Le 4 migliori pizze delle Feste che dovete assaggiare in Campania

Il Campionato della Pizza in Campania si è concluso, ma abbiamo ancora qualche approfondimento da fare prima del termine del 2025. E considerato il periodo di Feste Natalizie che andranno avanti fino al 6 gennaio, è il momento della pizza a tema Natale – Capodanno.

Che in Campania sono sentitissime. Le pizze, oltre alle feste.

Le migliori pizze per le Feste da qui alla Befana

Le hanno preparate per la Finalissima che ha visto la vittoria di Francesco Martucci le 4 pizzerie che si sono giocate il podio. Oltre a Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta, Davide Ruotolo di Palazzo Petrucci Pizzeria a Napoli, Sasà Martucci – sempre a Caserta – e Salvatore Lioniello a Succivo.

Sono elencati in ordine di classifica generale. Ma in tema di pizza natalizia, l’ordine è diverso. Eccolo.

La migliore pizza a tema Feste di Natale è di Davide Ruotolo

Ripieno fritto con scarola alla napoletana (capperi, olive, acciughe, uva passa, pinoli), provola, mela annurca (14 euro).

Nel serrato confronto tra Francesco Martucci e Davide Ruotolo concluso con la vittoria del primo per soli 15 punti, sulla pizza Natalizia delle Feste ha avuto la meglio Ruotolo e Palazzo Petrucci Pizzeria.

Come mood delle Feste, Davide Ruotolo ha fatto leva sul sentimento presepiale di tutti i partenopei, la pizza di scarola. Ma da pizzaiolo che la sa lunghissima nonostante la giovane età, l’ha proposta in veste di pizza fritta. E come se non bastasse, non è andato dietro né all’ubicazione topografica del Centro Antico proponendo una fina di pasta a “pescetiello”. Né si è lasciato incantare dalle sirene della pizza contemporanea, di cui è pure maestro, che potrebbe alludere a qualche pretesa gourmet.

L’indicazione è da cartello stradale per camionisti. Doppio panetto contemporaneo che lievita al peso record di 380 grammi. Farcitura robusta per mettere a segno una “bomba di Maradona” che è il suo nume tutelare in ambito calcistico.

Ne viene fuori un gol a porta vuota con la scarola veramente alla napoletana che abbraccia il classico: capperi, olive, acciughe, uva passa e pinoli. Corroborata da una provola che sembra fatta apposta per santificare la pizza delle Feste. E poi, sì, il tocco contemporaneo ma che sa di antico: freschi e pungenti tocchetti di mela annurca che regalano acidità a un sapore ben bilanciato tra dolcezza della verdura e del latticino e la sapidità delle acciughe. Il tutto in uno scrigno fritto benissimo, asciutto e crioccante ma arrendevole come una carezza.

Prestazione top, voto top per il Giovane Maestro: 770 punti su 800 disponibili. A un passo dalla perfezione.

Palazzo Petrucci Pizzeria. P.za S. Domenico Maggiore, 5/6/7, 80134 Napoli NA. Telefono: +393756630402. Sito

2. La pizza con le scarole di Francesco Martucci che sa di casa

Pizza ripiena di scarole con pinoli, alici, capperi, olive nere e pomodorini confit e petite rouelle cendrée (18 euro).

A questo giro di Campionato, Francesco Martucci gioca addirittura casalingo. Memore del risultato dell’anno scorso con pizze sperimentali, Martucci ha guardato nella dispensa di casa per tirare fuori la pizza delle Feste. E cosa ha trovato? Ma ovviamente la pizza di scarole.

Il Bad Boy della Pizza, Venerato Maestro della pizza contemporanea, tira fuori dal cappello a cilindro una pizza che va in diretta competizione con i ricordi di nonne, zie e prozie. Calda fumante, la “torta” classica che esce dal forno domestico è qui preparata con l’impasto delle pizze tonde.

Spiazza altroché se spiazza. Doppio disco di impasto che potrebbe sembrare una bestemmia per il peso anche se durante le Feste comandate si esagera proprio con la pizza di scarole. E invece viene fuori una pizza leggera con una base fragrante, dorata e croccante. Al taglio il profumo della scarola è quello che ogni buon napoletano, casertano o comunque della Campania ha sentito almeno una volta nella vita. Inonda piacevole mentre la “torta” cede al passaggio della rotella.

