Campionato della Pizza 2025 verso la finale: 16 pizzerie, 8 scontri

Dopo aver letto la classifica provvisoria del Campionato della Pizza 2025, è arrivato il momento degli Ottavi e del tabellone della fase finale. Cioè degli 8 scontri diretti tra le migliori 16 pizzerie della Campania.
Più di 50 le pizzerie esaminate da gennaio a luglio. 35 sono le prime della classifica 2024 cui si sono aggiunte new entry che rappresentano altrettante segnalazioni dei singoli giudici. Il meccanismo è quello delle “wild card”. Cioè sul nome della pizzeria un giudice ci mette la faccia o meglio il palato. E la indica come pizzeria in grado di raggiungere la fase finale. Rappresentata dal tabellone con 16 pizzerie e 8 scontri diretti.
11 pizzerie sono quelle che hanno ottenuto il punteggio migliore della classifica provvisoria del Campionato 2025 (che leggete qui). 5 sono le finaliste dell’anno scorso (eccole) che sono entrate di diritto nel tabellone.
Come scegliamo le pizzerie da valutare? In base agli assaggi stratificati in 15 anni di attività di Scatti di Gusto e a quelli che ciascun giudice apporta come conoscenza del mondo pizza in Campania. Il giudizio del CdP (Campionato della Pizza in breve) è, però, istantaneo. Cioè valgono i punti conquistati dalle 3 pizze esaminate dai 3 giudici nella stessa serata. È la stessa pizza condivisa al tavolo.
Quante pizze abbiamo assaggiato

In numeri, significa che fino ad ora abbiamo assaggiato più di 150 pizze e abbiamo 450 schede di valutazione del 2025. Che si vanno ad aggiungere alle 237 dell’anno scorso e alle 711 schede di valutazione del 2024. Il numero è dispari perché in finale sono arrivate 5 pizzerie con un ex aequo. A conclusione di questo campionato avremmo 234 pizze assaggiate e 702 schede di valutazione.
Quindi un totale di 471 pizze assaggiate e 1413 schede. Due edizioni che non hanno ricevuto il supporto di sponsor, ma non perché pensiamo che possano influenzare le valutazioni o far gridare al complotto. Semplicemente volevamo mettere a punto un meccanismo in grado di funzionare bene. Il che significa anche comprendere l’efficacia dei sistemi di valutazione. E formare un gruppo affiatato in cui ciascun giudice si fida della valutazione degli altri anche se non è presente a quel tavolo. Insomma, devono parlare le pizze che sono l’espressione massima della pizzeria, della capacità del pizzaiolo e di tutta l’organizzazione che si muove intorno. Dal nostro punto di vista, siamo andati in pizzeria in maniera organizzata e non random come accade a noi e a tutti gli appassionati di pizza.
Ed ora, terminato lo spiegone dei numeri, andiamo alle FAQ del CdP 2025.
Le 3 pizze in valutazione e come funziona il Campionato 2025

Resta invariato il numero di pizze da valutare, cioè 3. Per questo turno 2 sono sempre obbligatorie e sono la Marinara e la Pizza Fritta. La 3a è a scelta del pizzaiolo o della sala.
Identica la scheda di valutazione che assegna un massimo di 100 punti a pizza per cui una pizzeria può conquistare un massimo di 900 punti. Cioè 100 punti x 3 pizze x 3 giudici.
I pizzaioli conoscono il giorno della sfida? No, al contrario di quanto avevamo fatto lo scorso anno. Perché cambiare? Perché come detto ci siamo dati un periodo di rodaggio di 2 anni e 2 edizioni. E sono anche le osservazioni dei pizzaioli e dei lettori che hanno partecipato alle 2 edizioni a farci ragionare su quello che funzionava meglio e su quello che poteva migliorare.
Le pizzerie devono iscriversi, pagare una tassa di iscrizione, usare determinati prodotti, avere questo o quell’ufficio stampa o un santo protettore? Niente di tutto questo.
Le pizzerie sono locali pubblici, aperti al pubblico e possono gestire con regole proprie l’afflusso, gli orari di apertura e chiusura, i menu, i prezzi. Ma non possono sottrarsi al giudizio dei commensali tant’è vero che ci sono recensioni diffuse sul web (Google) e anche in forma anonima come su TripAdvisor. O in forma organizzata come accade con Gambero Rosso o 50 Top Pizza.
Le 16 pizzerie e le 8 sfide per arrivare alla finale

E dopo spiegone e FAQ arriviamo al tabellone che è formato sulla base della partecipazione delle 5 pizzerie finaliste del 2024. E delle migliori 11 pizzerie della classifica provvisoria. Provvisoria perché solo al termine del CdP 2025 avremo la classifica finale con il vincitore, il podio e la Top Ten.
Gli 8 scontri diretti del Campionato 2025 sono questi.

