Trunch ad Aversa, pizza in pala e nel ruoto al Campionato 2025

Per questa tappa di qualificazione del Campionato della Pizza siamo da Trunch nel cuore di Aversa, tra le vibrazioni del centro storico e il via vai di Via Roma. È proprio qui, in Piazza Vittorio Emanuele III – crocevia della movida e porta d’ingresso della ZTL – che nel 2022 prende vita una piccola grande rivoluzione del gusto della pizza. Trunch, un locale fuori dagli schemi, ultra pop, dallo spazio contenuto ma con un’identità fortissima. Lo aprono due fratelli, Stefano e Daniele Chianese. Giovani, alla prima esperienza, con un’idea di pizza che rompe le regole. Risultato? Si-può-fare! Eccome se si può fare.

Stefano, classe ’92, ex foodblogger e content creator per brand come Factory e per maestri come Francesco Martucci, mette in campo la sua passione per il cibo e il suo occhio da comunicatore. Dopo la pandemia, decide di scendere in campo, anzi, dietro al banco con quell’immenso sogno di creare qualcosa di personale. E lo fa, con coraggio e visione.

Cos’è Trunch

Il risultato è Trunch, un nome che è già una dichiarazione d’intenti: un mix tra “trancio” e “crunch”, a evocare subito la croccantezza e la voglia di condivisione. Addio (per ora) alla classica tonda napoletana: qui si lavora su pala, rutielli e padellini, ognuno con stesure, impasti e cotture diverse. L’impasto è diretto, 90% di idratazione, farina tipo 0 di Grandi Molini Italiani.

Il format? Urban, pop, colorato, trend. Ma il target è trasversale, perché qui il gusto non fa distinzioni. Dietro a ogni proposta c’è uno studio preciso e un equilibrio perfetto tra foodporn e genuinità.

Il locale conta 25 coperti: tavoli neri, sedute color polvere, pareti accese e accoglienti, mise en place vivace con piatti maiolicati tutti diversi, tovagliette in ecopelle personalizzate e porta posate a contrasto. I forni e i banchi a vista sono uno spettacolo vivo, il centro nevralgico di un locale sempre in fermento tra sala piena e un asporto che va fortissimo (anche grazie alla tipologia di pizza, che regge alla perfezione il take away).

Dietro al banco c’è Stefano, in cassa Daniele, mentre il reparto friggitoria è affare di famiglia: ci pensano mamma e zia. L’atmosfera? Quella di casa, ma con la professionalità di chi sa il fatto suo.

Il menù – solo in QR code – è pop anche nella grafica: sfondi vivaci, sezioni chiare, colori che richiamano il mood del locale.

Quanto costa la pizzeria Trunch ad Aversa

Si parte dagli antipasti con ⁠crocchè (2 €), ⁠frittatine classiche e creative dalla zucca arrosto e salsiccia all’amatriciana (4 €), ⁠polpette cacio e pepe (6 €, 5 pezzi).

Poi le pizze, protagoniste assolute, in 3 sezioni.

• Le Pale (pensate per 2, 8 tranci, anche bi-gusto).
  • Margherita (15 €);
  • Cacio e Pepperoni (23 €): una sorta di diavola con pepperoni (salamino piccante affumicato) e all’uscita crema cacio e gocce di salsa agrodolce piccante;
  • Casertana in doppia consistenza (26 €): omaggio alla Mani di velluto di Martucci;
  • Fiocco, Salsiccia e patate, Carbonara, Assoluto di pomodoro e una Capricciosa (28 €) in evoluzione pronta al rientro nel menù di maggio.

• ⁠I Rutielli (sempre da condividere, cotte nel ruoto).
  • 3 Pomodori (22 €): base di crema di pomodoro arrosto, olio all’aglio, origano di montagna, coulis di pomodoro giallo, pomodorini semi-dried e gel di basilico;
  • Salsiccia e patate (22 €);
  • Scarole (22 €).

• I Padellini monoporzione (15 €)
  • Stessi gusti dei rutielli, ma anche Il Campagnolo, Il Favoloso, Il Casertano.

