Concettina ai Tre Santi, pizza fritta incredibile al Campionato 2025

Concettina ai Tre Santi, lo sapete, è una delle pizzerie più in trend di tutta Napoli e ha già partecipato al Campionato dello scorso anno sfornando soprattutto due pizze da antologia. La pizza Marinara svettata in testa alla classifica delle migliori pizze Marinara di Napoli e di tutta la Campania con una media superiore al 9. Piazzando la sua pizza Capricciosa al 4° posto assoluto e creando una Diavola da antologia.
Poi si è arenata sugli scogli della sfida diretta del tabellone che nei Quarti di Finale la vide contrapposta alla pizzeria Gli Esposito di Salerno (4a assoluta del Campionato 2024). Non ci fu partita e Concettina ai Tre Santi chiuse fuori dalla Top Ten all’11° posto il Campionato 2024.
La spiegazione probabile di questa inaspettata esclusione fu motivata dall’apertura di Concettina ai Tre Santi a Capri che aveva impegnato tempo e risorse umane. Compreso Ciro Oliva che della pizzeria è motore.
Tale figlio, tale padre

Quindi, quando ci siamo presentati per il Campionato da Concettina alla Sanità, il quartiere di Napoli che ha conosciuto una rinnovata giovinezza anche grazie all’attrattiva del cibo, e non c’era Ciro, la mente è volata a quella sfortunata serata.
Ma non avevamo messo in conto la zampata del padre di Ciro, Antonio Oliva forgiato nella pizzeria soprattutto da asporto. Che oggi è al fianco della pizzeria con i tavoli (e lo splendido giardino retrostante). Una macchina che macina numeri impressionanti ma che sta alzando sempre di più l’asticella della qualità. Verrebbe da dire “Tale figlio tale padre” perché la crescita professionale dei due deus ex machina della pizzeria napoletana è andata di pari passo su binari paralleli.
Forti, fortissimi nell’accoglienza – ma questo vale per tutto lo staff – con una capacità di pubbliche relazioni che ci sarebbe da riscrivere qualche capitolo dei manuali. L’attenzione riservata a tutti i tavoli è encomiabile e anche l’inserimento di nuove figure è ben scandita in tempi e modi. Lo si vede sin dalla porta quando la nostra prenotazione anonima viene presa in carico e subito smistata dalla sala. Pur vero che per trovare posto siamo arrivati praticamente all’apertura. Ma per tutta la serata i tavoli si sono riempiti e di nuovo riempiti con ordine quasi maniacale.

La pizzeria è sempre la stessa che trovate in Guida Michelin dopo il face lifting che l’ha resa più moderna ma senza eccedere. Conserva quell’imprinting delle buone cose di un tempo che riscaldano l’ambiente. E poi c’è il giardino alle spalle con i tavoli protetti dagli ombrelloni. E il bar che si affaccia da una delle stanze dell’antico palazzo. In condizioni meteo favorevoli la scelta da fare senza esitazioni.
Quanto costa la pizzeria Concettina ai Tre Santi a Napoli

Il menu della pizzeria è allegro e colorato. Apre con To share, la condivisione con il panino Annarell’ (7 €), la ormai mitica Sott’ e Ngopp, la pizza fritta da inzuppare nel pomodoro (10 €), i fritti della casa (Crocchè, frittatina classica o con Genovese, tutte a 5 €).
Poi l’impasto gastronomico che ti fa dire pizzeria contemporanea con la Capri o la Pomodoro e Parmigiano (entrambe a 15 €). E la pizza con il tartufo nero (prezzo a seconda delle quotazioni del tubero). Avete anche una Crispy che varia al variare della stagione.
Le pizze sono quelle classiche e quelle originali che si alternano. Margherita (12 €), Marinara (10 €), San Marzano con mozzarella (15 €), Concettina a tre gusti (18 €), Margheritissima con pomodorino del Piennolo (18 €), l’instant classic San Gennaro con cornicione ripieno (18 €), la Borgo Vergini (18 €).
In sequenza ci sono le 2 pizze nel ruoto (18 €) e poi i calzoni sempre a 18 €. Pizza fritta (bianca), Ripieno al forno classico o con ragù.
Due le pizze dolci (15 € ognuna: al cioccolato, con confettura artigianale) e le tentatrici graffette fritte con mix di cioccolato, miele e confettini (10 €).
Il menu degustazione – da indicare al momento della prenotazione online da Concettina ai Tre Santi – è al buio e costa 50 € a persona.
Insomma, c’è da divertirsi senza dover leggere papiri egiziani.
E ora, Concettina ai Tre Santi al Campionato della Pizza
Accomodati al tavolo nella sala interna di Concettina ai Tre Santi, ci concentriamo subito sulle tre pizze all’esame di questo Campionato della Pizza 2025. Due obbligatorie – Margherita e Capricciosa – e una terza a scelta delle sala o del pizzaiolo. Antonio Oliva, probabilmente memore della puntata dell’anno scorso quando dovette uscire dal menu per la pizza Nerano e per la Würstel e patatine, spiega subito che non c’è la Capricciosa. Nessun problema per la Margherita e nemmeno per una terza a scelta che in questo Campionato può essere di qualsiasi tipo e farcitura.
Ma mentre interroghiamo il menu per cercare la pizza che più si avvicina, il sornione Antonio Oliva ha già trovato la sostituta. Anzi, il sostituto.
1. Panino Annarell’