Carlo Sammarco (vincitore del 2024) vs Diego Vitagliano (n° 11 della classifica provvisoria)

I Masanielli di Sasà Martucci (n° 3 della classifica provvisoria) vs La Bolla (n° 4 della classifica provvisoria)

Da Lioniello (n° 5 nel 2024) vs Concettina ai Tre Santi (n° 7 della classifica provvisoria)

Gli Esposito (n° 4 nel 2024) vs L’Ammaccata (n° 8 della classifica provvisoria e wild card)

Palazzo Petrucci (n° 3 nel 2024) vs Bro. (n° 9 della classifica provvisoria)

Pepe in Grani (n° 1 della classifica provvisoria) vs La Bottega Bruner (n° 6 della classifica provvisoria e wild card)

Decimo Scalo (n° 2 della classifica provvisoria) vs Il Segreto di Pulcinella (n° 5 della classifica provvisoria)

I Masanielli di Francesco Martucci (n° 2 nel 2024) vs I Fontana (n° 10 della classifica provvisoria e wild card)
Cosa c’è di nuovo nel Campionato 2025

E veniamo all’osservazione che potrebbe agitare qualche critico. Ammesso che ce ne sia qualcuno che abbia assaggiato 500 pizze e visitato con rigore schematico circa 200 pizzerie in Campania. “Sono i soliti nomi”. Due considerazioni.
La prima è che la costante ricerca di novità fine a se stessa non considera ingiustamente chi ha fatto della solidità della sua pizzeria un pregio. Ma quante volte ascoltiamo o leggiamo di locali aperti da “persone non di mestiere” che nel giro di pochi mesi chiudono lasciando nel migliore dei casi scie di polemiche? L’altra faccia della medaglia sono le pizzerie in attività da molti, moltissimi anni che però ripropongono lo stesso schema e sono ferme a decenni fa. Funziona la pizzeria secondo i loro parametri economici, il famoso cassetto, ma intorno il mondo – non solo pizza – cambia e cambiano richieste e aspettative degli appassionati di pizza. D’altronde i pizzaioli e gli osservatori che criticano criteri di scelta, giudizi, classifiche lo fanno sui social con i telefonini. Mai ricevuto un fax di protesta.
Il meccanismo delle wild card per cercare novità

Seconda considerazione. Il meccanismo delle wild card ha portato in finale nel 2024 la pizzeria Gli Esposito a Salerno che pochi conoscevano. Quest’anno nel tabellone appaiono due wild card fortissime: L’Ammaccata a Casal Velino e La Bottega Bruner a Cardito. E per un soffio non è entrata Die’ Gustibus a Baronissi, wild card dell’anno scorso che sta scalando posizioni su posizioni (da 37° a 12°). Anche nomi conosciuti che stavano cercando una identità di pizza più marcata sono esplosi. È il caso di Pietro Fontana a Somma Vesuviana. E poi ci sono outsider come Decimo Scalo a Caserta, Il Segreto di Pulcinella a Montesarchio, i giovanissimi della pizzeria Bro a Napoli e de La Bolla a Caserta. E poi sicuramente ci sono i pizzaioli storicamente forti come i fratelli Martucci, Oliva di Concettina ai Tre Santi, Franco Pepe e Salvatore Lioniello.
Il Campionato 2025 fotografa con uno scatto istantaneo la performance del momento con un metodo rigoroso e avulso da qualsiasi condizionamento o simpatia. Quanti avrebbero scommesso che nel 2024 avrebbe vinto Carlo Sammarco?
L’obiettivo del CdP è indicare le pizze da assaggiare, tradizionali, contemporanee, fritte o al forno. Senza pregiudizi e con la voglia di divertirsi. Lo facciamo seriamente anche se non pensiamo di avere la verità colata in mano. Il nostro premio è il riconoscimento degli appassionati che ci dicono “Avevate ragione, è proprio una buona pizza”.
Quando partono gli Ottavi del Campionato 2025? Sono già partiti. E lo avete visto se seguite le storie sulla pagina Instagram di Scatti di Gusto e dei giudici.