Il Lisander è il ristorante di fine dining inaugurato al termine della ristrutturazione dello storico hotel Promessi Sposi sulla sponda orientale del Lago di Como su cui si affaccia.
I nomi del ristorante e dell’hotel sono un chiaro riferimento ad Alessandro Manzoni e al suo capolavoro che inizia proprio con una citazione del Lago di Como (ricordato l’estate scorsa per le polemiche sullo scontrino) e delle montagne lecchesi.
E se questo territorio ha ispirato nella creazione di una delle storie d’amore più famose vuol dire che le sue bellezze e virtù possono regalare momenti speciali a chi ha la fortuna di passare in questi luoghi. A noi interessano i momenti speciali a tavola e qui abbiamo accertato che fossimo nel posto giusto dopo aver fornito la lista delle trattorie a ottimi prezzi.
Lo chef del Lisander, Angelo Biscotti, è campano – o meglio cilentano – e punta a una cucina gustosa e poco elaborata, per fare percepire tutti i sapori e rendere giustizia alla materia prima.
Per i suoi piatti utilizza prodotti locali ma anche materie prime dal Sud Italia e da altri Paesi. Grande sostenitore della Dieta Mediterranea, Biscotti ha cercato di interpretare al meglio le esigenze di un fine dining a Lecco. Città che si contende la fama con Como il Lago, ma è meno conosciuta dal turismo internazionale a livello gastronomico e di lifestyle.
Il team di cucina è completato da Alessio Limonta e dalla pasticcera Dejana Scissioni, vincitrice dell’European Grand Prix campionato di pasticceria.
Come si mangia al Lisander
Iniziamo con un tris di benvenuto. Tartelletta al peperone rosso mousse di quartirolo e noce pecan tostata. Rocher di gambero rosso di Mazara avvolto da nocciola. Tacos al mais con tartare di salmerino leggermente marinato agli agrumi e mostarda di zucca. Un buon inizio di percorso con lo sguardo volto anche all’estero.
Lo scampo crudo è leggermente aromatizzato con verbena e fiori di basilico ed è accompagnato da finocchio baby su cremoso di finocchio e tartare di cetriolo marinato. Un estratto di mela verde chiude il piatto. Delicato, raffinato e molto fresco, un antipasto che ti aspetti in un fine dining e al contempo originale.
Tenerissima la trota cotta a bassa temperatura con burro d’alpeggio, pepe rosa, lemon grass, zenzero e servita coperta di una spuma di sedano rapa, radici e ravanello fermentato in casa. Un piatto delicato ma con una piccola spinta di acidità del lemon gras e delle spezie.
Le melanzane perline cotte alla brace sono servite con crema di bufala, salsa di pomodoro confit, pesto fresco al basilico e basilico fresco. Un piatto mediterraneo che porta al Lisander il sole a tavola con il profumo che spesso dei vicoli dei paesini del Sud Italia quando in estate le massaie arrostiscono melanzane e peperoni.
Il sashimi di cervo leggermente marinato al nebbiolo è accompagnato da un carpaccio di tartufo, mandorle, tuile alla cipolla arrostita e neve di melograno. Sapori decisi e non aggressivi in un piatto difficile da rendere equilibrato per elementi sulla carta poco accostabili. Ma che risulta piacevolmente fresco.
I primi piatti
La scelta del grano khorasan dalla Sicilia nasce dall’interesse dello chef, consulente nutrizionista, per l’aspetto salutistico. La chitarra è saltata in aglio olio e peperoncino e poi mantecata nella polpa di ricci di mare. Il piatto è completato da gocce di crema all’aglio nero e una sbriciolata di pane tostato agli agrumi e germogli di prezzemolo.
La calamarata del Lisander è cotta nel brodo di pesce e nell’acqua delle vongole. Poi saltata con un filo d’olio e del prezzemolo e farcita da crema di piselli, tartare di gambero rosso di Mazara, vongole, uova di pesce. E a completare polvere di gambero e di pisello. Un primo piatto eccellente, dolce, gustoso dalla sapidità perfetta.
I tortelli di pasta fresca ripieni di parmigiano stagionato 24 mesi, sono saltati con burro e salvia e serviti con pepe timut e un perlage di aceto tradizionale di Modena. “Sarà come una piccola bomba in bocca”, ci ha detto. Vero. Gusto esploso al primo boccone per un viaggio stavolta in Emilia.
