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Ricette
4 Agosto 2011 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 16:02

Come preparare le vongole per vincere una sfida di gusto

Potrebbe assumere l'aspetto di un panegirico questo post su uno dei tanti appuntamenti che Scatti di Gusto interpreta con chef, produttori, amici. Ma non
Come preparare le vongole per vincere una sfida di gusto

Potrebbe assumere l’aspetto di un panegirico questo post su uno dei tanti appuntamenti che Scatti di Gusto interpreta con chef, produttori, amici. Ma non lo faremo se non nella parte della vittoria quasi all’unanimità (solo 1 dei 10 votanti ha espresso parere diverso) per la Strana Coppia al femminile che ha deliziato la tavola a Fondi organizzata da Massimiliano Sepe. Stefania Monaco e Lucia Galima hanno sbaragliato la concorrenza dei due chef, Sepe appunto e Nabil Hadj Hassen (chef di Roscioli), con una ricetta suggerita da Gaetano Alia. Nella sfida della vongola hanno fatto a meno della pasta e hanno (con)vinto.

Ma partiamo con ordine e proprio dalla regina della giornata: la vongola, in questo caso del Canale di S. Anastasia pescata a mano e rigorosamente verace con due corne che sono due proboscidi belle separate. Massimiliano Sepe ne ha procurate il quantitativo giusto per i tre piatti della disfida (che ha fatto seguito all’appuntamento della matriciana) e qualche accessorio.

Poi c’erano anche le alici e Massimiliano ha preparato un gustoso appetizer: pane e pomodoro con le sarde.

Questo mentre le due calabresi di Castrovillari affettavano pane di Cerchiara, pulivano vajane (ovvero fagiolini) e accudivano un bambinello di soppressata capocollo che ha chiuso quella che doveva essere una degustazione diventata una maratona.

Apro e chiudo la parentesi enoica sottolineando solo che tra Massimo Roscia, scrittore e coordinatore delle guide Turismo Culturale, e Nico aka Tenente Drogo non è mancata la direzione per la stappatura delle (numerose) bottiglie.

Tra una cucciata di mostarda di peperoni e un rinforzato di sarde, Massimiliano Sepe ha fatto assaggiare uno dei suoi brodetti speziati di vongole. Bello intenso con lo zenzero e l’alloro (qui la ricetta).

Le fanciulle hanno avuto l’onore della prima portata e hanno stupito da subito. Piatto fresco (qui la ricetta), divertente con una bella punta di piccante che accompagna e non sovrasta. Il pane di Cerchiara leggermente tostato è stato l’accompagnamento ideale.

Nabil è andato sul tradizionale con uno spaghettone Benedetto Cavalieri mantecato alla perfezione e il tocco modernista del carbone vegetale.

Nel verdetto finale, ha scontato solo l’eccessiva sapidità che ha penalizzato anche gli spaghetti Verrigni utilizzati da Sepe per la sua pasta alle vongole con pesto di rucola spontanea e concassé di pomodoro.

Piatto fresco anche grazie al passaggio della rucola nel minipimer con olio e ghiaccio (qui la ricetta).

E che non complica la preparazione di un piatto che è un grande classico dell’estate.

Piatti bellissimi anche da vedere questi dei due chef che si sono associati per proseguire il pranzo.

Non è finita agli assaggi di vongole. Sono arrivate in soccorso dei commensali le melanzane barchettate che hanno preso il largo tra espressioni di giubilo.

E ci manteniamo in allenamento sugli stessi sapori con la Parmigiana Incendiaria in bicchierino di caffè. Un “passatempo” gustoso.

E poi il pezzo forte: Abboti agli scampi, ovvero una divagazione gastronomica con Maurizio Paparello che significa prendere gli scampi di Terracina e avvolgerli nei budelli dell’agnello da latte.

E vedere in quanti nanosecondi finiscono tutti i piatti preparati (compresa la riserva).

Ci saremmo potuti arrendere a questo punto, ma le sarde di Sperlonga passate sulla griglia per essere tuffate in un pinzimonio classico o in una salsa di pesche.

Tra i due voterei la pesca per l’effetto dolce che stempera il croccante sapido delle sarde.

Non ci sta la Strana Coppia a lasciare il campo senza un’ulteriore inno alla terra di Calabria. Il “postale” ha consegnato il giorno prima un capocollo, un pecorino e il caviale ossia le Sardicedde cu’ pipazzo di Torretta di Crucoli (lato ionico, dunque).

Insaccato da urlo prolungato, uno dei migliori assaggiati quest’anno.

Chiude per davvero il dolce di Massimiliano Sepe. Una ricotta con frutto della passione equilibrata e non stucchevole.

E troviamo anche il tempo di succhiare un po’ di more raccolte in mattinata dal cuoco di Fondi.

Troppo bello per non prevedere una reprise in versione invernale, suggeriscono i commensali. Deluderli sarebbe un peccato!

E restate sintonizzati su questo canale: la giornata è stata l’occasione per assaggiare queste ricette estive che vi illustreremo. A partire dalla vincitrice.

(clicca sull’icona per lo zoom. Sulla foto appaiono le frecce per scorrere la galleria)

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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