Meno di 20 posti a sedere in una vecchia carrozza di un treno, è questo il Jerry Thomas Bar Room.
Nel cuore di Trastevere, in una delle viuzze più affollate del quartiere romano, ha aperto le porte il nuovo locale firmato Jerry Thomas. Ad incuriosire i passanti è un piccolo spioncino oltre il quale si apre il piccolissimo e prezioso locale. Solo 16 posti a sedere, come fossimo realmente su una vecchia carrozza dell’Orient Express, a cui il design è ispirato. Le cappelliere retate, il legno scuro, lo spazio minimo per una bevuta. Forse dire lo spazio minimo è riduttivo, lo definirei più lo spazio essenziale, quello giusto, perché non c’è bisogno di null’altro. Il classico bancone lascia il posto ad una piccola bar station, per un’esperienza che già così si presenta esclusiva.
Il lavoro meticoloso di design è merito degli interior designer Andrea Corelli e Marco Bertolucci. Il design però non è solo puramente estetico, perché si riflette anche sul servizio. Quello che si vuole trasmettere infatti è proprio una simulazione di quello che accadeva sull’Orient Express o sui treni simili, con un servizio al tavolo particolare, curato nel dettaglio.
Il Concept del Jerry Thomas Bar Room
Un concept coerente con la storia del Jerry Thomas, incentrato sulla mescita di grandi distillati e grandi champagne. Per gli ospiti anche sei drink del Jerry Thomas Speakeasy già imbottigliati.
Sui distillati si apre un meraviglioso mondo, perché alla base di questo servizio c’è una collaborazione con Velier, la storica azienda genovese che distribuisce spirits. Parliamo del Velier Tasting Club, un santuario laico che nasce dalle menti di Leonardo Leuci (Jerry Thomas) e Luca Gargano (Velier), che hanno deciso di scommettere sulla grande e recente curiosità degli appassionati nei confronti del rum, per molti anni considerato subalterno al whisky.
Non parliamo di rum che normalmente è possibile trovare in giro, ma rum che Luca Gargano da anni custodisce e che ora vengono messi a disposizione di tutti. Sono prodotti che vengono in questo modo allontanati dai lunghi giri del mercato delle aste e tornano alla loro reale funzione, quella di essere bevuti.
Vintage che attraversano 40 anni di storia del distillato caraibico, non più quindi concepiti come pezzi da collezione, solo da guardare, ma disponibili alla mescita.
“È importante mettere a disposizione di appassionati e curiosi pezzi importanti della storia del rum, con bottiglie ormai raramente destinate ad essere aperte, in modo che si possa arrivare ad un’evoluzione del palato culturale collegato a questo nobile distillato. Così come succede già da anni per il whisky. Velier è quindi entusiasta della collaborazione con un interlocutore serio e coraggioso come il Jerry Thomas”. Così Luca Gargano commenta questo nuovo progetto.
La formula del Jerry Thomas Bar Room
La formula prevede poche cose, ma tutte di altissima qualità. 6 cocktail già imbottigliati del Jerry Thomas Speakeasy, una selezione di champagne provenienti da piccoli produttori e la carta del Velier Tasting Club.
La formula però ci racconta qualcosa di più, che non è solo legata a quello che si beve, ma al come e al dove. In un classico (non troppo nel senso che intendiamo oggi forse) bar, dove la gente è ancora capace di incontrarsi, discutere, scoprire nuove cose. In un mondo dove ormai i social sono diventati così prepotenti, questo vuole, senza dubbio, essere un modo per tornare a guardarsi negli occhi, stringendosi una mano o afferrando il bicchiere.
Cosa si beve – Velier Tasting Club
- Hampden Estate Pagos Sherry Cask 52%
- Foursquare Patrimonio 58%
- Caroni 100th Anniversary 51.4%
- Caroni 1996 Tasting Gang 63.5%
- Diamond 1999 64.7%
- Enmore 1995 61.2%
- Port Mourant 1997 65.7%
- Albion 1994 60.4%
The Jerry Thomas Show
Naturale conseguenza di questo approccio, smitizzante e genuinamente pop, è la seconda nuova avventura del Jerry Thomas e di Velier, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Unfollow Advertising. Stiamo parlando del The Jerry Thomas Show. Questo progetto riprende proprio la filosofia del Jerry Thomas Room. Ha infatti come protagonista il bar pensato come luogo d’incontro, di chiacchiere svagate e di idee appassionate. Grandi personaggi del mondo dello spettacolo, della musica e del cinema siedono al bancone dei due locali (che si alterneranno di volta in volta), in un vero e proprio lite night, un talk ironico e ficcante.
Per Leonardo Leuci “c’è chi i cocktail li fotografa e chi li beve. Ecco noi non li fotografiamo. Sentiamo forte l’esigenza di tornare alle origini del bar in questo momento storico, dove la narrazione è spesso appiattita, sia dai bartender coi loro tecnicismi sia dai clienti attraverso un uso superficiale dei social”.
È utile invece ricordare i bistrot di Parigi dove Dalì, Picasso e Hemingway bevevano insieme, o il bar Jamaica a Milano da cui i grandi designer Castiglioni, Munari, Gio Ponti producevano la linfa vitale del movimento del design industriale italiano.
Nel Jerry Thomas Bar Show si beve e chiacchiera
Il Jerry Thomas Show è questo, è mettere al bancone amici che hanno qualcosa da dire, condividendo aneddoti personali o quelli del mondo da cui provengono, della musica, del cinema e dello spettacolo.
Ovviamente nel Jerry Thomas Show si beve e anche bene, tenendo sempre alte le bandiere della qualità e dell’autenticità, pilastri che ispirano da sempre il lavoro del Jerry Thomas e di Velier.
Lo show è per la maggior parte di intrattenimento, ma ci sono dei veri e propri momenti di cultura alcolica. Qui si raccontano i distillati bevuti dagli ospiti e si viaggia per il mondo degli spirits in ogni puntata, dedicando la prima stagione al Rum: the Jerry Thomas Show – the Rum season.
Entro fine Giugno sarà on air la prima puntata che vede protagonista Francesco Montanari, attore affermatosi con Romanzo Criminale. Il programma è visibile su multipiattaforma digitale e sui social del Jerry Thomas e di Velier.