Le 3 pizze della pizzeria Trunch all’esame del Campionato

Trunch è una pizzeria wild card, cioè un giudice del Campionato della Pizza 2025 “ci ha messo la faccia” convinto che saprà fare bene in queste qualificazioni (qui avete regole, schemi e pizzerie esaminate fino a questo momento).

Per testarla a dovere, si va con le due pizze obbligatorie: pala Margherita e pala Capricciosa. La terza pizza è a scelta di Stefano Chianese, cioè la 3 Pomodori in versione rutiello.

1. La pizza 3 pomodori nel ruoto

Base crema di pomodoro arrosto, olio all’aglio e origano di montagna; all’uscita coulis di pomodoro giallo, pomodorino semi-dry rosso e gel di basilico (22 €).

Trunch decide di giocarsi la qualificazione al Campionato partendo dalla special a scelta. Una bellezza esplosiva. Un colpo d’occhio in technicolor che ricorda un Warhol, colori audaci e tratti decisi catturano lo sguardo e non lo lasciano più andare. La visione pop invade la scena e conquista subito. Il morso è un soffio, etereo. La crosta regala una croccantezza netta che delimita una mollica profumosa e friabile.

Aromaticità di pari livello. Una marinara che si fa audace, rinforzata dalla profondità del pomodoro arrosto e dalla consistenza vivace del pomodoro giallo, che addolcisce l’insieme con garbo. A completare il quadro, il pomodoro semi-dry rosso amplifica la carica umami, mentre il gel di basilico aggiunge una nota fresca e verde, capace di legare ogni elemento con eleganza. La base è dorata al punto giusto, asciutta e pulita al morso, né umida né unta. Una realizzazione di Trunch che lascia il segno e si guadagna un posto tra i ricordi della serata del Campionato.

Trunchare i sentimenti è arte sottile: serve croccantezza di idee, lievitazione emotiva e un topping di sincerità.

2. La Margherita in pala di Trunch al Campionato

Polpa di pomodoro pelato bio, fiordilatte dei Monti, Grana Padano DOP 24 mesi di stagionatura, basilico e olio EVO Frantoio Ortuso (15 €).

Ancora una volta, bellezza estetica: composizione curata e proporzioni studiate. Il sapore poi sa di Margherita d’infanzia, quella pizzetta che sprigiona ricordi di merende sincere di un tempo che fu. Aromaticità nitida, triade classica che funziona a meraviglia. La polpa di pomodoro regala la giusta acidità, il fiordilatte fila senza eccessi, il Grana aggiunge la sua nota sapida e prende per mano. L’olio sigilla il tutto con equilibrio, mentre il basilico fresco è abbondante.

Il crunch è costante, netto, suona grazie a una struttura ponderata, dalla texture sviluppata al millimetro. La base della pizza di Trunch ha un tocco giusto un po’ più bruno che rincara il crok in questo Campionato.

3. La Capricciosa in pala

Base crema di carciofi arrosto, fiordilatte latteria Sorrentina, salame Napoli Azienda Marano, funghi cardoncelli nappati al burro chiarificato alle erbe (timo, alloro e maggiorana); all’uscita prosciutto cotto affumicato di Sabatino Cillo, pomodorini rossi semi dry Carbone, carciofo arrosto e terra di olive nere di Gaeta (28 €).

Terza pizza di Trunch nella sequenza del Campionato, stessa base, stesso crunch impeccabile, ma qui il topping osa senza mezze misure. L’impatto visivo è luculliano, quasi provocatorio: una sinfonia opulenta che potrebbe spiazzare i cultori del “less is more”. Eppure, questo rettangolo croccante incarna tutta la vanità capricciosa del gusto.

Base bianca, senza passata. Qualche pomodorino a tintinnare di note acide. Il salame Marano è una dichiarazione d’intenti: vibrante, persistente, capace di guidare l’assaggio con carattere. Il cotto di Cillo è la tendenza dolce pensata, proporzionata. I funghi cardoncelli aggiungono sfumature umami necessarie che smussano e diluiscono. Consistenza di carciofo arrosto e polvere di olive per la dose amara calibrata. Zero umidità, zero liquidi. Un gioco superficiale degno della base priva di errori.

La pizzeria Trunch ad Aversa è una new entry del Campionato della Pizza 2025 che esamina e mette in classifica le migliori pizzerie della Campania.

PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.