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10 cose da fare per il BagnaCauda Day, compresa la ricetta della bagna cauda

mercoledì, 23 Novembre 2016 di

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Anche quest’anno, il mese di novembre si chiude, gastronomicamente, con il Bagna Cauda Day – celebrato, per la quarta volta, dal 25 al 27 ad Asti, in Piemonte, in Liguria e un po’ in tutto il mondo.

Vi consigliamo qui 10 modi per festeggiarlo – incluso, naturalmente, quello più “classico” e logico: a tavola, seduti davanti a una bagna cauda fumante…

1. Visitare il Bagna Cauda Market

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Il mercato di piazza Medici ad Asti, ai piedi della Torre Troyana, offre verdure, acciughe sotto sale e fritte al momento, olio di nocciole, olio extravergine d’oliva dalla Liguria, e tutti i prodotti legati al mondo della bagna cauda, a cura di Camera di commercio, Coldiretti e Mercati della Terra di Slow Food.

2. Partecipare al flash mob Barbera Kiss

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Sulle note della canzone “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”, in omaggio alle mitiche Gemelle Nete, i bagnacaudisti sono invitati a un ironico abbraccio collettivo e al bacio in piazza della durata dei 12 rintocchi della mezzanotte all’orologio della Torre Troyana (ma anche in alcuni locali aderenti, e nel cortile del Castello di Casale Monferrato). Il vin brulé offerto dal Consorzio della Barbera d’Asti suggellerà la nottata.

3. Prendere un aperitivo con il vermouth

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I produttori di vermouth che aderiscono all’Unione industriale di Asti proporranno un aperitivo in piazza Medici, dalle 12 alle 13 di sabato e domenica. Sarà possibile anche prenderlo in cima alla Torre Troyana, a 43 metri di altezza, raggiungibile salendo 199 gradini: il panorama vale lo sforzo.

4. Procurarsi l’annullo filatelico speciale

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Sabato alle 12, in collaborazione con Poste Italiane e l’associazione filatelici astigiani, verrà timbrata con un annullo filatelico speciale la prima cartolina appositamente edita per il Bagna Cauda Day. Le 999 cartoline con l’annullo dedicato saranno in vendita per tutta la durata della festa al prezzo di 3€ e avranno i francobolli della serie vini italiani dedicati ai vini Barbera d’Asti e Asti e Moscato docg.

5. Correre la MarciaCauda

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Altra novità di quest’anno è la MarciaCauda, organizzata domenica 27 in collaborazione con la società sportiva Vittorio Alfieri. Una corsa podistica non competitiva smaltisci-BagnaCauda o apri-stomaco che partirà dalle ore 9 da piazza Medici e seguirà un percorso cittadino di 8km. Inutile dire che sarebbe da parteciparvi solo per il nome.

6. Concorrere al Bagna Cauda Clic su Instagram

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Il contest fotografico Bagna Cauda Clic su Instagram è nato in collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato. Basta fotografare il Bagna Cauda Day –gli ingredienti, o i piatti, le tavole, i commensali, i ristoranti, il Barbera Kiss o la MarciaCauda, e partecipare (con 3 foto al massimo) su Instagram sui profili @bagnacaudaday @barberadasti, taggando le  foto con #BagnaCaudaDay2016 #barberadasti #siamotuttinellabagna #barberakiss e #mynameisbarbera. Le immagini saranno valutate da una giuria di esperti e i vincitori riceveranno una cantinetta da sei bottiglie gentilmente offerte dal Consorzio Barbera d’Asti e altri premi.

7. Aiutare i terremotati del Centro Italia e l’Aisla

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Il volto solidale del Bagna Cauda Day quest’anno guarda il centro Italia, le popolazioni colpite dal terremoto, e partecipa alla raccolta di fondi promossa da Specchio dei tempi del quotidiano La Stampa. Ma un contributo andrà anche all’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).

8. Ammirare i quadri di acciughe e verdure di Paolo Viola

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Il Bagna Cauda Day vedrà anche una mostra a firma del pittore  Paolo Viola che ha dedicato i suoi quadri alle  acciughe e ad altre verdure da bagna cauda ospitata all’enoteca La Buta di via Incisa 16.

9. Mangiare la Bagna Cauda nei ristoranti del #BagnaCaudaDay2016

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Più di 120 ristoranti, 13.ooo posti a tavola (alcuni anche a Berlino, in Australia, e nell’isola di Tonga), lunghe tavolate che riprendono l’idea di condivisione. A pranzo e a cena, per 25 €, bagna cauda completa, dolce e caffè, più un Vademecum della Bagna Cauda, un tovagliolone d’autore, e il “Kit del dopo bagnacauda” con dentifricio “Baciami subito”, magnesia, cola, grappa, miele. E non mancherà “Acciù” la mascotte portafortuna.

10. Prepararsi in casa la Bagna Cauda con la ricetta ufficiale

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Fra tutte le ricette possibili della Bagna Cauda, ecco quella registrata dall’Accademia Italiana della Cucina. Con qualche piccola precisazione.

Ingredienti per 12 persone

12 teste d’aglio
6 bicchieri da vino di olio d’oliva (possibilmente ligure, e possibilmente nuovo)
1 bicchierino di olio di nocciole o noci (se possibile)
6 ettogrammi di acciughe rosse di Spagna (sotto sale da almeno un anno: evitare i filetti in vaso)
Un pezzetto di burro

Procedimento

Tagliare a fettine gli spicchi d’aglio precedentemente svestiti e privati del germoglio. Porre l’aglio in un tegame di coccio, aggiungere un bicchiere d’olio e iniziare la cottura a fuoco bassissimo, rimescolando con il cucchiaio di legno e avendo cura che non prenda colore. Aggiungere poi le acciughe dissalate (lasciate a bagno in cqua fresca abbondante per 5/10′ e asciugate) e diliscate rimestandole delicatamente. Coprire con il restante olio e portare l’intingolo a cottura a fuoco lento per una mezz’oretta, badando che la bagna non frigga.

Al termine della cottura si potrà aggiungere, se piace un sapore più morbido, un pezzetto di burro freschissimo.

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Versare la bagna negli appositi “fujot” (fornellini di coccio) e accompagnarla con le seguenti verdure:

– crude: cardi gobbi di Nizza Monferrato, topinambour, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni di Motta freschi e sotto graspa, cipollotti inquartati ed immersi nel vino barbera crudo;

– cotte: barbabietole rosse, patate lesse, cipolle al forno, zucca fritta, peperoni arrostiti.

È tradizione raccogliere alla fine lo “spesso della bagna” strapazzandovi dentro un uovo.

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Una versione leggermente diversa della ricetta la troverete nel Vademecum distribuito durante la manifestazione e sul sito del BagnaCaudaDay.

[Immagini: Bagna Cauda Day, Astigiani.it, La Nuova Provincia]

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.