Pizzerie chiuse a Milano che non vedrete più a settembre

Una nuova puntata della saga dei locali chiusi a Milano in questo 2025: è la volta delle pizzerie. Vi abbiamo da poco parlato delle pasticcerie chiuse, e dei ristoranti e locali che hanno abbassato la serranda. Elenchi sempre provvisori, suscettibili di aggiornamenti.
La buona notizia è che le pizzerie che chiudono sono poche se raffrontate a quelle che aprono. Il settore della pizza e delle pizzerie è in pieno fermento e non solo a Milano. C’è una bella competizione a tutto vantaggio dei consumatori e degli appassionati che hanno ampie possibilità di scelta.
Non mancano ovviamente le polemiche che qui su Scatti di Gusto vi raccontiamo con notizie e con i pezzi satirici del Guardiano del Gusto. E voglio partecipare anche io al dissing di 50 Top Pizza dopo il caso Fritturista che non frigge.
Prima di iniziare la rassegna, citiamo un paio di altre pizzerie “storiche”: La Sibilla, in via Mercato, chiusura del 2022, e Cerro Ardente, in viale Montenero, chiusa questa primavera.
1. Chiusura per 300 Gradi?

A Milano la pizzeria 300 Gradi che figura tra le Pizzerie Eccellenti non sembra dare segni di vita. Ohibò, hanno messo in classifica una pizzeria chiusa? L’ultima recensione in ordine di data su The Fork risale al 25 giugno.
Google la dà per chiusa definitivamente e al telefono non risponde nessuno. Serranda abbassata ma siamo pure in periodo di vacanze estive. Tra qualche giorno dovremmo sapere.


Forse riconoscerete l’indirizzo della pizzeria 300 Gradi in via Faruffini a Milano, in zona De Angeli. È lo stesso di Varrone Pizza, la pizzeria aperta da Massimo Minutelli a inizio 2024. La nuova insegna, 300 Gradi, aveva ereditato da Varrone arredamento e tutto quanto. E a quanto pare lo stesso destino di vita breve.

Avranno avuto tempo gli ispettori di 50 Top Pizza di segnalarne l’eventuale chiusura? Nella loro scheda indicano che la proprietà del locale fosse ancora del patron Massimo Minutelli. Che a Milano possiede anche il ristorante di carne Varrone (presente anche a Pietrasanta), mentre a Lucca c’è un’altra pizzeria Varrone Pizza.
2. Capperi che pizza!: chiuso il locale in Santa Maria del Suffragio

La pizzeria Capperi che pizza! in piazza Santa Maria del Suffragio (a poche decine di metri da un’altra chiusura importante a Milano, quella della pasticceria Gelsomina), ha chiuso. Nonostante fosse sempre piuttosto frequentata.

Al suo posto, sono già in corso i lavori per l’ampliamento di Pibä Milano, locale di ispirazione argentina che attualmente si trova fra l’ex-Gelsomina e appunto l’ex-Capperi che pizza. Le due vetrine originarie si moltiplicano, per un locale di grande successo, almeno a giudicare dalla folla che lo riempie. E che occupa anche i tavolini disposti sul giardino della piazza, e le panchine, armata di cocktail e pinchos.
3. Chiuso anche Mascalzone, già pizzeria Don Tano, e prima ancora Dry Milano

Qui una volta c’era Dry Milano, la seconda sede della pizzeria di via Solferino, chiusa da tempo. Il locale (grande ed elegante) aveva cambiato insegna, diventando Don Tano by Datterino, chiuso a sua volta nel 2023. Recente l’apertura di un terzo locale, Mascalzone (sempre by Don Tano), ristorante e pizzeria – malauguratamente chiuso anch’esso
Meno male che è rimasta la saracinesca, con un ritratto enorme di Lupin III (protagonista “mascalzone” del manga omonimo di Monkey Punch).
4. Chiusa Vurria Isola in via Borsieri

Al posto di Vurria Isola aprirà Futura, la pizzeria di Luca Pezzetta.
Resta aperta la sede di via Moscova, aperta nel 2019, che vantava come particolarità la presenza dell’aloe nell’impasto. Che era anche una bella idea, e la pizza non era male. Tuttavia, nel menu attualmente online non c’è traccia di aloe, né nell’impasto né altrove. Non sappiamo per quale motivo sia scomparso, e nemmeno se venga proposto al momento dell’ordine. Ma registriamo anche una messa al bando dell’aloe (presente nell’integratori alimentari) da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che potrebbe aver influenzato il menù.
Pizzerie che hanno chiuso a Milano nel 2024

