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16 Maggio 2011 Aggiornato il 19 Maggio 2011 alle ore 09:01

Elezioni. A Milano e Napoli proiezioni controcorrente tra politica, pane e pizza

Mentre siamo in molti a guardare le proiezioni delle elezioni comunali con lo scontro (ennesimo) che si consuma tra destra e sinistra, la voglia è di
Elezioni. A Milano e Napoli proiezioni controcorrente tra politica, pane e pizza

Mentre siamo in molti a guardare le proiezioni delle elezioni comunali con lo scontro (ennesimo) che si consuma tra destra e sinistra, la voglia è di cercare di comprendere chi vince tra vecchio e nuovo. Siamo in attesa di un cambiamento, di una ventata di rinnovamento necessario per stare meglio, per guardare al futuro con maggiore ottimismo.

In questa giornata in cui le motivazioni e le chiavi di lettura si moltiplicano come la peggiore panna montata e si sgonfiano come la più terribile delle maionese impazzite registro 5 tendenze che vanno controcorrente. Una lista delle possibilità, insomma.

1. La pizza più famosa non si fa più a Napoli ma a Milano. Artefice è Nicola Cavallaro che nel suo ristorante ha pensato: ma che male c’è a fare un cibo che parla a tutti e piace a tutti? Al ballottaggio solo per aver scommesso sul più meridionale dei cibi nella capitale (morale) d’Italia (e i macaron d’Italia).

2. Al ballottaggio va anche Marzia Buzzanca che con la sua pizza di derivazione nordica sta ricostruendo la gastronomia dell’Aquila costretta a fare i conti con una ricostruzione della città che stenta a decollare.

3. Si perde nei meandri della politica e dei mille rivoli di iniziative che vorrebbero esaltare il rinascimento napoletano (vecchio quanto il suo monarca Antonio Bassolino) la pizza quattrostagioni di Gino Sorbillo che vede appannata la sua immagine politica dopo l’iniziale candidatura a sindaco pizzaiolo (senza le mani in pasta), il pasticcio delle primarie lievitate nella peggiore maniera immaginabile, l’appoggio a Ranieri, lo sbarco nella lista Napoli Riformista e ora la graticola per le prime proiezioni di Mario Morcone.  Dovrà spendersi nel ballottaggio, nella docenza o nell’essere ambasciatore della pizza nel mondo (che rischia di non vedere riconosciuta nemmeno la Stg)?

4. Fa gridare allo scandalo il messaggio nella bacheca di Facebook di Tricolore che annuncia tutto-maiuscolo che SI SONO LIBERATI 2 POSTI PER IL CORSO DI PANE DI GABRIELE BONCI IL 19 E 20 MAGGIO!!! Ultimo annuncio delle 17 di oggi. Dopo la chiusura imputata ufficialmente a lavori di manutenzione (dopo 5 mesi e grande attenzione all’architettura di interni!?) e ufficiosamente a screzi delle tre ideatrici del locale più panino-trendy nella Capitale, cosa accade? Tira di più la pizza-pilu del pane in quel di Via della Meloria o negli studi della Prova del Cuoco? Al ballottaggio, tutto interno, ai lieviti del Pizzarium.

5. Al ballottaggio Heinz Beck che prova a sorpassare il sempre filologico Arcangelo Dandini (che festeggia la sua prima volta alla Festa a Vico con una crocchetta “sauvage”). Il tedesco-romano ha tirato fuori fritti tipici “mignon” mozzarelle, foglie di salvia e cipolla aromatizzata, panzerotti a Les Pailottes, in Abruzzo, per una serata d’autore. I “coppi” di carta si contrappongono agli ormai celebratissimi supplì del romano-romano la cui offerta è inferiore alla domanda (come da mail di lettore che è rimasto all’asciutto per troppa richiesta!).

Insomma, chi vince e chi perde?

[Immagini da Facebook e archivio scattidigusto.it]

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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