Casatiello e tortano sono ricette pasquali che hanno la loro patria di elezione a Napoli.
Ma ora dovete reimpostare le coordinate sul vostro navigatore gastronomico. Dopo aver assaggiato il tortano dei fratelli Raffaele e Vincenzo Giustiniani non avrete più dubbi: il migliore tortano pasquale che mente e pancia umana possano ricordare si fa a Recale, cioè a Caserta.
Poca testa e molta gola per un’esecuzione perfetta alla pizzeria Capatosta. Niente alleggerimenti e poche concessioni alla modernità se non la lunga lievitazione dell’impasto a temperatura ambiente.
Il risultato è un’esplosione di sapore con un tortano che segna la tappa del passaggio dal pane al pane e companatico. Irresistibile.
I fratelli Giustiniani – che da soli dovrebbero andare nella lista dell’Unesco – lo preparano per i clienti della pizzeria e non solo a Pasqua (per fortuna).
Quindi, se in queste vacanze pasquali avete in programma di volgere la prua al sud e andare a vedere la Reggia di Caserta, il consiglio è di fare una sosta golosa qui, senza indugi: Pizzeria Capatosta. Via Guglielmo Marconi, 80. Recale – Caserta. Tel. +39 0823 493188.
Per tutti i lettori che invece vogliono provare a cimentarsi a casa, ecco la ricetta raccontata dal duo.
Come detto, l’impasto è quello tradizionale ma con una puntata più lunga.
La ricetta del tortano di Pasqua
Ingredienti (tortano di circa 4 chili)
Per l’impasto
1 l di acqua
45 g di sale
2 g di lievito di birra
1700 g di farina 00 (Rossa Caputo)
Procedimento
Mettete l’acqua in una bacinella, aggiungete il sale e poco alla volta la farina.
Quando avete utilizzato la metà della farina aggiungete il lievito e man mano il resto della farina.
Una volta preparato l’impasto lasciate lievitare per 12 – 14 ore a temperatura ambiente avendo cura di coprire il recipiente.
L’impasto sarà pronto quando il volume è raddoppiato.
Ingredienti per la farcitura
10 uova sode
300 g di prosciutto cotto
300 g di salame Napoli
300 g di cicoli napoletani
300 g di formaggio piccante o dolce
Pepe a piacere secondo il gusto personale
Procedimento
Stendete l’impasto formando un disco di sessanta centimetri.
Mettete su di esso lo strutto (se non lo avete a disposizione, utilizzate un buon olio extravergine di oliva) e massaggiate la pasta.
Aggiungete i salumi, le uova e il formaggio.
Arrotolate l’impasto per trattenere la farcitura.
Ungete un ruoto, la teglia con il buco al centro, e formate una ciambella.
Spennellate con il rosso d’uovo e infornate a 200°C per circa quaranta minuti.
Preferite il forno a legna se lo avete a disposizione.
Godete e sappiate dirci.
Questa è scorrettissima… Ci vogliono 12 ore per prepararlo…
Ci manca lo strutto sia nell’impasto che nella preparazione.Quando si arrotola bisogna ungere il rotolo sempre con lo strutto.Questa è altra cosa, non si può chiamare tortano bensì rustico napoletano, al massimo.
Mettete su di esso lo strutto (se non lo avete a disposizione, utilizzate un buon olio extravergine di oliva) e massaggiate la pasta.
Ungete un ruoto, la teglia con il buco al centro, e formate una ciambella.
C’è. la pizzeria Capatosta lo fa così. Perché criticare tanto per….
Indubbiamente buonissimo,ma non è nè un tortano nè un casatiello.I canoni vanno rispettati altrimenti confondiamo scarole con broccoli,buoni entembi ma diversi.
Concordo con altri commenti qui postati: nulla a che vedere con il vero torta o o Castiello napoletano: manca lo strutto ed il prosciutto cotto non c’entra niente. Anche il procedimento di preparazione dell’impatto non è corretto: è prevista una doppia lievitazione .