Sandwich con impasto della pizza. Carciofi in tre consistenze, provola affumicata, prosciutto crudo 24 mesi, olio evo, pepe (7 €).
Stasera in questa puntata del Campionato si recita a soggetto con inversione di ordine e grado perché il diktat della pizzeria Concettina ai Tre Santi è stupire e far star bene i clienti. Con le singole pizze o con un menu degustazione creato al momento. Ed ecco che arriva questo Panino Annarell’ che ha come ingrediente principale il carciofo declinato in tre consistenze. E noi abbiamo imparato che della Capricciosa sono proprio i carciofi il tallone di Achille di diverse esecuzioni. La farcitura con provola e prosciutto crudo lo avvicina di parecchio a una Capricciosa.
Un mini boccone croccante di pelle e morbido di cuore con un dosaggio perfetto del vegetale e del salume con le note affumicate e il pizzicorio del pepe che accompagnano il morso. Due morsi e sparisce mentre il profumo è ancora nell’aria.
Lo accompagna un paninetto Malinconico in collaborazione con il panificio di Corso Vittorio Emanuele. Ma ad alzare la voglia di morso più sostanzioso con un bis è il panino di casa che è dedicato alla madre di Ciro Oliva.
2. La pizza fritta di Concettina al Campionato

Cicoli, ricotta di fuscella di bufala, pepe, provola affumicata, pomodoro San Marzano (18 €).
Arriva la pizza a scelta con Antonio Oliva che decide di provare a fare all in e far saltare il tavolo. La pizza fritta, nella sezione dei calzoni, può essere il classico azzardo. Ma la giocata riesce alla perfezione con un impasto sottile da carta velina, croccante e in grado di reggersi disegnando un’aureola che non cede.

Cottura perfetta della “pelle” anche sulla parte superiore che richiede un bel lavoro di “remo” per irrorare di olio caldo la pizza. La sensazione finale è di una nuova che crepita al morso per adagiarsi dolcemente sul ripieno. Ciro Oliva si allontana dalla tradizione della ricotta di consistenza asciutta all’origine per adottare una fuscella di bufala. Che evidentemente necessita di preparazione per evitare una perdita di liquidi che comprometterebbe la frittura. Un alleggerimento che contrasta in profumo e gusto con la provola affumicata. L’abbraccio con i cicoli di qualità è ben studiato e il risultato rasenta la perfezione. Difficile ottenere di più da una pizza fritta se non prevedere una nota “autopulente”. Il prezzo non è certo da street food, ma sono soldi spesi benissimo.
3. La Margherita di Concettina ai Tre Santi al Campionato 2025

Che la pizza Margherita fosse un altra freccia all’arco della pizzeria lo immaginavamo. Già nella passata edizione del Campionato, Concettina aveva sfoderato un’ottima pizza Margherita che aveva raccolto un punteggio di 8,2. Insomma promozione a pieni voti seppure qualche elemento aveva convinto meno come la cottura un po’ incerta. Ma questa volta il forno decide di caricare la mano mandando al limite l’impasto. E visivamente sembrava un (altro) azzardo. Invece, al palato risulta perfetta e solo un commensale denuncia un leggero avvampamento dello spicchio.

