Guerra dei Pizzaioli: Cocomerina e la Grande Frittura a Paestum

Cocomerina alzò gli occhi dal papiellum che aveva scritto per mettere insieme tutte le pizzerie che controllava nella terra della Pizza di Mezzo. C’era da scrivere per ognuna di esse una protasi dedica e invocazione per ciascuna pizza fatta con un ingrediente obbligatorio. Il Frutto della Passione che cresceva – non lo avrebbe mai detto nessuno – nel Regno dei Bruzi. Nonostante le 14 pizzerie invitate al Gran Ballo di Mediolanum, era un po’ accigliata.
“Mia Signora, mia Maga dolce e zuccherosa come solo può essere un’anguria ad agosto cosa mai può turbare la tua mente di cui tu sei maestra condottiera?”, le fece premurosa l’ancella porgendole il porta papiellum Modello Arpa n° 55 con cui avrebbe spedito la missiva adorante al di qua e al di là della Regina Viarum.
“Eppure mia Signora, mia Maga dovresti essere più che contenta. Hai vinto contro te stessa volando più veloce con le pizze dei piccioni e hai superato il Fidia della Pizza. Suvvia, hai conquistato la fiducia di Tartagliano da Puteoli, Illuminatues, Legionello da Succivo, gli Sterminatori, i Fratres, i Trinacri, Corvus, Stellantis”, le ricordò la seconda ancella facendo scivolare l’acqua nel catino. “E ora hai conquistato anche un ristorante di pesce appena fuori Puteoli lì dove l’acqua sgorga in forma di ruscello. Non accigliarti che fai offesa ad Afrodite. E soprattutto alla Grande Cocomera nel campo di zucche che regala speranze e delusioni e tutto può sulla Terra di Mezzo. E di cui tu sei amica da quando infanti vi abbeverate dalle mammelle della lupa che Romolo e Remo nemmeno si conoscevano. Ricordati perché sei sempre al centro della skené illuminata”.
La terra dei Bruzi lì dove arrivano le galere con le olive

Cocomerina guardò la mappa appiccicata al muro con le bandierine di cui andava fiera e le ancelle seguirono il suo sguardo.
“Mi manca il Bruzio con le due sponde sui mari, ma vorrei solo quella lì dove partono le galere alla volta della terra ellenica cui tutti dobbiamo tutto e pure le olive. Ho sentito dire che al Gran Ballo ci sarà una Schiumarola d’Oro che andrà al più grande friggitore di tutti i tempi. Dicono sia il Prassitele della Pizza dopo che ha messo a nudo per la prima volta in questo mondo le fattezze della pizza più incredibile. Lo sto cercando, ho interrogato tutti i fegati da Piacenza in giù ma proprio non riesco a identificarlo. L’unico pizzaiolo che ho scovato e il cui nome mi è stato detto per sortilegio da Rolls Oils non frigge. Non capisco. O i miei informatori stanno errando e non è possibile o la pozione di olio di Rolls Oils è più forte del mio sortilegio”.
“Non ti incupire, mia Signora mia Maga. Prima o poi cadrà nella tua tela dorata chiunque esso sia”, le fece compiacente la terza ancella che non ne poteva più di raccogliere pizze e scrivere menù per la missiva.

“Eppure c’è qualcosa che non mi torna”, si scosse dai pensieri Cocomerina che avrebbe voluto un porta papiellum più enfatico del Modello Arpa n° 55. “Devo chiedere a Lisippo di disegnare una sfera che sia in prospettiva più bella dei capitelli dei templi che vede ogni giorno Iulia Pugna nella terra delle bufale, quelle vere”, sospirò. Lisippo non era personaggio facile da condurre sugli impervi sentieri del ritratto fisionomico di cui era maestro indiscusso.
La gran festa dei Bruzi

