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Pizzerie
2 Ottobre 2025 Aggiornato il 2 Ottobre 2025 alle ore 18:48

Campionato della Pizza 2025: I Masanielli F. Martucci – I Fontana

Chi vince la sesta gara degli Ottavi del Campionato della Pizza 2025 tra I Masanielli di Francesco Martucci e I Fontana di Pietro Fontana
Campionato della Pizza 2025: I Masanielli F. Martucci – I Fontana

Caserta chiama, il Vesuviano risponde. Per il sesto turno degli Ottavi di Finale del Campionato della Pizza 2025, il confronto è di quelli da cerchiare in rosso: Francesco Martucci de I Masanielli contro Pietro Fontana de I Fontana Pizzeria.

Per Francesco Martucci vale il detto “una parola è troppa, due sono poche”. L’Imperatore della pizza moderna, il rivoluzionario del gusto, l’artigiano visionario che ha trasformato il piatto popolare per antonomasia in una creazione d’alta cucina. Con la sua I Masanielli, a due passi dalla Reggia di Caserta, ha scalato ogni classifica e conquistato premi e riconoscimenti da parte di critici e appassionati. Medaglia d’argento al Campionato 2024, si è guadagnato di diritto un posto negli Ottavi del 2025. Colui che compone, scompone e ricompone la materia come un domatore adamantino ha conquistato la vetta dei Pizza Awards: Miglior Pizzaiolo 2025. Votato (anche) dai giudici di questo Campionato.

Pietro Fontana, dal canto suo, è tra i pizzaioli più in forma del momento. A Somma Vesuviana, la sua I Fontana vive una fase di crescita esponenziale. Nuove idee, combinazioni audaci e una tecnica sopraffina che si esprime in impasti versatili, vanitosi, con cotture maniacali. Durante la fase di qualificazione, Pietro ha raccolto 762 punti (equivalenti a un solido 8,5 in pagella), piazzandosi decimo nella classifica provvisoria. Per lui, il premio più recente è quello della Pizza in Pala consegnatogli per il Contemporanea Day a Tutto Pizza 2025.

Le regole della sfida Martucci – Fontana

Chi scrive, uno dei tre giudici chiamati a rapporto per la sfida, ha imparato una lezione fondamentale: nel Campionato della Pizza non esistono Davide, né Golia. Solo il campo – o meglio, la combo bancone/forno – decide. Il claim “Tutto può succedere” resta sempre dietro l’angolo.

Esiste però la solita liturgia: due pizze obbligatorie (Marinara e Fritta) sia per Martucci che per Fontana, e una a scelta – del pizzaiolo o della sala. Punteggio massimo: 900 punti per pizzeria.

Che vinca la triade più bella, armonica, profumosa e buona.

Le pizze di Francesco Martucci nella sfida agli Ottavi contro I Fontana Pizzeria

Si parte da Caserta. L’attesa è brevissima, il servizio di prenotazione funziona puntuale. In quei pochi minuti che scorrono, lo sguardo si perde nel quadro all’ingresso: pecore, tante pecore bianche. Una sola nera. Scura, buia, come la nuova sala. Dove la notte si mescola col giorno, e lo spazio perde le sue coordinate.

Francesco Martucci accende l’ordine e batte il calcio d’inizio.

1. La pizza Stramarinara di Francesco Martucci

la pizza Stramarinara di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

Antico Pomodoro di Napoli in doppia consistenza, origano, aglio, evo.

Qualcuno qui si aspettava la Futuro? Martucci spiazza con un passato prossimo.

L’esordio è Stra Marinara: tutti i requisiti dell’old school, intrisi di divertissement rubati alla cucina d’autore. Spoiler: il manico sarà una costante. Come l’esaltazione assoluta della componente olfattiva.

la pizza Stramarinara di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

Questa Marinara urla profumo. Compasso e colori vivi. Freschezza, acidità prorompente e una tendenza dolce data dalla doppia consistenza dell’Antico Pomodoro di Napoli. Pelato e fresco, quest’ultimo arrostito con caramello. Una nota amaricante che eleva il resto delle aromaticità. Effluvi di origano e aglio persistenti, come la buona untuosità dell’olio.

La base brilla e scompiglia. Sapore che lega. Una cottura leggermente prolungata vira la trama dal biondo chiaro al biondo scuro, regalando una tenacità atipica per questo impasto, ma perfetta per la rusticità del topping. Vanità atavica fuori menu. Manifesto di precisione.

2. La pizza Tonno e Papaccella

la pizza Tonno e Papaccella di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

Pizza a tre temperature: vapore 100 °C, fritta 180 °C, forno 400 °C. Fiordilatte, papaccella salta con capperi e olive, stracchino di bufala, ventresca di tonno rosso, menta, papaccella a crudo.

