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10 vini da tartufo. Perché si può spendere 18 € dopo avere investito 250 € all’etto

venerdì, 25 Ottobre 2013 di

vino bianco e tartufo

Dopo aver speso 250 euro per un etto di tartufo bianco, lo abbiniamo a un vino rosso o a un vino bianco? Quanti dubbi causati dalla ricerca della bottiglia più brillante, irriverente o creativa. Le scuole di pensiero sono diverse e spesso la scelta ricade su vini importanti quasi a soddisfare la vanità dello sforzo economico.

Noi vi proponiamo 10 vini tra bianchi e rossi, italiani e francesi, alcuni quasi introvabili ed estremamente preziosi, altri, forse i più divertenti, speciali e ricchi di personalità. Che hanno il pregio di restare accessibili.

Le linee guida per la scelta del vino sono abbastanza semplici e comuni anche ai piatti con il tartufo. Ricordiamole.

Il vino deve avere un interessante naso e lasciare una bella scia di sapore – chiamatela lunghezza o persistenza,fa lo stesso.

Le caratteristiche salienti del vino dovranno seguire gli altri elementi che compongono il piatto.

I dieci vini da tartufo

  1. Corton Charlemagne Grand Cru Pierre-Yves Colin-Morey 2011
    Pierre-Yves è uno degli astri nascenti di Chassagne. Il Corton impressione per definizione, potenza e freschezza. Costoso ma possibile.
    Punteggio 94/100. Prezzo: 250 €.
  2. Meursault Domaine d’Auvenay Les Narvaux 2001
    A volte è bello giocare facile. Lo è sicuramente con questo Narvaux. Integro, ricco è un vino che può stordire per la sua raffinata e insieme potente lunghezza. Più atletico che muscolare. Raro e prezioso come pochi altri.
    Punteggio 93/100. Prezzo: 500 €.
  3.  Barolo Brunate Marcarini 2001
    Il Brunate 2001 di Marcarini è fine, sottile. Frutto definito e beva compulsiva. Un vino che sussurra con fermezza.
    Punteggio 91/100. Prezzo: 50 €.
  4.  Vosne Romanée 1er Cru Clos des Reas 2005 Michel Gros
    I Gros come i Colin non sono pochi, questo Monopole di Michel è fantastico. Innegabilmente ogni sorso di Vosne Romanée è caratterizzato dal inconfondibile garbo e dalla finezza.
    Punteggio 92/100. Prezzo: 150 €
  5. Volnay 1er Cru Les Mitans De Montille 2002
    Uno dei vini di cui ho il ricordo più nitido. Ogni sorso è un colpo velocissimo, sferrato con eleganza in punta di piedi. Leggiadro e dinamico, si tratta di un assoluto fuoriclasse per la sua progressione e lunghezza. Trovarne di altre bottiglie!?!
    Punteggio 95/100. Prezzo: 150 €
  6. Fiano Vigna della Congregazione Villa Diamante 2010
    Un Fiano di Montefredane ricco, concentrato dotato, tuttavia, di luminosa freschezza. I profumi sono intriganti e coinvolgenti in un susseguirsi continuo tra la solarità del Mediterraneo e l’austerità dell’Irpinia. Un abbinamento azzardato ma non forzato.
    Punteggio 90/100. Prezzo: 28 €
  7. Chardonnay Borgo del Tiglio 2009
    Schivo, taciturno ma anche solare e appagante. Uno dei bianchi italiani più longevi.
    Punteggio 87/100. Prezzo: 26 €
  8. Barbaresco Montestefano Rivella 2006
    Non sarà il primo Barbaresco che vi viene in mente ed è proprio per questo che lo segnaliamo. Il Montestefano ha una beva fine e coinvolgente. Il naso è sfaccettato, intenso. Bellissima la tensione gustativa.
    Punteggio 89/100. Prezzo: 38 €
  9. Rosso di Montalcino Poggio di Sotto 2006
    Un Rosso che vale il viaggio. L’assaggio di questo vino nell’annata 2006 è coinvolgente. L’integrità del frutto e la consueta complessità rendono memorabile la bevuta.
    Punteggio 91/100. 48 €
  10. Dogliani San Fereolo 2005
    Se non fosse San Fereolo potrebbe essere il brutto anatroccolo della batteria. Non è così. Questo vino racconta e fa capire meglio di tanti altri quanto sia speciale Dogliani. “Affordable!!” direbbero gli anglosassoni.
    Punteggio 87/100. Prezzo 18 €

Avete altro da consigliare?

[Jovica Todorovic. Immagini: Massimiliano Bonucci. Piatti: Tartufi & Friends]