“Sarà tutta colpa di colei che dice di non avere una rotella al carro che conduce alla Festa di Amphisya vicino lì dove partono le galere alla volta della terra ellenica cui tutti dobbiamo tutto e pure le olive”, esclamò Papilionem che stava facendo la cernita degli scontrines lungo la Regina Viarum.
“Ma non ti adombrare, saprò esserti riconoscente per aver ritardato la novella che Tartagliano da Puteoli apre una nuova bottega a Partenope. Non abbiamo nemmeno dovuto fare la fatica di cambiare parole. È bastato mettere le mele e tutto è andato a posto. Lo sai, siamo stanchissimi dopo questi viaggi che ci hanno portato tra popoli lontani a cercare di pizze tonde e quadrate. Siamo andati veleggiando sino alle terre dei Celtiberi che si sono convertiti alla sacra pizza e poi per mari tempestosi fino a salire a dorso di mulo tra le vette innevate. Una fatica che nemmeno Ercole si aspettava”.
Chi è Cocomerina e chi è il Grande Friggitore

“Ma sono io che devo ringraziare Magnataro per aver speso così belle parole sul papiro partenopeo raccontando la mia storia con così bella penna. Le parole valgono più delle spade e conquistano sempre nuovi cuori”, rispose celere e con voce di miele Cocomerina che quanto a orationes faceva le scarpe pure all’Arpinate.

“Purtroppo noi non sappiamo fino all’ultimo chi è il Re che viene incoronato per capacità specifica della pizza”, si rammaricò Papilionem. “Ma credimi, la Schiumarola d’Oro è così bella che Giasone metterebbe sulla brace Crisomallo e tutto il gregge!”.
“Ma perché mai volete usare una schiumarola? Per scolare la pasta è meglio uno scolapasta. Forma e funzione, dovresti saperlo Cocomerina!”.
La pasta è pasta anche quando si parla di pizza

Era quasi ora di pranzo e giustamente Magnataro si preoccupava. “Ho trovato delle cozze bellissime e qui vicino c’è l’arcangelo dei campi che mi ha rifornito di fagioli speciali. Abbiamo la pasta mista di Pasteus e cosa più importante c’è lo chef Posillipum che può preparaci una pasta, fagioli e cozze stellare cosa che non capiscono quelli della Bibendum. Dopo una giornata ad assaggiare mozzarelle mi verrebbe voglia di mettere sullo spiedo un bufalo per pareggiare i conti tra maschi e femmine. Mi hanno detto che nel paese di Bibendum c’è un omone che mette sullo spiedo un cinghiale e se lo mangia per intero. Ma deve essere di piccola stazza: un bufalo è più grande di un cinghiale. L’ho visto tra le vigne e mi è venuta la voglia”.
“Ma ti sei impazzito? Vuoi che l’odore dei fagioli impestum tutto il nostro tempio?”. Era quasi adirata Iulia Pugna seguita dal Cavalier Servente seppellito sotto una montagna di tuniche. “Vuoi dunque che al Gran Ballo in cui ci saranno arpe a sviolinare tutti i Garantes si senta puzza di fagioli?”.
“Basteranno due colpi di ali di quella enorme civetta per spazzar via l’odore. Ma a proposito, da dove è uscita questa enorme civetta?”, chiese Magnataro che mentalmente passò in rassegna le ricette con i volatili che pur mancava un secondo piatto.
Cocomerina e la civetta

“Fermo lì, per piacere”, fece preoccupata Cocomerina. “Questa civetta è simbolo di saggezza e porta notizie e scritti come se non ci fosse un domani. Dovesse finire con il garum nel forno con Atena sarebbero uccelli che non hanno conosciuto la dolcezza della melassa. Vuoi proprio che ci cada un fulmine sulla testa nel bel mezzo del Gran Ballo di Mediolanum?”.
“Comunque mentre voi vi accapigliavate ho interpellato le sacre scritture. Di 100 mila pizzerie che conta la Terra di Mezzo, la Pizia mi ha dato il nome di chi avrà in premio la Schiumarola d’Oro. Si chiama Robertus ed è nella Terra dei Bruzi lì dove partono le galere alla volta della terra ellenica cui tutti dobbiamo tutto e pure le olive. Ho fatto fatica ad interpretare la Pizia che come sapete fa di tutto per non farsi capire. Ma io ho studiato la Sfinge ed ho compreso subito. Ecco il testo”, fece Papilionem mostrando il papiro unto di olio.
Chi, pur avendo una sola pizzeria, si trasforma in mono, tonda e scrocchiarella?
“Ma ci sono migliaia di pizzerie che fanno pizze une e trine”, ribattè Magnataro. “Sei sicuro che sia proprio questa la pizzeria predestinata?”.
“Perché in questa città c’è l’albero della Libertà, un gigantesco olivo nella piazza principale e lo stendardo che inalbera a ricordo mostra uno storno addobbato a festa che si nutre di olive. E l’olio serve per friggere. E noi siamo notoriamente liberi nell’aggiudicare i premi anche se lo consegnerà Cucurbita”, spiego Papilionem che non vedeva l’ora di chiudere il discorso del Gran Ballo. “Sarà Frithurik Centum Milia che arriva dalle lontane regioni dei Barbari del Nord Est a presentare e spiegare premi e cotillon”, sorrise soddisfatto.
Il pavone delle vanità

