceto di lampone; mozzarella di bufala in fette; origano, basilico e olio EVO.

Insomma, una caprese rinvigorita nelle sue note acide e dell’umami ma allo stesso tempo resa elegante, personalizzata e senza banalizzare il mettere gli ingredienti a crudo su una focaccia. Questa pizza è specchio della voglia di esprimersi di Ciro Tutino. Cottura ottima e colori accesi sia nel topping che nei bordi. Bel crunch al morso, che si equilibra con la carnosità di pomodori e mozzarella per poi affondare nella cremosità della base. L’origano fa da apripista al profumo. Pur sentendosi non copre, non è invadente. Tutto è dosato a puntino.
La pizza e la frittatina che non fanno punteggio per la pizzeria Bro al Campionato 2025
La sequenza delle fuori gara è frittatina, calzone ripieno e di nuovo Caprese ma non troppo che diventa un dessert.
Domenica alle 3

Frittatina di manfredi, ragù napoletano cotto 8 ore, ricotta di bufala e basilico (3,50 €).
Frittatina speciale della pizzeria Bro. L’involucro è pastellato e stavolta la cottura non è precisa. L’interno lo ricordavamo più sontuoso: maggiore sugosità e intensità della ricotta. Nel complesso un ottimo prodotto perché dà l’effetto della pasta ripassata che si “arrusca” (diventa croccante ripassandola in padella) ma stavolta è un po’ giù di tono.
Ripieno al forno

Ricotta di bufala, salame napoletano, fordilatte, pomodoro, basilico ed olio evo (9 €).
Ma Quanto è bello il ripieno di Bro. Quanto amore emana! Colore meraviglioso, con il pomodoro a copertura che aiuta i toni e le intensità della cottura. Asciugatura magnifica. Non una sbavatura. L’interno è bianco con ricotta di bufala, fiordilatte e salame napoletano. Ed è morbido, succoso, avvolgente, profumato. Un morso che verrebbe da considerare quello ideale. Sapidità e acidità regolate magistralmente. Equilibrio assurdo ma soprattutto, ancora una volta, cottura perfetta. Il pomodoro in superficie aiuta a non rendere mai noioso il morso pur preservando l’interno senza viscide umidità. Già solo questo ripieno vale il ritorno alla pizzeria Bro anche al di fuori del Campionato della Pizza.
La pizzeria Bro di Napoli si è classificata al 19° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
