Campionato della Pizza 2025, la Finale: Sasà Martucci apocalittico

Ave Caserta! La Finale del Campionato della Pizza 2025 te salutat con la seconda serata dal profumo di Natale in Casa Martucci, Sasà e Francesco. Sì, perché le prove tavola sono a cinque minuti di distanza. Giusto 2,6 Km separano i locali di Sasà e Francesco. Una doppietta affascinante, storica, dai tratti memorabili dove la sfida profuma di competizione sana, quella che sprona, affila e mette alla prova senza ferire, quella sì che ci piace.
Un approfondimento tra somiglianze e differenze, affinità e deviazioni, in questa sotto-sfida dal chiaro marchio 0823. Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli è la prima a salire sul palcoscenico.
Perché Sasà Martucci è nella Finale 2025

Sasà è la vera novità di questa finale. Per lui, prima volta nella schiera dei “Magnifici 4” della pizza. Lo scorso anno la sua corsa si era fermata per una manciata di punti nei Quarti, in uno scontro tiratissimo proprio contro i Lioniello’s.
Per questo Campionato 2025, quindi, I Masanielli di Sasà Martucci è partito dalle Qualifiche. Una ripartenza che non ha scalfito alcuno: anzi, la performance di Sasà è stata talmente solida da portarlo al 3° posto della classifica provvisoria, garantendogli l’accesso al tabellone delle Migliori 16 Pizzerie della Campania.
Il tabellone, però, non è stato indulgente. Il fato ha parlato di derby casertano per Sasà sia agli Ottavi che ai Quarti. Agli Ottavi, scontro tra vicini: Martucci Jr si è trovato di fronte il giovane Simone De Gregorio della pizzeria La Bolla. Ai Quarti, invece, la sfida è diventata un incontro tra affetti: è nota a tutti la decennale amicizia tra Sasà e Carlo Sammarco, un confronto tutto cuore.
Sasà è riuscito a superare la soglia degli 800 punti solo nella fase delle qualifiche, ma tra Ottavi e Quarti ha comunque mostrato un miglioramento ben leggibile anche nel punteggio in crescita.
Ora però siamo alla Finale 2025 e i punteggi di Sasà e degli altri finalisti sono azzerati come in ogni turno.
Come è andata la Finale di Sasà Martucci

Ore 20:00 di un giovedì intriso di nebbia. Autostrada Napoli-Roma, uscita Caserta Nord.
Via Vivaldi è viva di amatori disposti a gruppetti in attesa del loro turno per entrare. Solito cliché da prenotazione anonima per i giudici. Tavolo da otto coperti con vista sulla vetrata che lascia intravedere il regno incantato di Sasà. Ci sorride con gli occhi e ci accoglie con la gioia di chi è super pronto a stupire e stupirsi di un giuoco che stia piacendo proprio a tutti.
I pensieri qui non sono nebbiosi, la nostra triplice richiesta è ben nota: due pizze obbligatorie e una a scelta del pizzaiolo o della sala, per un tavolo di giuria che assegna in tempo reale il punteggio a ogni singola pizza, valutata in centesimi su quattro aspetti fondamentali. Il punteggio massimo per pizza è di 800 punti; quello massimo per pizzeria, 2400 punti. Per praticità di assaggio, ogni tipologia di pizza è servita in due esemplari, divisi in quattro spicchi.
Due le pizze obbligatorie della Finale 2025 per Sasà Martucci. Il ripieno al forno in una sola cottura e la “Xmas Pizza”, una creazione pensata come tributo al Natale. Cui si aggiunge la sua libera scelta.
Le pizze della finale di Sasà Martucci
Sasà è un fuoriclasse e lo si percepisce dalla sua nonchalance. Lucido, determinato e quella leggerezza che appartiene solo a chi sa di avere molto da dare e nulla da dimostrare. La sua triade è un mix denso e studiato: Apocalypse Baccalà, prossima nel menu come tributo natalizio, Ammiraglia, il classicone della casa come pizza a scelta, e Calzone classico al forno.
Three, Two, One, Go!
1. Apocalypse Baccalà, la pizza di Natale della Finale 2025 di Sasà Martucci

Baccalà mantecato, battuta di pomodoro secco, terra di olive, polvere di olio al prezzemolo (16 euro).
Spoiler: la natalizia ancora non a menu è la fine del mondo. Beh, nomen omen! Giochi di parole a parte, qui il vezzo non è solo linguistico. Bella, armonica con una aromaticità sottile ed elegante.
L’apocalisse, si sa, non è necessariamente distruzione. L’esplosione è rivelazione progressiva dei sapori, un manifestarsi a strati che, come in una visione improvvisa al palato, illumina ogni elemento.