“Ma a me quello sembra un pavone, non uno storno. Ed è un olmo l’albero, non un olivo”. La voce del Cavalier Servente sì levò flebile dalla catasta di tuniche.
“Zitto tu”, dissero all’unisono i tre Curatores. “Che Robertus sia il miglior friggitore della Terra di Mezzo!”.
“Ma come? Tartagliano, Illuminatues, Legionello, gli Sterminatori, i Fratres, i Trinacri, Corvus, Stellantis, non sono degni di un premio?”, li guardò smarrita Cocomerina. “Una Grande Frittura non può essere così buona lontana da Partenope e dal Flavus Tiber”.
“C’abbiamo la pasta in tavola” strillarono le ancelle di Cocomerina nel tentativo di raffreddare l’aria che si faceva più calda e caramellizzava gli zuccheri dell’anguria.
Pizza fritta o frittatina di pasta per Cocomerina?

“Avete ragione, come non c’ho pensato prima. Daje Cocomerina, la Migliore Pasta Fritta non possono che farla a Puteoli”, si entusiasmo Papilionem. “Ci va il Premio per le ormai iconiche frittatine di pasta presenti tra gli antipasti di tutte le sedi della pizzeria di Tartagliano, come quella Aglio e Olio”.
“Ma per tutte le sfingi d’Egitto, la frittatina iconica? Abbiamo solo una mezza pictures nella nostra biblioteca a Puteoli. Con tutte le croccanti e le campagnole, la frittatina?”. Cocomerina si morse la lingua per non far uscire il pensiero che ricacciò indietro. Ed esclamò con voce suadente e il tono appuntito dei momenti di felicità: “Che bello! Papilionem tu sì che sai scovare quello cui nessuno di noi mai penserebbe. Devi sognare bene la notte grazie all’impasto digeribile, al poco lievito e all’alta idratazione”.
“Scusate ma non era Pausilypon, il luogo dove cessano i dolori, a fare la migliore pasta e fagioli con le cozze?”, provò ad obiettare il Cavalier Servente che si era liberato dei 4 bauli di tuniche ma si era perso la frittura.
“Puteoli o Pausilypon che vuoi che differenza ci sia? Guarda la mappa, sono praticamente azzeccate”, ribattè Papilionem.

“No per piacere pasta fagioli e cozze deve essere cremosa e non azzeccata. Proprio come questa”, spiegò Magnataro intingendo il suo fido cucchiaio che portava sempre con sé nel pentolone fumante.

“Siamo fritti, non ce ne toccherà che una misera porzione”, pensarono tutti all’unisono. Non sapendo che la civetta sacra ad Atene era una Metamorfosi e li spiava leggendo i loro più oscuri desideri.
La Guerra della Pizza e dei Pizzaioli. La saga della Pizza di Mezzo

Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
I capitoli della saga di satira su pizzaioli e pizzerie
- Retroscena. La Guerra dei Pizzaioli numeri uno
- La Guerra delle Pizze. Il due di pizza quando regna l’olio di semi
- Pizza di Mezzo. Le forche caudine della pizzeria di qualità
- Pizza di Mezzo. L’insostenibile pesantezza dell’ananas sulle pizze
- La Guerra dei Pizzaioli. La velocità della pizza è nulla senza testimonial
- La Guerra dei Pizzaioli. Il tradimento e l’Ultima Pizza
- La Guerra dei Pizzaioli. Ercole e la Pizza dei Due Golfi
- Anticipazioni. Il Grano Nostrum e i segreti della nuova Pizza di Mezzo
- La Guerra dei Pizzaioli. La Caduta degli Dei
- La Guerra dei Pizzaioli. Etica, estetica e pippe mentali
- La Guerra dei Pizzaioli. Il mausoleo dei vivi che diventano morti
- La Guerra dei Pizzaioli. Uno e bino, il bacio del Malus Puer
- La guerra delle pizze: Aquarius e la pizza gommone del Capitonus
- Pizzaioli. Chi è il vero Numero Uno
- Il Cavaliere Mascarponato e il segreto della saga delle stelle
- Pizza di Mezzo e Coronavirus. Niente più affitti ma solo street food
- La Guerra dei Pizzaioli per la pizza da asporto. Le nuove aperture
- La Guerra dei Pizzaioli. Il ritorno del cacciatore di tartufi d’oro
- La Guerra della Pizza: la congiura dei 4 pizzaioli che eccellenti non sono
- Guerra e Pizza. Chi ha vinto la classifica che premia chi ha meno pizzerie
- Mozzarella di bufala congelata: la congiura e la Guerra dei Pizzaioli
- Che la Guerra delle Pasticcerie abbia inizio tra babà, zeppole e pastiere
- La Guerra della Pizza in Cielo. Eye in the Sky tra Caserta e Napoli
- Guerra dei Pizzaioli: la congiura della birra artigianale e l’assalto al borgo
- La Guerra della Pizza: Squid Game e il giogo delle classifiche ai pizzaioli
- Guerra dei Pizzaioli: Morzicus e il Grande Salame sulla pizza e nel calzone
- Le giacche dei migliori pizzaioli e la guerra per il numero uno della pizza
- La guerra dei pizzaioli: con la pizza l’acqua frizzante è migliore della birra
- La Guerra dei Pizzaioli: la sfida finale delle migliori pizze
- Festa e birra sono finite, andate in pace migliori pizzaioli in Guerra
- La Fila, la migliore pizzeria del mondo ha più fila: è la guerra della pizza
- Guerra dei Pizzaioli: non c’è fritto più leggero di quello che non c’è
- La Guerra dei Pizzaioli: dente per dente, pizza per pizza
- Guerra della Pizza: alla ricerca della schiumarola dei fritti nel Bruzio
- Guerra dei Pizzaioli: Cocomerina e la Grande Frittura a Paestum
I personaggi della Saga della Pizza e dei Pizzaioli più importante del mondo antico
Saranno veri o falsi?
- Achille Pizzaveloce
- Alessandro Magno
- Allegrium
- Amazzone
- Amicus
- Ammalasio
- Amores
- Apulia
- Armodio e Aristogitone
- Atropo
- Aulivus e Chiapparellis
- Bagnatus
- Birroculos
- Bonatus
- Bonina
- Bufalus
- Carletto Canottiere
- Caseus I
- Caseus II
- Castore e Polluce
- Centuria
- Civitiellus
- Cocomerina
- Cucurbita
- Cucuzzella
- Cuprum
- Curator Alvei
- Demetra salernitana
- Ercole Pizzaiolo ora Pater pueri
- Extraordinarius
- Falconius
- Fiodiblù
- Frithurik Centum Milia
- Furius
- Ganimeda
- Giulietto
- Golosus
- Hunicorn
- Il Cavalier Servente
- Illuminatues
- Iulia Pugna
- Legionello da Succivo
- Magnataro
- Marcus Docimus
- Massimo Decimo Meridio detto Gluten
- Masuccio Casertano detto Malum Puer
- Morzicus
- Muntipaùno
- Nonnenzus
- Olaf il Rosso
- Oleus
- Padua
- Papilionem
- Pasteus
- Pellecchiella
- Perrellante Festante
- Piedi di Latta
- Pomoaureo
- Pompeus
- Posillipum
- Provolicchio
- Pupottus
- Rapace
- Regina Panino
- Robertus
- Rolls Oils
- Salis
- Scatoletta
- Sputafuoco
- Tartagliano da Puteoli
- Taurus
- Totus
- Ulivus
- Vestale Brisba
- Vizioz
- Zenobia da Casazeus
E con
- Garantes
- Inspectores
- Scontrines