Alchimia, la migliore pizzeria tra Marina e Stadio Arechi a Salerno

Cambio di pizzaiolo alla pizzeria Alchimia di Salerno che trovate a un passo dallo Stadio Arechi e dalla multisala The Space Cinema a due passi da Marina d’Arechi. Ma non cambia il cognome che è Saviello. Cioè il precursore della pizza canotto in città. Prima da Granammare e poi con questa sua pizzeria aperta qualche anno fa nella zona orientale della città.
Al bancone delle pizze ora c’è Gabriele Saviello, cugino di Alfonso Saviello, co-fondatore di Alchimia con Tommaso Lastra. Ora le strade dei due “pizzaioli dentro” si sono divise. Ma la storia della pizzeria Alchimia continua su quelle orme e con una gestione che possiamo definire familiare. Alfonso Saviello è sempre più impegnato in consulenze ai quattro angoli del mondo, ma con le persone che vedete in foto la pizzeria continua a macinare.

Dunque, da sinistra, Gabriele si occupa di impasto e pizza, Antonio Cibelli, anche lui proprietario della pizzeria, è il motore dei fritti. La pizzeria Alchimia ha infatti come sottotitolo Pizza & Fritti Concept. E poi c’è Liliana Cibelli che dirige la sala. Un cugino, un amico e la sorella sono il triumvirato che mette insieme l’Alchimia.
Una più che buona alchimia soprattutto alla voce pizze contemporanee. Anche se nel menu non troverete questa categoria, forse per una certa riluttanza dopo la fase dell’esplosione di qualche anno fa.
Quanto costano le pizze di Alchimia
Pizze Tradizionali e Pizze Concept Alchimia sono il cuore del menu. Dove tradizionale è la pizza secondo i Saviello che sono innegabilmente contemporanee nell’aspetto. Quindi con un cornicione pronunciato ma senza esagerazioni instagrammabili. E con una divisione piuttosto relativa al topping che al tipo di impasto. La Margherita classica costa 6 €. Scorrendo la lista, c’è la Diavola. Un’altra nostra protagonista del Campionato 2024 (a proposito, lo abbiamo detto che siamo qui per il Campionato della Pizza 2025?). Viene via a 8 €. La Würstel e patatine – qui il motivo della citazione – arriva a 8,50 € a tavola. La più costosa del lotto è la Margherita con bufala a 10 €.
Sul fronte Concept, la pizzeria Alchimia mette in lista 6 pizze al prezzo di 11 o 12 €. Tra cui l’instant classic Pizzaioli Dentro con crema di melanzane, salsiccia, pomodorini gialli e rossi semi-dry , fior di latte (in uscita), chips di melanzane, basilico. Si è invece un po’ persa la denominazione delle pizze secondo la tavola periodica degli elementi. Sono rimaste Terra, Fuoco, Acqua che si contrappongono alla Carciofona.
Ci sono le pizze Vegane a 10 € (Siciliana sbagliata e Natura). E le Pizze fritte al forno con il calzone napoletano classico (8 €) e la doppia cottura fritta-forno della Montanara rivisitata (10 €).
Le pizze realmente diverse dalle “tradizionali” sono le 2 ruote di carro (Carminuccio a 10 €, Cosacca a 6 €) e le Crusta. Crusta come croccanti preparate nel ruoto. Sono la Carbopizza (la carbonara va forte a Salerno e dintorni) e la cipolla caramellata pecorino & pancetta a 12 e 10 €.
Le 3 pizze della pizzeria Alchimia al Campionato

Ed è proprio la Crusta pecorino la 3a scelta di Liliana Cibelli per il Campionato della Pizza. Che si aggiunge alle altre 2 obbligatorie: Margherita e Capricciosa. A proposito di Campionato e scelte. Le pizzerie non sono avvisate della tappa di Campionato (in effetti nessuno sa quali sono le 50 pizzerie di quest’anno). Certo non vi neghiamo che una volta seduti, il tavolo è individuato. Ma ormai la frittata – ops – l’impasto è fatto. I giochi, invece, si conosceranno alla fine dei turni di qualificazione al tabellone degli scontri diretti.
L’ambiente è moderno, la sala allargata nel dehors che fronteggia lo stadio, le tovagliette sono metalliche. Saviello utilizza farine del Molino Signetti, pomodori pelati Torrente, latticini di Latteria Sorrentina, conserve D’Amico, olio Evo Roccia.
E ora i commenti delle 3 pizze della pizzeria Alchimia a Salerno.
1. La pizza Margherita

Pomodoro pelato, fiordilatte, basilico, olio EVO (6 €).

