La pizza a Milano è costosa, anzi, costosissima. Ne è una prova quella proposta da Dry che riceve critiche per via delle dimensioni ridotte e per il supplemento della farcia.
La partita del prezzo della Margherita, la regina di riferimento per le pizzerie, sembrerebbe ininfluente per via di differenze nell’ordine di 1 o 2 €. Ma il rapporto qualità – prezzo ha il suo peso e quindi abbiamo provato ad uscire dai soliti giri e a verificare se è possibile mangiare una buona pizza spendendo il meno possibile.
E lo abbiamo fatto con due pizzerie, una comunque conosciuta e l’altra di nuova apertura. Ecco come è andata.
La pizza underground di AM
Pizza Am è uno dei locali che non stazionano nell’empireo delle pizzerie osannate da giornalisti e blogger di ogni genere, ma che a furia di passa parola clandestini è riuscita a guadagnarsi una discreta fama underground.
A noi è capitato di visitarla a pochi giorni di distanza da una cena da Dry e subito ci è balzato agli occhi la differenza di target, con i tavolini in questo caso non occupati da quella Milano ‘splendente’ che frequenta via Solferino, ma da una clientela più informale.
Qui si serve probabilmente la pizza più veloce della città. In meno di tre quarti d’ora con locale pieno siamo stati serviti ed abbiamo pagato. Il tutto grazie ad un servizio veloce e preciso che va incontro alla necessità di far ‘girare’ il più velocemente i pochi tavoli (stretti e molto vicini uno all’altro) posti in un piccolo locale dalle pareti multicolore (ora chiuso per ristrutturazione fino al 1° settembre).
Anche il menu è studiato da Pasquale Pometto per semplificare le preparazioni al forno con sole sette pizze in lista.
Margherita, Marinara, Pasquale (pepe nero e ciliegini di Pachino), Caprese, Napulitana (con capperi chiocciola di Panteleria), Positano (al Parmigiano) e Pometto Pasquale (panuozzo con rucola, pomodori, bocconcini di fiordilatte e scamorza) vengono serviti con prezzi dai 6 ai 9 euro (1,50 il coperto).
Se pensiamo che appena seduti si viene omaggiati di una flute di Prosecco (non eccelso, d’altronde…) e di un assaggio di panuozzo, e che al termine della cena arriva in tavola una bottiglia di liquore ‘digestivo’ (ma la crema al melone non ve la consiglierei…) possiamo dire che qui troverete la migliore pizza per rapporto qualità/prezzo all’ombra della Madonnina.
Qui regna la classica napoletana realizzata con buoni ingredienti, che però non raggiungono (dando modo di calmierare i prezzi) i livelli delle TOP20 pizzerie italiane.
Ecco in breve.
- Aspetto visivo. Diametro di grandi dimensioni (strabordante dal piatto) proposta con un bel cornicione di medie dimensioni (non si alza molto però) che al taglio svela una buona alveolatura dell’impasto.
- Profumo. Delicato e corretto
- Cottura. Ci siamo quasi. Meritava di rimanere ancora un attimo in forno
- Sapore. Ingredienti apprezzabili (con quantità non lesinata) che si sposano bene su un impasto equilibrato di sapori
- Leggerezza. Lievitazione eccellente che non da problemi di digestione
- Prezzi. Margherita: 7 € (Pasquale: 7 €, Positano: 8 €).
- Voto finale. 78/100
Pizzeria AM. Corso di Porta Romana, 83. Milano. Tel. +39 02 551 0579
La pizza nuova e giovane di Solopizzacaffè
All’inizio di giugno ha inaugurato la trattoria, pizzeria e friggitoria Solopizzacafè in Via Solari 6.
L’aria che si respira è napoletana con frittatine di pasta, crocchè di patate, fiori di zucca ripieni e pastellati, montanare ( le tipiche pizzette fritte con ragù napoletano e mozzarella di bufala ), sasicc e friariell (la verdura tipica campana che ricorda le cime di rapa ), parmigiana e’ mulignan come se piovesse (la parmigiana di melanzane fritte ), la torta caprese.
E ovviamente la pizza. Il tutto diretto dal proprietario che è un ragazzo di 21 anni che a 18 anni gestiva il ristorante “Il Pomodorino” in Piazza Borsa a Napoli.
Con idee chiare quanto a offerta gastronomica. A pranzo punta su un menu fisso con due primi piatti, due secondi, insalate.
Ma ci sono anche tutte le pizze del menu che a pranzo non è proprio una prerogativa di Milano. Gli ingredienti arrivano direttamente dalla Campania, come la mozzarella di bufala che parte ogni due giorni. L’obiettivo è conquistare anche con i prezzi bassi: a pranzo con 7 € si può scegliere un primo o un secondo con acqua e macedonia inclusi. Con 10 € si paga il pranzo completo.