La farcia è classica con il gusto rustico della scarola, sapida e leggermente amaricante. Ma poi c’è il coup de théâtre. L’aggiunta del Rouelle, il formaggio di capra francese elemento cremoso ed elegante. Parbleu, qui la tradizione avanza come è giusto che sia.

Onore e merito a Francesco Martucci che conquista 765 punti su 800 disponibili. Fate i conti, sono 5 punti da Ruotolo, meno di 1 punto per giudice. Come fare a consigliarvi un’unica pizza? Fate ambo, Caserta non è così lontana da Napoli.

I Masanielli di Francesco Martucci. Viale Giulio Douhet, 11, 81100 Caserta CE. Telefono: 0823 741284. Instagram

3. Apocalypse Baccalà, la pizza delle Feste da fine del mondo di Sasà Martucci

Baccalà mantecato, battuta di pomodoro secco, terra di olive, polvere di olio al prezzemolo (16 euro).

Una distruzione apocalittica ma nel senso buono del termine. Apocalyps Baccalà è la pizza delle Feste di Sasà Martucci, altro protagonista della sfida finale tra i Magnifici 4. Il Campionato della Pizza si basa su un giudizio istantaneo: si valuta quella pizza in quella serata. Ma confesso di aver fatto una deviazione in questi giorni fino a Caserta e ho riassaggiato due pizze della Finalissima. Appunto l’apocalittica baccalà e Le Origini ovvero la pizza che riproduce le “carcioffole” arrostite. Una più buona dell’altra e ora come allora (Le Origini era la terza scelta dei Quarti), le mie preferenze vanno alla pizza con i carciofi.

Siamo a livelli altissimi, ma la pizza con il baccalà manca un po’ di una presenza più spinta del merluzzo. È molto gentile anche se performante. Nel frattempo – la pizza non era ancora a menù agli inizi di novembre – Sasà Martucci l’ha affinata rendendola più piacevole anche per i palati meno avvezzi alla rusticità del baccalà. Conquista subito, tant’è che al tavolo vicino non hanno avuto esitazioni nell’ordinarla (insieme a Le Origini). E – non si dovrebbe origliare – i commenti sono stati tutti positivi. Per la battuta di pomodoro, per la terra di oliva e anche per la scenografica polvere di olio al prezzemolo.

Avete fatto ambo, giocatevi anche il terno: le due pizzerie I Masanielli sono a poca distanza l’una dall’altra e vi vorreste perdere una pizza che ha conquistato 726 punti?

Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli. Via Antonio Vivaldi, 23, 81100 Caserta CE. Telefono: 0823 220092. Instagram

4. La pizza fritta come una minestra maritata di Salvatore Lioniello

Ripieno con crosta croccante al pecorino, farcito con: una finta minestra maritata di scarole e salsiccia di polmone, fiordilatte; servito con crema di fagioli di Controne e polvere di olive nere (14 euro).

La bestia nera di Salvatore Lioniello al Campionato della Pizza è la Finalissima. Performance non all’altezza delle altri fasi quest’anno come l’anno scorso. Ma c’è da dire che in cucina c’è l’innesto dello chef Umberto Laezza e i due stanno prendendo le misure.

Quasi scontato che a distanza di un paio di settimane avranno messo meglio a fuoco la Finta minestra maritata. Una pizza fritta con un ripieno “finto” perché a differenza della minestra maritata classica con diverse carni qui si utilizza solo la salsiccia di polmone. E ovviamente con l’aggiunta del latticino.

Una pizza pensata per un percorso di degustazione, quindi un assaggio. Che è risultato un po’ troppo sapido ma che ha messo in luce un nuovo percorso di composizione della pizza. Con l’intervento al tavolo della crema di fagioli di Controne la cui presenza dovrebbe essere più incisiva.

Ma ricordatevi che durante le Feste si fanno anche i compiti a casa e questa pizza, pur conquistando la sufficienza, potrà solo fare meglio e andare oltre i 497 punti raccolti.

Da Lioniello. Via Murelle, 1, 81030 Succivo CE. Telefono: 081 1816 7658. Instagram