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I Sapori di Casa a Porta Venezia devono attendere per il Miracolo a Milano

giovedì, 22 Novembre 2018 di

Un po’ trattoria, un po’ gastronomia da asporto, I Sapori di Casa si trova in Porta Venezia a Milano, ed è un locale di (vaga) impronta pugliese in una città che, si sa, è molto pugliese, anche nella ristorazione.

E di solito caschi bene, per cui è probabile che il Miracolo a Milano, cioè mangiare bene e spendere poco, si avveri.

Tanto cibo da asporto, dicevamo, una bella vetrina lunga che occupa metà del locale, l’altra metà ospita un po’ di tavolini, 20/25 posti in tutto.

Il locale esiste da anni, e ha l’aria molto casalingo-familiare, anche con il bancone da rosticceria. La Puglia si vede già nei piatti esposti. Diciamo che me ne aspettavo un po’ di più, almeno nel menu, che se propone piatti di sicura origine apula fra antipasti e primi, sembra optare, per i secondi, su scelte più generaliste.

Gli Stuzzichini viaggiano un po’ dappertutto, dalle olive ascolane alla zucca al forno (buona!), dai crostini alle mozzarelle impanate ai crostini speck e scamorza. Prezzi, dai 4 ai 6 €.

Gli Antipasti sono anch’essi molto generici, dalle pepate di cozze o vongole ai gamberetti alla catalana, dalle capresi alle burrate, dai taglieri con gnocco fritto e sottaceti all’insalata greca al prosciutto e melone. Dagli 8 ai 12 €.

Le mie perplessità sulla pugliesità del locale si diradano tuttavia alla lettura dei Primi piatti: strascinati ricotta e menta, e soprattutto orecchiette, con cime di rapa, con i broccoli, tutto a 8 €; le orecchiette con involtino al sugo, 12 €. Il menu si lancia poi in pappardelle ai porcini, spaghetti alle vongole, linguine allo scoglio e così via, tutto sui 10/12 € (le linguine, 15 €). Mi sono preso un bel piatto di orecchiette della nonna (9 €), con passata, carne di manzo, pecorino, uova, olio evo, cipolla, origano, sale. Sono rimasto abbastanza soddisfatto, piatto piacevole, dall’aria abbastanza “nonnesca”.

Con i Secondi piatti siamo tornati in un’area di genericità totale: costata, cotoletta alla milanese, tagliate di manzo al rosmarino, con noci e aceto balsamico, al pepe rosa, ai porcini, con taleggio e uva, grigliate di carne e pesce, fritture. Tutto dai 12 ai 18 € (8 € la parmigiana). Come “sapori di casa”, indubbiamente ci siamo; come “sapori di Puglia”, però, non mi bastano.

Vado quindi al bancone: una possibilità è scegliere appunto fra le preparazioni esposte in bell’ordine (nota di merito: la pulizia, di bancone vetro e così via, che non sempre si riesce ad apprezzare). Verdure cotte in vari modi, torte di verdure, fritti di baccalà, e una serie di cose del menu, come la zucca al forno (buona! l’ho già detto?). Ho preso un peperone ripieno, un carciofo ripieno, e una fetta di sformato di patate (11 €).

Il piatto mi è arrivato con un po’ di liquido (del carciofo: troppo) sul fondo, cosa che mi infastidisce leggermente – non amo le cose che si inzuppano troppo. Così mi son mangiato lo sformato, buono, velocemente. Il peperone appena discreto, non molto saporito; il carciofo invece non mi è piaciuto per niente, specie il ripieno.

Non ho preso il dolce, anche se i loro pasticciotti non sono niente male; ci sono comunque dolci decisamente pugliesi, come le cartellate, buone anch’esse, e altri più “nazionali”.

No, come esperienza non è stata un gran che: diciamo che la Puglia dovrò cercarla altrove.

Voto 

     

I Sapori di Casa. Via Panfilo Castaldi, 33. 20124 Milano. Tel. +39 0229401963.

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Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.