Diverse pizzerie di Milano hanno chiuso anche nel 2024. Ne avevamo già parlato negli articoli dedicati alla chiusure di ristoranti e pizzerie, qui facciamo un breve sunto.
1. Chiusa la pizzeria Johnny Takeuè in Porta Romana
Ha chiuso la sede di Johnny Take Uè in viale Regina Margherita, in zona Porta Romana, pizzeria ristorante, regno della pizza a portafoglio a Milano (al suo posto ora c’è Annarè Pizza). È in ferie estive invece la sede di viale Bligny che riapre il 5 settembre.
Johnny Takeuè (“take away” alla napoletana) nasce come apecar ed è entrato nelle nostre classifiche del 2016 e del 2018.
2. Pizzikotto è diventato Popeyes

La pizzeria Pizzikotto in via De Amicis 25 a Milano ha chiuso; al suo posto, il pollo fritto di Popeyes.
3. Chiusa anche la pizzeria catanese Sazi e Sani

Veniva da Catania, la pizzeria Sazi e Sani, aperta in fondo a via Nirone a Milano. Peccato: il progetto di Giovanni Zuccatello, portare a Milano i prodotti della sua Sicilia, era interessante.
4. La Taverna e L’Altra Taverna in Porta Vittoria

Chiuse entrambe le pizzerie, stessa proprietà, ma una ha riaperto. La pizzeria di via Anzani, La Taverna, ha riaperto con l’insegna L’Altra Taverna. Mentre al posto di L’Altra Taverna in via Cadore ha aperto Angioletto Tramontano con la sua O’ Sarracino e le pizze a ruota di carro.
Pizzerie chiuse a Milano nel 2023
Vedendo le nuove pizzerie aperte a Milano, mi sono chiesto – e quelle chiuse? Prendiamo il caso di Don Tano: ha aperto al posto di Dry Milano, in viale Vittorio Veneto, chiusa già dai tempi della pandemia. Vuoi vedere, ho pensato, che la pandemia ha provocato la chiusura anche di altre pizzerie?
Così, ho dato un’occhiata alle nostre classifiche delle migliori pizzerie di Milano, e ho iniziato a cercare quali di queste erano ancora aperte – e quante invece hanno chiuso.
Premessa: non è un’inchiesta vera e propria, non ho spulciato l’annuario delle pizzerie di Milano, e ho incluso alcuni locali già chiusi da qualche anno e di cui avevamo già parlato. Ma la maggior parte sono chiusure avvenute fra pandemia e post-pandemia.
Vediamo allora i risultati di questa mini-indagine. Abbiamo elencato le pizzerie in ordine alfabetico.
Pizzerie chiuse a Milano

Ricordate le nostre classifiche delle migliori pizzerie di Milano? Sono uscite nel 2018 (La classifica delle migliori e delle peggiori pizzerie di Milano) e nel 2019 (Le 30 migliori pizzerie di Milano).
1. Ambaradan, pizzeria chiusa in zona Sempione

La pizzeria Ambaradan di Paolo Polli in via Castelvetro (zona Sempione) a Milano ha chiuso – gli ultimi post sui social risalgono a maggio 2022. Inutile dire che la crisi ha avuto origine con il Covid-19.
Peccato, perché le pizze erano buone, le birre pure (Polli ha avuto anche una serie di birrerie in città con il brand BQ). A sostenere il tutto, una serie di idee e iniziative originali, a partire dal nome. Ambaradàn infatti significa baraonda, situazione confusa, e deriva dalla battaglia di Amba Aradan, combattuta durante la guerra d’Etiopia.
Altra idea originale: il cliente poteva votare la pizza mediante una palettina con il nome della pizza, su cui segnare il proprio giudizio. Alla cassa il giudizio (Migliorabile, Buono, Ottimo) si traduceva in un prezzo diversificato. Fra il Migliorabile e l’Ottimo passavano un paio di euro.
Il nome completo della pizzeria, aperta a inizio 2018, e ora chiusa, era Ambaradan Milano. Pizza, Birra Artigianale, Cocktail.
2. Anema e Cozze in Solari è diventata Capuano’s

