Enrico Bartolini ha già aperto a Milano il primo dei due nuovi ristoranti con Franco Aliberti in cucina.
Si chiama Vertigo ed è all’interno del nuovo albergo Milano Verticale UNA Esperienze. Siamo in Porta Nuova, dietro corso Como, sotto i grattacieli di piazza Gae Aulenti.
Vi abbiamo detto della collaborazione di Enrico Bartolini, pluristellato Michelin (9 stelle in tutto), con Milano Verticale qualche mese fa.
La collaborazione prevede l’apertura di un altro ristorante fine dining, Anima. E vede in tavola la cucina etica e sostenibile di Franco Aliberti, reduce dall’esperienza dei Tre Cristi, conclusasi inaspettatamente all’inizio del 2020.
Ma è con Anima che Enrico Bartolini potrebbe puntare alla decima stella Michelin.
“Sono orgoglioso di poter aprire un nuovo ristorante a Milano e in una zona straordinaria e vivace insieme a Franco Aliberti,” spiega Bartolini. Franco Aliberti “è la mente del menu e porterà la sua visione sostenibile in una città che è molto attenta a questo tema, ma anche alla qualità dei servizi e al lusso.”
Due ristoranti, quindi – anzi, tre.
Vertigo infatti si divide in Osteria Contemporanea e Urban Garden Bar, con un’offerta che copre l’intera giornata.
Invece, Anima, ristorante fine dining, sarà aperto solo la sera.
“Gestire realtà differenti,” osserva Franco Aliberti, “consente di sfruttare appieno la materia prima, nel senso che nulla andrà sprecato, ma ogni ingrediente verrà valorizzato al 100%.”
Il nuovissimo hotel 4* Superior Milano Verticale del Gruppo UNA si trova tra via De Cristoforis e via Rosales, nel distretto Porta Nuova – Garibaldi – Corso Como.
Il ristorante fine dining Anima con Franco Aliberti
Solo dieci tavoli, come in tutti i ristoranti gourmet di Bartolini, per Anima, che troverà ispirazione anche dall’atmosfera elegante e raffinata della sala. Arredata dallo Studio Vudafieri Saverino, firma di design di molte aperture interessanti.
“Sono grandi professionisti,” commenta Bartolini. “Hanno dato una forte personalità a questo luogo ispirandosi alla Milano del secondo Novecento, quella di Giò Ponti. Questa milanesità dal mio punto di vista emerge in modo molto moderno. Di conseguenza anche i contenuti della cucina che ho condiviso con Franco lo saranno.”
La sala comprende due salette private. una da sei posti adiacente alla cantina a vista, e una da otto posti con vista sulla zona Garibaldi.
A fare gli onori di casa, Davide Franco, mentre la gestione della cantina è affidata al sommelier Giacomo Morlacchi.
La cucina di Franco Aliberti
La parola d’ordine di Franco Aliberti è “sostenibilità”. In tavola, con la ricerca accurata degli ingredienti; ma anche in cucina, dove sarà affiancato dalla sua brigata storica (e perciò sostenibile e anti-spreco).
“Questo progetto è una bellissima opportunità perché mi permette di lavorare con Enrico Bartolini e il suo team. In più, qui ho portato con me tutta la brigata che mi segue da tempo. La filosofia è quella che mi contraddistingue da sempre ed è legata alla sostenibilità, non solo degli ingredienti, ma anche della filiera. Quindi la scelta sarà molto mirata e ricadrà su piccoli produttori che lavorano facendo attenzione all’ambiente e al benessere animale. Seguiremo la stagionalità degli ortaggi e della frutta, ma anche dei pesci e di alcune tipologie di carni. E cercheremo sempre di più di condividere questo messaggio con i nostri ospiti”, spiega Franco Aliberti.
“La linea di cucina è pensata per evitare sprechi e contenere i consumi,” continua Franco Aliberti. Da qui la scelta, in accordo con Bartolini, di utilizzare “un tipo di cottura sostenibile che purtroppo sta sparendo: la cottura alla brace. È stata disegnata e prodotta per noi, su nostro progetto, una griglia con una speciale cappa ad acqua che eviterà la dispersione di fuliggine. Tutta la parte dedicata alle tecnologie delle cucine è stata pensata e realizzata con un occhio molto attento al consumo energetico.”
Nel menu di Anima al momento sono previsti due diversi percorsi di degustazione.
- “Aliberti 2021”, in sette passaggi: 150 €, con la possibilità di optare anche per tre o quattro portate alla carta, rispettivamente a 90 e 110 €.
- “In Italia”, in sei passaggi: 125 €.
I piatti classici all’Osteria Contemporanea
Aperta a pranzo e cena, Vertigo Osteria Contemporanea serve sia gli ospiti dell’hotel, per i quali preparerà anche le colazioni, che gli esterni. Si potrà inoltre usufruire dell’ampio dehors sia per la pausa pranzo che per il brunch della domenica.
In carta, i piatti iconici della tradizione italiana. Si potranno scegliere piatti come la parmigiana di melanzane, la pasta fresca all’amatriciana, gli spaghetti alle vongole, il riso al salto. Non mancheranno la tartare di fassona e i mondeghili, oltre a una piccola proposta di focacce e pizze gourmet e dolci fatti in casa.
Il tutto sottoposto alla revisione in chiave contemporanea di Franco Aliberti, che porterà in cucina la sua attenzione alla sostenibilità, al recupero e all’eticità. Il menu cambierà frequente, in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità degli ingredienti.
Mixology e cibo al Vertigo Urban Garden Bar
Un Bar con Urban Garden, in una zona fra le più frequentate e di Milano, ha tutte le caratteristiche per diventare un locale di successo.
La zona prato, attrezzata con divani, coffee table, ombrelloni e comode sedute, è l’ideale per sorseggiare un aperitivo o un drink dopo cena. Il tutto accompagnato, un paio di sere alla settimana, da un dj-set discreto e raffinato in sottofondo.
La carta dei cocktail è stata creata con la consulenza di Mattia Pastori. Grandi classici della mixology e proposte inedite, e una pregiata selezione di champagne e vini italiani. Al banco, Luca Ardito.
A curare il food pairing sarà la cucina di Vertigo Osteria Contemporanea di Franco Aliberti. La scelta prevede ad esempio grandi salumi nazionali, ostriche e caviale, rigorosamente italiani, calamaretti fritti, l’immancabile pane burro e acciughe.
Anima e Vertigo. Milano Verticale di UNA Esperienze. Via Carlo de Cristoforis, 6. Milano. Tel. +39 02 62278501 (ristoranti).
[Immagini: Marco Poderi, Santi Caleca]
