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Coronavirus. Pizza delivery sempre vietata in Campania. Restrizioni anche per la spesa

domenica, 29 Marzo 2020 di

Nuovo giro di vite in funzione anti Coronavirus in Campania con l’ordinanza numero 25 emessa dal Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che si conferma intransigente sulle modalità di consegna a domicilio delle attività commerciale possibili invece in altre regioni d’Italia.

La nuova ordinanza del 28 marzo, con decorrenza immediata e validità fino al 14 aprile 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti, con riferimento al territorio regionale della Campania vieta espressamente la consegna a domicilio di tutte le attività e servizi di ristorazione senza eccezione alcuna.

Per limitare le possibilità di contagio da COVID-19 è previsto che la consegna a domicilio della spesa effettuata da supermercati e negozi debba essere effettuata solo in relazione a prodotti confezionati e portati a casa da personale adeguatamente protetto da dispositivi di protezione individuale. Niente più fattorini improvvisati, dunque.

Chiude il pacchetto di limitazioni, l’inibizione di fiere e mercati per la vendita al dettaglio. E ciò per qualsiasi tipo di attività compresi i generi alimentari.

Una risposta ferma e decisa alla lettera aperta della Confcommercio che aveva chiesto la modifica dell’ordinanza proprio in ragione della consegna a domicilio della pizza argomentando la disparità di trattamento con le altre Regioni e domandato di “valutare l’opportunità di consentire ai pubblici esercizi di somministrazione di poter esercitare l’attività di consegna a domicilio di alimenti e bevande, nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalle normative igienico sanitarie e dalle prescrizioni per il contenimento dell’emergenza coronavirus, e restando ovviamente chiusi al pubblico”.

Una bocciatura esplicitata dai 3 commi dell’ordinanza riportati di seguito (qui il link al documento ufficiale).

a) sono ulteriormente sospesi le attività e i servizi di ristorazione, fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, anche con riferimento alla consegna a domicilio;
b) i supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità possono effettuare consegne a domicilio soltanto di prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale);
c) è vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche relativi ai generi alimentari. Sono esclusi dal divieto i negozi che si trovano nelle aree mercatali.