Il baccalà mantecato, morbido e candido, si adagia come una nuvola salmastra al centro della scena, avvolgendo il palato con una carezza lenta, quasi una carezza che si ritira senza mai scomparire del tutto. Accanto, la battuta di pomodoro secco pulsa di intensità profonda. Concentrato in piccoli tocchi intensi dolci, leggermente aciduli. La pausa avvolgente. La terra di oliva è la parte giocosa che si frantuma al morso: granelli aromatici, asciutti e misteriosi, che bilanciano con tendenza amarognola. A chiudere, la lieve nevicata verde. La polvere di olio al prezzemolo, fresca e pungente, è la brezza che passa e scuote tutto.


Una vanitosa apocalisse del gusto, merito ovviamente anche di un impasto, dalla cottura lodevole, che rende vigoroso il morso senza spegnersi ma accompagnando con garbo la farcitura. Pizza da Finalissima!
2. La pizza Ammiraglia nella fase finale del Campionato 2025 di Sasà Martucci

Crema di pomodorino giallo con il pizzo, olive caiazzane, pomodoro San Marzano DOP arrostito, capperi, alici di Cetara, aglio orsino, origano di montagna (13 euro).
La seconda esplosione è la prima donna della casa. Dici Ammiraglia e pensi a Sasà. Ma siamo in finale e una piccola imprecisione su di un lato del cornicione resta un dettaglio solo da leggere ma che non turba. Il resto è bellezza dorata. Stratificazione.

Luminosità cremosa di pomodorino giallo trapunta di velluto dolce la base. Prima carezza delicata per il palato. Le olive caiazzane portano con sé il ritmo lento col loro sapore pieno. Il cuore scenografico e pulsante del pomodoro San Marzano DOP arrostito è l’overdose umami. Dolcezza concentrata, morso, pausa. Un fil rouge irresistibile. I capperi e le alici di Cetara sapidano con eleganza, l’aglio orsino e l’origano di montagna aromatizzano.

E l’impasto chiude il racconto con la sua perfezione: lievitazione calibrata, alveolatura leggera, scioglievolezza che avvolge ed esalta la materia che accoglie, crosta dorata e fragrante che conferma precisione e tecnica dell’autore. Ovviamente, pizza d’autore di Sasà per questa Finale 2025!
3. Calzone classico al forno

Ricotta in salvietta di bufala, provola affumicata in paglia, salame Napoli (13 euro)
Pensiero e strategia positiva. Per la questione ripieno Sasà decide di servire quattro calzoni slim, metà per ciascun giudice. Dalla vetrata scrutiamo la poesia del pizzaiolo: Sasà per l’occasione ammacca, concia e cuoce come un alchimista a bocca di forno.

Arrivano nudi in superficie e con una farcitura che grida il concept del Less is more. Tre soli ingredienti ma generosi: ricotta, provola e salame. Pochi fronzoli ma con un carattere limpido e deciso. Identitario. Scottano ma si fanno mangiare. Personalità a metà strada tra tendenza dolce e sapidità. La salvietta di bufala abbraccia con costanza forse un po’ troppo avvolgente, il latticino affumicato aggiunge una nota calda e profondamente aromatica, con la sua leggera scia di fumo, e il salume titilla con il suo accento.


Qualche lieve indecisione umida nel cuore e un leggero eccesso di spolvero alla base interrompono per un attimo l’armonia, come una nota discordante in una melodia altrimenti perfetta.
Ma la leggerezza del gesto e la chiarezza degli ingredienti parlano chiaro di materia viva. Un richiamo costante alla misura: semplice, diretto e riconoscibile.
Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli: impressioni

Sasà ha l’aria di chi non teme nulla, non per arroganza, ma per reale conoscenza. Non ha bisogno di alzare la voce o di ostentare gesti: gli basta il suo passo, misurato e sicuro, per raccontare quanto sia pronto. È così che Sasà esprime il suo percorso: non con dichiarazioni, ma con il gesto; non con promesse, ma con la precisione che mette in ogni scelta, in ogni abbinamento, in ogni cottura.
Un fuoriclasse, ripeto, che non cerca il titolo. Se lo guadagna semplicemente facendo ciò che sa fare meglio.
Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli. Via Antonio Vivaldi, 23, 81100 Caserta CE. Telefono: 0823 220092. Instagram
Gli altri Finalisti

Avete già letto delle prestazioni in questa Finale di Davide Ruotolo a Palazzo Petrucci e di Salvatore Lioniello nella pizzeria omonima. Ora resta da vedere come è andata da Francesco Martucci e il quadro sarà completo. Quindi, restate sintonizzati su queste pagine.