Semplicemente una pizza Margherita che vuole fare la pizza Margherita e dunque la potremmo dire tradizionale. Ed è buona con un impasto lavorato bene che si gonfia e dà bella struttura al cornicione. Il pomodoro lavora bene con il fiordilatte che fila al punto giusto.

Aggressiva la cottura che macchia il cornicione ma è maggiore l’effetto visivo di quanto dica il palato. Tende un po’ a seccare proprio il cornicione ma assicura una ottima asciugatura. Qualche striatura da platea del forno con residui non compromette l’esito finale.
2. La pizza Capricciosa della pizzeria Alchimia

Pomodoro pelato, fiordilatte, funghi chiodini, prosciutto cotto. (In uscita) carciofi, terra di olive, basilico (10 €).

La Capricciosa figura tra le pizze classiche rivisitate. Anche in questo caso la scelta della farcitura è ampiamente classica e giustifica la dizione di tradizionale almeno per il topping. Perché l’impasto è ancora una volta contemporaneo per leggerezza e per alveolatura del cornicione.

Pregevole il taglio del prosciutto di Casa Modena a listarelle diventato quasi una rarità nelle pizzerie che alla maniera contemporanea lo distribuiscono in fiocchi o a lenzuolo. I funghi da barattolo sono croccanti il giusto e i carciofi freschi lavorati dal pizzaiolo sono la garanzia dell’assenza di note acetiche fastidiose. Il cornicione porta con sè un po’ di spolvero e la cottura è sempre un po’ troppo aggressiva e finisce per rendere il fondo meno performante della Margherita.
3. La pizza Crusta cipolla caramellata pecorino & pancetta

Base provola, cipolla rossa caramellata, pancetta (in uscita) pecorino (10 €)

La Crusta è una pizza nel ruoto che alla pizzeria Alchimia incontra una Detroit Style, come spiega Liliana. La caratteristica della pizza americana, che in realtà è rettangolare, è di essere molto sostanziosa. E con i lati avvolti dal formaggio che colando ai lati bollenti della teglia forma una crosta croccante, il frico. Il cuore è soffice e spugnoso. Nell’interpretazione di Alchimia è soprattutto la consistenza della fetta ad essere diversa. L’impasto non diventa alto e poco alveolato per cui la pizza è troppo bassa e finisce per perdere il tratto distintivo. La cottura non aiuta e alla fine convince meno delle pizze “tradizionali”.

Peccato perché invece è azzeccata la farcitura con la predominanza del pecorino che domina sul latticino come in ogni Detroit Style che si rispetti e cipolla e pecorino ci mettono la loro presenza. Una pizza soddisfacente come l’originaria – italiana e americana – pensate per sfamare contadini e operai dopo una giornata nei campi o in fabbrica. La pancetta tra l’altro è un’ottima sostituta del pepperoni.
La pizza Carminuccio che non fa punteggio per la pizzeria Alchimia

Pomodoro cotto, concia, pancetta, basilico, origano, parmigiano, pecorino, pepe (10 €)
Ed eravamo curiosi anche dell’altra pizza diversa dalla tradizionale-contemporanea, cioè la Ruota di Carro, gioia e dolori di tutte le pizzerie contemporanee che ondeggiano tra le richieste del pubblico. La scelta tra le due in carta non poteva che ricadere sulla Carminuccio. Cioè sulla pizza inventata da Carminuccio a Mariconda che, con le dovute attenzioni, sta a Salerno come la Rossini sta a Pesaro. Una pizza geolocalizzata, insomma.
Gli ingredienti sono i classici con la punta di piccante. Ma anche in questo caso l’impasto non accetta la stesura fina di pasta e il minor sviluppo del cornicione. Non aiuta la cottura che secca di botto la pizza che diventa troppo effetto crostino.
C’è poco da dire, la pizzeria Alchimia è votata alla pizza contemporanea con farciture originali o tradizionali. Ma è probabilmente la migliore pizzeria del quadrante orientale di Salerno. Dove rivaleggia con la nuova sede della pizzeria Carminuccio che da Mariconda si è trasferita in zona Stadio Arechi.
La pizzeria Alchimia è una new entry selezionata per partecipare al Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