Anema e Cozze, pizzeria in zona Solari a Milano, ha cambiato insegna ed è diventata Capuano’s. Il bravo pizzaiolo napoletano Luigi Capuano, già resident qui in via Orseolo, ha rilevato il locale, appartenente al gruppo Sebeto (Rossopomodoro), raddoppiando le insegne con il suo nome in città. Il primo Capuano’s apre nel 2017.
Un’altra pizzeria Anema e Cozze, quella di via Palermo, aveva già chiuso per lasciare il posto alla Pizzeria Popolare.
3. Chiuse anche le pizzerie Briscola

Ne avevamo già parlato, in realtà, ma ci piace ricordare Briscola in questa rassegna – triste, ma il ricordo è sorridente. Nata nel per iniziativa del gruppo Foodation, aveva subito riscosso un buon successo, boccato però dalla pandemia.
Briscola, con le sue pizzette, era stato uno dei primi locali a introdurre l’idea della condivisione.
4. Cenerè in cenere

Possiamo dire che la breve vita di Cenerè sia finita in cenere… Brutta battuta, lo so, scusatemi.
Ristorante e pizzeria a Milano, in zona Cadorna, Cenerè ha chiuso già da qualche anno. Al suo posto, se non sbaglio, un ristorante di carne, Beef Club.
Era sì un bel ristorante (in cucina, da ultimo, Gabriele Faggionato, ex-Cracco), ma lo avevamo apprezzato in particolare per le sue pizze.
5. La storica pizzeria Da Marino chiusa – al suo posto, Briscola e poi Lievità

Questa pizzeria, da Marino, chiusa davvero da molti anni, era un’istituzione per Milano. Faceva parte di quell’ondata di pizzerie toscane al trancio (insegna emblematica Spontini) aperte in città attorno agli anni Cinquanta. Al suo posto si sono susseguiti un (ottimo) ristorante cinese, Briscola, e poi Lievità.
6. Daniele: la pizzeria napoletana che non mi è proprio piaciuta

Difficile trovare una pizza che non mi piaccia – si salva sempre qualcosa, il cornicione l’impasto il fiordilatte. Da Daniele, in Porta Genova, non mi è piaciuto niente. Ma sia ben chiaro – mi dispiace che non ci sia più.
7. Dry Milano Vittorio Veneto diventa Don Tano

Lo abbiamo detto sopra: chiusa durante la pandemia, Dry Milano in Vittorio Veneto era la seconda pizzeria del gruppo (prima sede in via Solferino). Al suo posto, da poche settimane, Don Tano.
Anche qui, come in Solferino, si puntava molto sull’abbinamento pizza-cocktail.
8. Eccellenze Campane in via Cusani

Il grande ristorante con pizzeria caffè ed emporio Eccellenze Campane, inaugurato nel 2017 alla presenza del cardinale Sepe, ha avuto una vita relativamente breve. Aveva preso il posto di Claudio, famosa pescheria milanese (una nuova sede, ora chiusa); al suo posto ha aperto un locale della catena Obicà.
9. Eccellenze della Costiera e Grani Antichi

Eccellenze della Costiera si segnalava per essere un bel locale, elegante, grande e moderno, in corso Europa. Non lo ricordo particolarmente frequentato. In precedenza aveva aperto con il nome di Giuseppe Vesi, pizzaiolo gourmet, peraltro duramente colpito dalla pandemia.
Adesso al posto della pizzeria chiusa c’è il nuovo ristorante di Cristiano Tomei a Milano, Corteccia. Aperto a inizio anno, ha (già) chiuso per lavori di ristrutturazione durante l’estate.
10. Cocciuto la pizzeria in Procaccini a Milano è chiusa

La pizzeria Cocciuto in via Procaccini è chiusa. Apertura relativamente recente, era la quarta insegna del gruppo in città. In realtà si dice anche che sia chiusa per lavori.
Comunque, una nuova pizzeria Cocciuto ha appena aperto in via Turati.
11. Chiusa anche la pizzeria di Giuseppe Vesi a Milano Isola

La spedizione a Milano di Giuseppe Vesi non è stata molto fortunata: la sua pizzeria all’Isola, in via Ugo Bassi, ha chiuso. Il “pizzaiolo gourmet” peraltro è stato duramente colpito dalla pandemia.
12. La chiusura di IGPizza: un vero peccato