Per la tipologia fritta, Martucci lancia la sua collaudata base tre cotture. Pulita, nitida, psichedelica nella sua anima profonda. Asciugatura intelligente e crunch educato. Al morso il sound sa di grano e il topping è pura anteprima. Visione frastornata ma la rotta mediterranea parte profumosa e arriva carica di voce.

la pizza Tonno e Papaccella di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

Fiordilatte docile alla base. Fa da sipario alla prima incursione: papaccella saltata, dolce, quasi fruttata, che si lascia esaltare dalla sapidità accesa di capperi e olive. Un’intesa pulsante, un botta e risposta aromatico con la ventresca di tonno rosso selvatico di Gibilterra. Scottata al cannello, si sveste burrosa e di umami. Assestamenti di equilibrio grazie alla morbidezza spalmata dello stracchino di bufala, grasso nobile che tutto abbraccia. Poi una infinità di pause e momenti di appoggio. Punti luci di Sale di Maldon, scaglie friabili che scrocchiano in frammenti di iodio puro. Mentuccia a rinfrescare. Infine, la papaccella a crudo, il gusto sfacciato: croccante, vegetale, ancora viva.

Una pizza complessa dal lessico tutto palatale: dolcezza, sapidità, grassezza, freschezza. Tutto convive. Consistenze, nuances e temperature. Nulla si nasconde. Tutto si mostra. Modernità.

3. La pizza Sette Consistenze di Cipolla con ostrica

la pizza Sette Consistenze di Cipolla con Ostrica di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

Pizza a tre temperature: vapore 100 °C, fritta 180 °C, forno 400 °C. Cipolla in crema, fermentata, croccante, bruciata, maionese di cipolla (senza uova, con latte di soia), gel di cipolla, confettura di cipolla, fiordilatte e granita di ostriche.

Sempre su base vapore-fritta-forno, la proposta a mano libera vive di un must della casa, accogliendo un’intrigante new entry. La “Sette Consistenze di Cipolla”, che fino a poco fa parlava in termini assoluti, si apre ora all’abbraccio dell’accoglienza, lasciando entrare un ingrediente diverso, spiazzante, ben accetto fin dal profumo.

La trama visiva resta pressoché immutata. Il celebre bulbo si trasla dal solito atelier: sette vesti per sette sorelle. Crema vellutata, dolce e avvolgente; fermentata profonda che apre spiragli terrosi e umami. La parte croccante spezza il ritmo, quella bruciata corregge decisa, con gradienti fumé. Si intreccia la maionese di cipolla, leggera e senza uova, carezza sottile nutrita da latte di soia. Poi arriva il gel, caramella di cristallo di pura essenza; infine, la confettura, dolcezza rotonda che scivola lenta.

la pizza Sette Consistenze di Cipolla con Ostrica di Francesco Martucci nella sfida con Pietro Fontana al Campionato della Pizza 2025

E voilà, il respiro del mare. Granita di ostriche che irrompe salmastra, vibrante col suo umami gelido a sussultare. Una pizza dove povertà e ricchezza, terra e mare, consistenze e contrasti convivono, si rincorrono senza ferirsi.
La base, ormai celebre, continua il suo dovere senza timidezza. La cipolla si fa regina del mare, si lascia trasportare dal suo eco intenso, persistente. Let it be.

È una prova audace e superlativa quella di Francesco Martucci in questa sfida con Fontana: fuori da ogni comfort, gioca e dà spettacolo, come maestro profetico di ciò che la pizza può addossarsi sulle spalle.

Le pizze di Pietro Fontana nella sfida agli Ottavi contro I Masanielli di Francesco

Secondo tempo a Somma Vesuviana (NA). Ad accoglierci c’è Melania, compagna di lavoro e di vita di Pietro, playmaker di sala e allenatore dei fritti. Lo scugnizzo vesuviano è col capo chino nel suo habitat naturale a modellare le sue creature tra equilibrio delicato ed esuberanza. La stessa, autentica, di quando ci chiede riguardo il da farsi.

1. La Marinara di Pietro

la pizza Marinara a ruota di carro  di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Pizza stesura a ruota di carro. Pomodoro San Marzano, olive itrane, capperi di Salina, acciughe di Cetara, origano del Monte Somma, pesto di aglio orsino, evo.

44 centimetri di diametro. La prima in passerella gioca con le dimensioni, ma anche la bellezza non è da meno. Immensa e profumata. Il panetto da 180 grammi sfoggia una cottura magistrale, lasciando il bordo croccantino e l’intera superficie con una piacevole elasticità al morso. Zero effetto biscotto, ça va sans dire.

la pizza Marinara a ruota di carro  di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Gli ingredienti sono tutti coerenti e distribuiti con minuzia. Misura e qualità. L’acidità e la tendenza dolce del pomodoro — in doppia consistenza — sono gioviali, le aromaticità intense, perfetto il dosaggio del pesto d’aglio e dell’olio. Qualità delle olive indiscussa. Acciughe e capperi spingono audaci, la nota che non mette d’accordo tutti i palati, ma il morso sintetizza in pieno ciò che si chiede a una Marinara verace.