Noi, intanto, abbiamo assaggiato le pizze più volte e l’avvio è molto incoraggiante. Come hanno confermato una Margherita e una salsiccia e friarielli. Di cui leggete in breve.
- Aspetto visivo. Pasta sottile all’interno e cornicione alto, non perfettamente gonfio o alveolato, in tipico stile napoletano.
- Profumo. Pomodoro di qualità e impasto fanno venire l’acquolina in bocca. Ingredienti qualitativamente nella media.
- Cottura. Corretta e demandata a due pizzaioli napoletani doc.
- Sapore. Il lungo tempo di lievitazione dell’impasto (circa 48 ore) rende la pizza morbida e piacevole da gustare. Buona la mozzarella e il pomodoro per nulla acido.
- Leggerezza. Pizza che soddisfa lo stomaco senza appesantirlo. Buon prodotto su Milano.
- Prezzi. Margherita: 6 €, sasicc e friariell: 8,50 €
- Voto finale: 76/100
Solo Pizza Cafè. Via Solari 6. Milano. Tel. +39 02 48003029
Riuscite a condividere l’idea che anche a Milano esiste una pizza low cost oppure quello del prezzo basso e della buona qualità nello stesso disco di pasta è solo un miraggio?
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A pochi metri da casa Solo Pizza Cafe’ sara’ la mia prossima tappa,spero si avvicini alla pizza di Solo pizza e si discosti dalla precedente di “Scue’ scue'” ….
“Riuscite a condividere l’idea che anche a Milano esiste una pizza low cost oppure quello del prezzo basso e della buona qualità nello stesso disco di pasta è solo un miraggio?”
Questa conclusione, e tutta la recensione incentrata su questi temi, mi è piaciuta molto: è una LINEA EDITORIALE che SdG sta perseguendo anche in ambito di ristoranti e trattorie(sono due fasce trattate separatatamente).
Vorrei che fosse(maggiormente e criticamente) estesa anche ai prodotti(anche se uno sforzo c’è in quel settore).
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Sulle due pizzerie mi è difficile, questa volta, valutare.Mi è sembrato troppo basso il voto a Solopizzacafè: la margherita(non la friarelli) merita sicuramente di più.
Perciò aspetto che Paola ci aggiorni dopo una sua degustazione:
l’ho già detto in altri post è una intenditrice e appassionata della
napoletana classica che stimo.
Saluti
Sembra che tu mi conosca bene….E’ vero,amo la vera pizza napoletana
Ti conosco attraverso i commenti su Dissapore e qui sulla pizza.
Come conosco Mauro, altro appassionato ed intenditore.
Di Nikinsky ho letto due commenti ma bastano per capire …che ne capisce.
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Sul tema dell’articolo aggiungo:
1 finché ci saranno clienti disposti a pagare la pizza a prezzi più alti i ristoratori non abbasseranno i prezzi: perchè dovrebbero farlo?
2 e nemmeno un meridionale partito dal Sud li abbasserà: perchè dovrebbe farlo? Rischia anche, forse, di insospettire i clienti abituati ai prezzi alti: “perchè fa dei prezzi bassi?Forse usa prodotti scadenti? ecc…”
3 detto questo, e contraddicendomi, aggiungo che c’è spazio a Milano per una pizza “ottima” ad un prezzo “giusto”.Anche in zone non centrali, con affitti più ragionevoli, con pochi tavoli: se si fa una pizza ottima(ma veramente) e ad un prezzo “giusto” saranno molti i milanesi disposti a fare 2 o 3 km in più.
4 invito i 3 amici di sopra a visitare Solo pizza cafè ed a degustare
la margherita(non altre) e dirci qualcosa prima che l’articolo venga archiviato.
Ciao
Ottimo spirito d’osservazione…mi fa doppiamente piacere.Purtroppo mi trovo all’estero e non so’ quando rientrero’ in Italia per provare la pizza,confidiamo in qualche altra persone nel frattempo
Nelle prossime recensioni oltre il rapporto qualitá/prezzo, potete spendere due parole due sull’impianto di areazione del locale?
Basta scrivere quando esci sembri una patatina fritta o una crosta di pizza oppure non sembri una patatina fritta.
Sbaglio o rispetto allo scorso campionato il nord, o meglio Milano ha fatto passi da gigante? si sta finalmente diffondendo la pizza napoletana anche al Nord?
No, la pizza napoletana al nord ha ancora grandi distanze da colmare per partecipare a un campionato equilibrato o perlomeno per evitare la zona retrocessione. Qualche eccezione non fa la regola, ed è la regola che interessa qui.