Mi piaceva molto, la pizzeria IGPizza in via Brunelleschi a Milano, e molto mi dispiace saperla chiusa.
Col beneficio del dubbio… Come spesso accade, i locali chiusi abbandonano le pagine social al loro destino di triste testimonianza, lasciando l’ultimo post lì sospeso. Si sfogliano Facebook, Instagram – poi si vede che il dominio è in vendita. Per trovare la conferma definitiva della chiusura, si ricorre al buon vecchio TripAdvisor – che, in questo caso, la segnala come aperta. Al telefono, un messaggio: l’utente non è abilitato a ricevere chiamate. Ma se, per scrupolo, si cerca su Google – ecco la conferma (?) della chiusura.
13. La pizzeria Marì ha chiuso, è subentrata Lievità e ha chiuso

Allora – è quasi un lavoro di archeologia industriale. Qui in via Settala c’era Orobianco – che ha provato ad aprire anche, senza successo, in Paolo Sarpi. Quindi è stata la volta di Marì, di Ciccio Filippelli, ex Marghe, che aveva lasciato per aprire Re di Denari a Salerno, pe tornare appunto a Milano con Marì. Chiusa Marì, Ciccio ha lasciato Milano per tornare a casa, a Rende, e aprire la sua pizzeria, Duodecim Pizza. Intanto i locali di Porta Venezia a Milano sono andati a Lievità – ma anche questa pizzeria ha chiuso.
14. PIE Pizza Italiana Espressa chiusa a Citylife e in Duomo

Le pizze di PIE erano buone. Ho assaggiato sia quelle della pizzeria a Citylife, che quelle in Duomo – ora chiuse entrambe. Ma la chiusura riguarda proprio l’azienda PIE Pizza Italiana Espressa – e quindi hanno chiuso anche le pizzerie dei centri commerciali (Bicocca ecc.).
15. Al posto del Pomodorino di via Morosini ora c’è Ciro Cascella

Una pizzeria chiusa – Il Pomodorino – a cui subentra una nuova pizzeria – Ciro Cascella. Siamo in via Morosini, a Porta Vittoria. Il Pomodorino era uno dei locali della catena omonima. Ciro Cascella è invece una nuova realtà, salita a Milano nei mesi scorsi con un immediato successo di pubblico (1200 pizze distribuite la sera dell’inaugurazione).
16. Pummà chiusa, Beniamino Bilali ora sta a Lisbona

Paneolio Portugal: è il nome della pizzeria portoghese di Bilali, che aveva aperto Pummà in via Caminadella nel 2017 (in precedenza Pummà aveva aperto anche a Bologna, Milano Marittima, Ibiza). Dopo aver chiuso la pizzeria di Milano, Bilali ha lavorato in Europa (anche in Norvegia) per poi approdare a Lisbona.
Personaggio e pizzaiolo interessante, Bilali – di origini albanesi, ha avuto numerose esperienze prima di Pummà, lavorando in diversi locali.
17. SempliceMente niente di che, quindi chiusa?

Una pizza scarsa, quella delle pizzeria SempliceMente in Corso Colombo a Milano, ora chiusa; i locali sono occupati dal 142 Restaurant di Sandra Ciciriello.
Occupava una delle ultime posizioni nella nostra classifica delle migliori e peggiori pizzerie – la foto è un indizio…
18. Addio alla Taverna Gourmet

La filiale “gourmet” in via Maffei a Milano della pizzeria La Taverna, aperta ormai da trent’anni, ha chiuso anch’essa. Una pizza discreta, a parte qualche farcitura discutibile. Al suo posto, un’altra pizzeria: Modus di Paolo De Simone.
Anche per la Taverna Gourmet esiste ancora la pagina su Facebook. Come spesso accade, i locali chiusi abbandonano le pagine social al loro destino di triste testimonianza, lasciano l’ultimo post sospeso. Poi si vede che il dominio è in vendita.
19. Thursday Pizza: ora c’è la pasticceria di Stefano Casatti

Un angolino di Milano in zona Tortona (via Foppette), una piccola pizzeria, una buona pizza – eppure, Thursday Pizza è chiusa. Ma grazie al cielo è stata rimpiazzato da un’ottima pasticceria, quella di Stefano Casatti.
Peccato comunque, il progetto si presentava bene. “Siamo la prima pizzeria ad impatto zero: non produciamo CO2 perché usiamo solo energia da fonti rinnovabili ed attrezzature elettriche. Inoltre, grazie alla collaborazione con Eden Reforestation Projects, devolviamo parte del ricavato a favore della riforestazione!”
20. Stop anche a Triennale Social Pizza

La pizzeria aperta da Cristian Marasco all’interno del complesso della Triennale di Milano ha chiuso già da qualche anno. Il format – Triennale Social Pizza – era interessante, le pizze anche di più.