Ascoltate puristi, il basilico è solo un plus. Extra-large ed extra-fine, con una simbiosi evocativa tra topping e impasto.

2. La pizza Lucana

la pizza in pala Lucana di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Pizza in pala. Toma blue di jersey fumé, provola, cardoncelli al burro, salsiccia secca di Cancellara.

La scelta a mano libera arriva in anticipo rispetto alla scaletta di scena. Pizza in pala, che da queste parti è tonda. Un vero trattato, se viriamo sui tecnicismi. Impatto croccante, con fondo asciutto, ben cotto e mai molliccio. Interno arioso, ben sviluppato, con alveoli visibili. Al morso, zero resistenze: passo etereo, fragranza tostata e una mollica leggermente elastica.

la pizza in pala Lucana di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Dopo la classe di cotanta struttura, la ruspanza di un topping davvero luculliano. La provola filante, adornata di basilico, fa da lenzuolo che lascia giusto intravedere i cardoncelli, tagliati grossolani. Sono umami delicato dalla masticazione compita.

La Toma blue di Jersey fumé, con i suoi spunti animali e punte erborinate, si fonde alla provola in un abbraccio affumicato, quasi cremoso.

La costante che fende la tendenza dolce è l’abbondanza di rondelle larghe di salsiccia secca di Cancellara: intensa, sapida, piccantina, il fil rouge che aggiunge brio in un colpo secco.

Una pala che parla con accento lucano, rustica, piena e rotonda, con un crescendo che parte vellutato e chiude con decisione. L’impasto applaude il condimento, e viceversa.

3. La pizza Frittata di cipolle

la pizza Frittata di cipolle vapore, fritta, al forno di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Pizza al vapore, fritta e al forno. Uova strapazzate con cipolla dorata di Montoro, crema di cipolla Giarratana, pecorino di Amatrice e pepe di Sichuan.

La proposta fritta di Pietro Fontana vira sulle tre cotture. Una new entry che guarda avanti, un’anteprima assoluta del menù che sarà – e intanto debutta sotto i riflettori del Campionato della Pizza.

L’impatto è subito olfattivo: un profumo inebriante, caldo, quasi domestico. Ma prima di arrivare al topping, la base merita menzione. Esterno friabile e croccante, interno umido, soffice e vaporoso, un bel contrasto tra crosta e mollica. Masticazione sicuramente più “grassa”, ma molto appagante.

la pizza Frittata di cipolle vapore, fritta, al forno di Pietro Fontana nella sfida con Francesco Martucci al Campionato della Pizza 2025

Sopra, un’ode destrutturata alla frittata di cipolle. Toni gialli e marroni, non emozionali. Le uova si fanno strapazzate. Aspetto pratico: la consistenza del topping risulta poco funzionale, tende a scivolare via dalla fetta con frequenza.

Ma al palato, l’obiettivo è raggiunto. La cipolla dorata di Montoro cruncha e si mescola alla sofficità rotonda delle uova. Tendenza dolce che incontra tendenza dolce, cremosa in questo caso, della Giarratana, delicata e suadente. Il pecorino di Amatrice entra deciso, a ravvivare e spezzare. Infine, il pepe di Sichuan: un finale vibrante, speziato, che persiste con ardore. Una composizione che risulta coerente con l’idea, proiettata più in percorso di degustazione.  Un esercizio di stile che celebra la cucina popolare.

Un plauso a Pietro Fontana, pizzaiolo verace, che anche in questa sfida con Martucci dimostra personalità e una chiara volontà di sperimentare, portando nel piatto non solo tecnica ma anche pensiero. Una crescita continua e una base solida – letteralmente e simbolicamente – su cui sviluppare una narrazione personale.

I voti e chi vince la sfida tra I Masanielli di Francesco Martucci e I Fontana di Pietro Fontana

Campionato della Pizza 2025 Ottavi di Finale: I Masanielli di Francesco Martucci vince con I Fontana

Le 3 pizze di Francesco Martucci della pizzeria I Masanielli di Caserta totalizzano 841 punti.

Invece, le 3 pizze di Pietro Fontana della pizzeria I Fontana a Somma Vesuviana totalizzano 759 punti.

Passa dunque il turno la pizzeria I Masanielli di Francesco Martucci che nei Quarti di Finale incontrerà la vincitrice tra Decimo Scalo e Il Segreto di Pulcinella.

[Al tavolo di giuria: Manuela Chiarolanza, Alberto Colella, Laura Dal Sacco]

Gli Ottavi di Finale

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