Il pomodoro primeggia in assoluto come gusto e c’è la nota da specificare e ricordare con insistenza. Ciro Oliva non utilizza sale aggiunto per gli ingredienti e questo accorgimento permette di godere appieno delle qualità e del sapore dei singoli ingredienti.

Sull’altro piatto della bilancia c’è il prezzo della Margherita che è completamente fuori mercato rispetto alla piazza di Napoli. 12 € è il doppio del prezzo medio praticato in molte pizzerie della città, ma ingredienti, qualità e servizio hanno un prezzo. E mancare l’appuntamento con una delle migliori margherite in circolazione sarebbe un delitto senza prezzo e movente.
Le altre pizze e i fritti che non fanno punteggio nel Campionato per Concettina ai Tre Santi
Se vinciamo, vinciamo perché restiamo noi stessi e se perdiamo lo facciamo da noi stessi. Questo il sunto di una serata che ha visto Antonio Oliva scatenarsi con un percorso in cui la Margherita è arrivata per ultima. E se non fosse stata buona difficilmente avrebbe retto il confronto. Dopo la pizza fritta, infatti arriva la pizza Capri
La pizza Capri di Concettina anche a Napoli

Mozzarella, peperoncino, limone, olio e basilico (15 €)
A Capri si chiamava Costiera, a Napoli si chiama Capri ma la base è la stessa. L’impasto gastronomico, un indiretto con biga e idratazione al 70% con mix di farina Tipo 1, 0 e 00 di Mulino Caputo a 24 ore di lievitazione. Le dimensioni della pizza sono più contenute. Il limone è la sferzata che ci vuole per mantenere a bada l’irruenza del peperoncino. Insieme regalano quella freschezza che ti aspetti alla fine di una giornata di sole e di mare dalle parti dei Faraglioni.
Crocchè

Patata, fior di latte, pepe, prezzemolo, Parmigiano Reggiano 16 mesi (5 €).
Intermezzo classico con il fritto da street food qui nobilitato da una lavorazione attenta delle patate e con il plus del parmigiano reggiano di ottima qualità. Il prezzemolo è una preziosa nota balsamica che allontana quelle sensazioni di pesantezza che spesso contraddistinguono i crocchè in outsourcing.
Frittatina con la Genovese

Piccolo timballo di pasta fritto. Cipolla ramata, carne di manzo, bucatini (pasta di Gragnano), fiordilatte, pepe, Parmigiano Reggiano 48 mesi (5 €).
Due morsi e il piccolo timballo di pasta fritto alla perfezione rilascia l’umore di un sugo che è un mantra per i Napoletani e non. Da Concettina c’è l’ovvia correzione del fiordilatte che si insinua nella mantecatura e nelle cipolle da urlo: fa venire la voglia di aprire una partizione speciale del Campionato. Tocco show con il cucchiaio che giudiziosamente raccoglie il sug avanzato dall’aspersione e imbocca la commensale.
Borgo Vergini

Scarola, provola e provolone del monaco, olive e capperi (18 €)
Gira e rigira, la tradizione è sempre il punto di partenza delle pizze di Concettina ai Tre Santi in questa pizza che mette insieme in maniera classica le scarole con olive e capperi e manda tutto a nozze con la provola e il Provolone del Monaco.
Salsiccia e friarielli nel ruoto

Friarielli, salsiccia di maiale Casertano, straccetti di bufala affumicata, olio evo (18 €).
La pizza salsiccia e friarielli “normale” aveva raccolto consensi nel girone di qualificazione 2024 e aveva aperto all’alveolo del cornicione anche nella pizzeria alla Sanità. E se siete per la tradizione della tradizione, la salsiccia e friarielli potete assaggiarla anche “ind o’ rutiell'”, nel ruoto. La crosticina croccante ha una veste peccaminosa, ma non passa allo stadio laido o foodporn. Anzi, resta una pizza che ai napoletani avvicinerà al ricordo della pizza natalizia. Con la nota chic della salsiccia di maiale casertano e la provola affumicata ma di bufala. L’inurbamento della pizza di paese è realtà 100 anni dopo nella pizzeria Concettina ai Tre Santi.
La pizzeria Coincettina ai Tre Santi si è classificata alll’11° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.