Il peperone del Piquillo, varietà autoctona della Spagna, molto saporito e poco piccante dal colore rosso acceso è il protagonista. Farcito con cagliata di mandorle e servito su crema di peperone rosso, peperone giallo e pesto di basilico. Mandorle tostate ed erbette di stagione hanno chiuso il piatto. Questo piatto vegano rapirebbe il cuore di chiunque alla vista come al palato. Dimostrazione di equilibrio tra l’acidità del peperone e la dolcezza della mandorla a sua volta sgrassata dalle erbette.
Alici e piccione al Lisander
Con le alici alla pizzaiola, lo chef ripercorre il suo territorio con il pesce azzurro e con la bufala del caseificio Barlotti di Paestum. Le alici ripiene di bufala affumicata sono impanate e fritte e servite con una salsa di bufala affumicata e crema di salsa alla pizzaiola realizzata con pomodoro confit, cappero e origano. A completare polvere di olive taggiasche e origano cubano. Le alici fritte sono già un gioco di piacere e lo chef del Lisander ha forzato la mano accostandole all’affumicatura della bufala e alla salsa con l’origano.
Cotto alla perfezione, il piccione è servito con un delicato accompagnamento di cremoso di bieta, carote agli agrumi, crema di caffè e il suo fondo aromatizzato al caffè. Nel piatto c’è anche una pralina di foie gras impanata e fritta. Il piccione è il piatto ruffiano dei fine dining, pare debba esserci. Un ottimo piatto, ma forse quello più scontato del menu.
I dolci
Due i dolci assaggiati. Gelée di lampone con mousse di yogurt leggermente aromatizzata al lime, crumble di cocco, lamponi e sorbetto al lampone.
Mousse di cioccolato con inserto di panna cotta e biscotto croccante rivestita da glassa al cacao. Cake di cioccolato con glassatura al rocher, namelaka di ciliegie, ciliegie sciroppate e sorbetto di cacao e cardamomo.
Possiamo ben dire che la pasticceria del Lisander ha meritato quel premio.
Nota di merito alla carta dei vini per la selezione di etichette ricercate e qualche chicca locale. Abbiamo accompagnato il percorso con bollicine Incrediboll, limited edition di vigne storiche di uve Riesling delle colline di Montevecchia dell’azienda La Costa. Spumante minerale e piacevole a tutto pasto.
Menu e prezzi del ristorante Lisander sul Lago di Como
Tre i menu degustazione
Veg (70 €)
“Idea di Parmigiana”
Riso San Massimo, burrata, limone fermentato, peperone crusco di Senise
Peperone e mandorle
Meringata frutti rossi limone
Territori… (80 €)
Milanese di ossobuco, sedano, rapa, riso soffiato
Tortelli di Parmigiano, pepe Timut, aceto tradizionale di Modena
Vitello da latte, arachidi, patate ratte, porcini
Cioccolato & cardamomo
Radici (80 €)
Scampo, cetriolo, finocchio, mela verde
Calamarata, piselli , vongole, gambero rosso di Mazara, uova di pesce
Triglia, bufala, cime di rapa
Lampone, yogurt, pistacchio
I piatti alla carta del Lisander
Antipasti
Scampo – Cetriolo, finocchio , mela verde (25 €)
Cervo – Mandorla ovoli melograno (22 €)
Trota Alpina – Cavoli, radici (24 €)
“Idea di Parmigiana” (20 €)
Pasta e riso
Chitarra di Khorasan – Ricci, aglio nero (30 €)
Plin Topinambur – Spugnole, guancialino Marco d’Oggiono tartufo (27 €)
Riso San Massimo – Burrata, limone fermentato, crusco di Senise (27 €)
Calamarata – Piselli, vongole , rosso di Mazara, uova di pesce (29 €)
Carne
Vitello da latte – Arachidi, patate ratte, porcini (30 €)
Piccione – Carote agli agrumi, caffè (28 €)
Pesce
Triglia – Bufala, cime di rapa (30 €)
Alici “Alla pizzaiola” (27 €)
Dessert del Lisander
Selezione di formaggi delle Valli del Lago di Como (18 €)
Cioccolato & cardamomo (12 €)
Nocciola & caffè (12 €)
Pere limone verbena (12 €)
Lampone yogurt pistacchio (12 €)
