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Milano. Gaston Acurio apre, Ciccio Filippelli lascia Marghe e le altre novità di agosto

venerdì, 10 Agosto 2018 di

Nuove Aperture Milano, la rubrica dedicata ai ristoranti e ai locali che aprono in città. potrebbe avere una cadenza giornaliera. Ma sarebbe troppo faticoso anche per me stare dietro a tutto giorno per giorno.
Però posso raccontarvi di qualche locale che ha aperto, o ri-aperto, in questi giorni, e purtroppo anche di qualche locale che ha chiuso.

Aprirà La Mar, cevicheria di Gastón Acurio

Gastón Acurio è stato il primo a portare nel mondo la sua cucina, quella del Perù, che sta diventando sempre più popolare, anche grazie a un piatto-simbolo dell’America Latina, il ceviche, crudo di pesce e frutti di mare, marinati nel limone.

Acurio è titolare di una catena di cevicherie, La Mar, presente in tutto il mondo.

Non abbiamo ancora i dettagli, ma sicuramente apriremo una cevicheria gourmet del format “La Mar” nel capoluogo lombardo. Abbiamo già diverse proposte da parte di grandi hotel e le stiamo valutando. Sarà tutto pronto al massimo entro il 2020 e quella di Milano sarà la prima “La Mar” del Vecchio continente.

Marghe: Ciccio Filippelli se ne va e si parla di una pasticceria

Ciccio Filippelli, pizzaiolo erede di Matteo Mevio, il fondatore della pizzeria, lascerà il forno di via Cadore il 24 agosto prossimo. Non si sa per quali lidi, o progetti: attendiamo notizie.

Ciccio aveva portato avanti il progetto, dopo l’improvvisa scomparsa di Matteo, con tutta l’emozione del caso. E probabilmente ha sentito che fosse arrivato il momento di uscire da quella eredità, e mettersi alla prova.

Nel fargli gli auguri, prendiamo nota anche dell’intenzione della proprietà di Marghe (e di Pizzium: a proposito, Nanni Arbellini, tu intendi rimanere ancora, vero?) di aprire una nuova pasticceria: anche qui, attendiamo notizie.

Aprirà Sine, nuovo ristorante gastronomico di Roberto di Pinto

Lo ha raccontato Dominique Antognoni, sempre informatissimo, su Facebook, e prima su Stile: “Apre il primo ristorante ‘gastrocratico’, ovvero gastronomia a dei prezzi contenuti. L’idea – registrata – è di Roberto di Pinto, ex Bulgari (dove, dal 27 prossimo venturo, si potrà assaggiare la cucina di Niko Romito). Il locale si chiamerà Sine, proporrà cucina contemporanea con un tocco partenopeo. ‘La cucina dei sogni e delle radici’, ci racconta sognante.”

Antognoni precisa anche che ci sarà un menù degustazione di quattro piatti a 45 €, e svela anche l’indirizzo,  corso XII marzo 30, angolo viale Umbria. Siamo andati a vedere se c’erano già dei lavori, o comunque uno spazio adatto. Al 30 gli unici spazi esistenti e possibili per un ristorante sono la tabaccheria all’angolo, chiusa per ferie, e un ristorante all-you-can-eat, attualmente aperto e in funzione, che, in quanto tale, dovrebbe essere già dotato di impianti, canne fumarie e così via. Attendiamo – e sorvegliamo – fiduciosi.

Aprirà anche Alkimy, cocktail bar di Lorenzo Valenti

Un nuovo cocktail bar, Alkimy, con aperitivi e cene, musica e intrattenimento, sta nascendo dalle idee e dall’esperienza di Lorenzo Valenti, fascinoso barman che sta realizzando il locale – il suo sogno – in via Giulio Romano, dietro viale Sabotino.

Siamo in una zona ricca di locali e di “movida”. Ad esempio, dall’altro lato della via c’è The Room, locale e ristorante molto scenografico e frequentato.

I lavori sono in corso – a vedere dalla pagina Facebook del locale; sembra che Alkimy(nome d’invenzione, direi, che ovviamente richiama quel tanto di alchemico che c’è nella miscelazione) possa aprire a metà settembre.

Alkimy. Via Giulio Romano, 19. Milano. Tel. +39 3920812560. 

Ha aperto l’Osteria La Calanca, ristorante di pesce

Siamo in viale Sabotino, a due passi da Mariù Kebab Italiano e da RossoPomodoro Lab. Da poco ha ri-aperto l’Osteria La Calanca – Da Leo, che si è spostata qui dalla sede precedente. Cucina a vista dalla strada, ambiente elegante ma non eccessivo.

Abbiamo dato un’occhiata al menu: solo mare, con qualche incursione in Sardegna, antipasti dai 15 € della tartare di spada ai 25 € dell’antipasto Calanca, che immaginiamo pieno di un po’ tutte le cose che ci sono in carta; primi dai 12 (culurgiones) ai 18 € (tagliolini allo scorfano), secondi dai 18 € del filetto di orata allo zenzero ai 45 € dell’astice alla catalana, passando per piatti come il baccalà mantecato con crema di burrata, il fritto misto e i gamberoni alla Vernaccia.

Osteria La Calanca. Viale Sabotino, 4. 20135 Milano. Tel. +39 0227202140.

Hanno chiuso BQ e PQ di Paolo Polli, birrerie con hamburger e pizza

Basta, finito, l’ultimo a chiudere è stato il primo birrificio che aveva aperto, il BQ  di via Losanna, preceduto dai due BQ in Alzaia Naviglio Grande, dal PQ di via Corsico e dal BQ de Nott di via Bussola. Resta aperto piazzale Arduino.
Paolo Polli, produttore esperto e giudice internazionale di birra, organizzatore del Festival della Birra ib fondo a via Mecenate (chissà se lo ripeterà ancora…), ideatore di questa “catena” dalla chiara ispirazione birraria, dopo tanti anni si è ritrovato privo di entusiasmo per questo tipo di locali, anche considerato che il numero delle birrerie si è nel frattempo moltiplicato, senza grandi spunti di originalità (Paolo è stato il primo a mettere in fila 20 spine…). Ma sta preparando nuovi progetti.

Agli inizi di Settembre sempre in via Losanna 36 aprirà un locale nuovo che avrà anche le birre del birrificio BQ ma con un progetto nuovo.

Progetto che non prevede sicuramente la pizza, che Polli continuerà a infornare in via Castelvetro, da Ambaradan, per tutto agosto.

Ha chiuso WellKome, ristorante giapponese

Ha chiuso sabato scorso WellKome, il piccolo ristorante giapponese di Sari Morimoto in via Bezzecca, a due passi da piazza Cinque Giornate. Qui avevamo apprezzato i menu “pop”, la cucina un po’ manga, e avevamo imparato a preparare la soba nel temporary restaurant di Sagami, colosso giapponese ospitata da Sari nel suo locale per diversi mesi nel dopo-Expo. A proposito, ora sembra che Sagami sia intenzionato ad aprire un suo grande ristorante, probabilmente in zona Stazione Centrale.

 

 

 

 

 

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.